Lo sviluppo psicomotorio: fasi, anomalie e riflessi neonatali

Documento sullo sviluppo psicomotorio. Il Pdf esplora il processo maturativo dinamico, le anomalie correlate e le diverse aree dello sviluppo psicomotorio, con un focus sulle tappe di sviluppo della motilità fine e delle funzioni visive, utile per studenti universitari di Psicologia.

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Pascarella
14/04/2025 16:00-17:00
LO SVILUPPO PSICOMOTORIO
DEFINIZIONE: È un processo maturativo dinamico, significa sia che è
progressivo (inizia già a livello embrionale e si sviluppa man mano con la
crescita) e sia che è influenzato dall’ambiente dove cresce il bambino,
dagli stimoli che riceve ecc..
È un processo che consente al bambino di acquisire competenze da un
punto di vista motorio e cognitivo.
La base è la maturazione del SNC e quindi poi l’interazione con
l’ambiente; A tutto ciò è connesso lo sviluppo cognitivo e affettivo.
La base dello sviluppo psicomotorio è fortemente influenzata
dall’ambiente.
Da un punto di vista biologico, quello che avviene nell’encefalo del
bambino, sono dei processi di sinaptonogenesi, dove “sprouting” e
pruning” sono i vari processi che avvengono al livello del singolo
neurone, che vanno a formare i dendriti.
Ricapitolando, già nella fase dell’embriogenesi inizia questo processo:
1) Prima abbiamo un’induzione dorsale, con la formazione del tubo
neurale;
2) Nella seconda fase abbiamo l’induzione ventrale, dove si avrà un
abbozzo dell’encefalo e la divisione delle varie aree;
3) Proliferazione neuronale;
4) Migrazione neuronale;
5) Organizzazione più o meno completa delle altre cellule che formano
l’encefalo come le cellule della glia, lo sviluppo delle sinapsi ecc..
6) A partire dalla nascita inizia il processo di mielinizzazione.
ANOMALIE DELLO SVILUPPO CEREBRALE
A) L’anencefalia mielomeningocele, consiste nella mancata formazione
dell’encefalo, e avviene quando ci sono problemi nella fase dell’induzione
dorsale.
B) Se il danno si presenta nella seconda fase ovvero dell’induzione
ventrale, ci può essere l’oloprosencefalia (i due emisferi non si separano
ed il cervello appare parzialmente o totalmente fuso)
C) Altre anomalie possono essere le micro/macro-encefalie (a livello
della terza fase dello sviluppo)
D) Oppure una lissencefalia, se il danno avviene durante la migrazione
neuronale; essa consiste nell’assenza di pieghe/solchi cerebrali che sono
fondamentali per aumentare la superficie del cervello.
Riconosciamo varie aree dello sviluppo psicomotorio
Nella valutazione, dobbiamo classificare i vari disturbi e magari
dobbiamo riconoscere un area più colpita rispetto a un’altra tenendo
presente che ci sono i deficit di sviluppo.
Nei deficit di sviluppo semplici viene colpita una sola area: es. il
linguaggio
Ci si può trovare di fronte ad una cosiddetta “dissociazione” ovvero
alcune aree, procedono bene, ma il bambino non riesce ad acquisire una
determinata area dello sviluppo psicomotorio, come quella del
linguaggio (non riesce ad acquisirla oppure avviene con ritardo)
Un altro concetto importante è la variabilità individuale: i tempi o le
modalità con cui ogni bambino acquisisce questi vari aspetti, possono
essere diversi da bambino a bambino. (Es. imparare a camminare, che
non rappresenta un’anomalia entro certi tempi)
Possiamo individuare delle tappe, cioè che la sequenza con cui
avvengono i vari passaggi è sempre la stessa:
Es. per quanto riguarda lo sviluppo motorio, il bambino prima acquisisce
la postura seduta, dopo quella eretta e poi imparerà a camminare.

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Anteprima

Lo Sviluppo Psicomotorio

Pascarella
14/04/2025 16:00-17:00

Definizione e Processo Maturativo

DEFINIZIONE: È un processo maturativo dinamico, significa sia che è
progressivo (inizia già a livello embrionale e si sviluppa man mano con la
crescita) e sia che è influenzato dall'ambiente dove cresce il bambino,
dagli stimoli che riceve ecc ..
È un processo che consente al bambino di acquisire competenze da un
punto di vista motorio e cognitivo.
La base è la maturazione del SNC e quindi poi l'interazione con
l'ambiente; A tutto ciò è connesso lo sviluppo cognitivo e affettivo.
La base dello sviluppo psicomotorio è fortemente influenzata
dall'ambiente.
Da un punto di vista biologico, quello che avviene nell'encefalo del
bambino, sono dei processi di sinaptonogenesi, dove "sprouting" e
"pruning" sono i vari processi che avvengono al livello del singolo
neurone, che vanno a formare i dendriti.

Principali Eventi della Maturazione dell'Encefalo

Sviluppo psicomotorio
Principali eventi della maturazione dell'encefalo

  • Induzione dorsale (neurulazione primaria e formazione del tubo
    neurale) 3-4 sett.
  • Induzione ventrale(formazione e divisione del prosencefalo)5-6
    sett.
  • Proliferazione neuronale 2-4 mesi
  • Migrazione neuronale 3-5 mesi
  • Organizzazione(differenziazione dendritica e assonale,sviluppo
    delle sinapsi, apoptosi, sviluppo della glia) dal 6º mese
  • Mielinizzazione dalla nascita

Ricapitolando, già nella fase dell'embriogenesi inizia questo processo:

  1. Prima abbiamo un'induzione dorsale, con la formazione del tubo
    neurale;
  2. Nella seconda fase abbiamo l'induzione ventrale, dove si avrà un
    abbozzo dell'encefalo e la divisione delle varie aree;
  3. Proliferazione neuronale;
  4. Migrazione neuronale;
  5. Organizzazione più o meno completa delle altre cellule che formano
    l'encefalo come le cellule della glia, lo sviluppo delle sinapsi ecc ..
  6. A partire dalla nascita inizia il processo di mielinizzazione.

Anomalie dello Sviluppo Cerebrale

ANOMALIE DELLO SVILUPPO CEREBRALE

A) L'anencefalia mielomeningocele, consiste nella mancata formazione
dell'encefalo, e avviene quando ci sono problemi nella fase dell'induzione
dorsale.
B) Se il danno si presenta nella seconda fase ovvero dell'induzione
ventrale, ci può essere l'oloprosencefalia (i due emisferi non si separano
ed il cervello appare parzialmente o totalmente fuso)
C) Altre anomalie possono essere le micro/macro-encefalie (a livello
della terza fase dello sviluppo)
D) Oppure una lissencefalia, se il danno avviene durante la migrazione
neuronale; essa consiste nell'assenza di pieghe/solchi cerebrali che sono
fondamentali per aumentare la superficie del cervello.

Aree dello Sviluppo Psicomotorio

Riconosciamo varie aree dello sviluppo psicomotorio
Differenti aree dello sviluppo psicomotorio
Sviluppo motorio
Sviluppo cognitivo
Sviluppo
Sviluppo affettivo
Sviluppo linguistico
Sviluppo sociale

Valutazione dei Disturbi e Variabilità Individuale

Nella valutazione, dobbiamo classificare i vari disturbi e magari
dobbiamo riconoscere un area più colpita rispetto a un'altra tenendo
presente che ci sono i deficit di sviluppo.
Nei deficit di sviluppo semplici viene colpita una sola area: es. il
linguaggio
Ci si può trovare di fronte ad una cosiddetta "dissociazione" ovvero
alcune aree, procedono bene, ma il bambino non riesce ad acquisire una
determinata area dello sviluppo psicomotorio, come quella del
linguaggio (non riesce ad acquisirla oppure avviene con ritardo)
Un altro concetto importante è la variabilità individuale: i tempi o le
modalità con cui ogni bambino acquisisce questi vari aspetti, possono
essere diversi da bambino a bambino. (Es. imparare a camminare, che
non rappresenta un'anomalia entro certi tempi)
Possiamo individuare delle tappe, cioè che la sequenza con cui
avvengono i vari passaggi è sempre la stessa:
Es. per quanto riguarda lo sviluppo motorio, il bambino prima acquisisce
la postura seduta, dopo quella eretta e poi imparerà a camminare.

Schema Cefalo-Podalico dello Sviluppo Motorio

Generalmente per quanto riguardo lo sviluppo motorio, questo segue
uno schema cefalo-podalico (cioè procede dalla testa ai piedi) quindi
abbiamo:
a) controllo della testa
B) tronco (rotolamento, gattonamento, posizione seduta)
C) postura eretta e deambulazione

Lo Sviluppo Motorio

Definizione dello Sviluppo Motorio

LO SVILUPPO MOTORIO
DEFINIZIONE SVILUPPO MOTORIO: è il processo attraverso cui il neonato
passa dalla posizione supina alla stazione eretta, dall'eseguire movimenti
involontari fino al raggiungimento del controllo dei gesti e dei vari
movimenti.
Possiamo distinguere nell'ambito dello sviluppo motorio, una funzione
motoria grossolana, e una funzione motoria fine.

Il Neonato e i Riflessi Arcaici

IL NEONATO
Alla nascita, il bambino presenta azioni motorie automatiche con gesti
molto elementari che però servono al neonato per sopravvivere
nell'ambiente in cui si trova (es. la suzione)
I riflessi arcaici non sono altro che un'attività motoria che avviene in
maniera automatica (sono detti anche innati) perché sono congeniti,
come se fossero già scritti nel nostro DNA: il bambino appena nascere sa
già piangere, conosce già il movimento di suzione, senza che nessuno
glielo abbia insegnato.
Questi riflessi vengono studiati per capire lo stato funzionale del sistema
nervoso centrale del bambino.
I principali sono il riflesso di suzione, il riflesso dei punti cardinali, il
riflesso della marcia automatica, reazione positiva di sostegno, e il
riflesso di Moro.
Oltre a dover presentarsi alla nascita, per far si che lo sviluppo
psicomotorio segua le giuste tappe, questi riflessi devono scomparire.
Per ognuno di questi riflessi c'è un range di età per la scomparsa.

Tabella dei Riflessi Arcaici

Riflessi arcaici

RiflessiEtà comparsaEtà scomparsa
MOROnascita4 mesi
MARCIA AUTOMATICAepoca neonatale2 mesi
TONICO ASIMMETRICO DEL COLLO2-3 settimane3 mesi
GRASP PALMAREnascita3-4 mesi
GRASP PLANTAREnascita9-12 mesi

Riflesso di Moro

RIFLESSO DI MORO
Il riflesso di moro consiste in una risposta automatica preceduta da una
sensazione di caduta o un rumore forte.
È costituito da due fasi:
La fase di apertura: il neonato abduce le braccia, estende gli arti superiori
e apre le mani.
La fase di chiusura: il neonato adduce le braccia;
Riflessi arcaici
Riflesso di Moro
presente alla nascita e normalmente scompare intorno ai 4-6 mesi di
vita. È un meccanismo di sopravvivenza primitivo.
risposta automatica del neonato a uno stimolo improvviso (un
rumore forte o una sensazione di caduta). Si manifesta in due fasi:
Fase di apertura: Abduzione (apertura) delle braccia
Estensione degli arti superiori
Apertura delle mani
Eventualmente, pianto
Fase di chiusura: Adduzione (chiusura) delle braccia verso il corpo
Movimento simile a un abbraccio
La sua assenza o persistenza oltre i 6 mesi può segnalare problemi neurologici:
Assente unilateralmente -> Possibile lesione del plesso brachiale o frattura della clavicola
Assente bilateralmente -> Lesione neurologica centrale o severa
Persistente oltre i 6 mesi -> Sospetto di paralisi cerebrale infantile o ritardo dello sviluppo
Se il riflesso è:
a) assente unilateralmente, potremmo avere una possibile lesione del
plesso brachiale o una frattura della clavicola;
b) assente bilateralmente, ci potrebbe essere una lesione neurologica
centrale o severa
c) Persistente oltre i 6 mesi, sospetto di paralisi cerebrale infantile o
ritardo dello sviluppo;

Riflesso della Marcia Automatica

RIFLESSO DELLA MARCIA AUTOMATICA
Un altro riflesso è quello della marcia automatica: mettendo il neonato
sostenuto in posizione eretta, con i piedi che toccano una superficie, esso
mette in atto una sorta di movimenti di pedalamento, come se volesse
camminare.
Questo riflesso scompare entro i due mesi di vita.
La sua persistenza oltre i due mesi può essere segnale di una paralisi
cerebrale infantile
Il riflesso di prensione palmare, è già presente alla nascita e scompare
intorno ai 4 mesi di vita.
In cosa consiste? Se mettiamo qualcosa intorno alle mani del neonato, lui
inizierà ad afferrarla.
Anche in questo caso andiamo a studiare se è presente o meno, se è
simmetrico, e se scompare nel periodo giusto.
Il riflesso tonico asimetrico del collo, compare alla nascita e scompare
intorno ai primi 6 mesi di vita;
Consiste nella rotazione della testa verso un lato con la gamba dello
stesso lato in estensione, e il braccio del lato opposto in flessione.
Il riflesso dei punti cardinali, compare alla nascita e scompare tra i
primi 3-4 mesi di vita;
Toccando il muso del bambino, muoverà le labbra e la testa in direzione
dello stimolo;

Tono Muscolare nel Neonato

TONO MUSCOLARE NEL NEONATO
Oltre ai riflessi viene valutato anche il tono muscolare;
Nel neonato ipotonico gli arti appariranno abbandonati, non c'è
l'atteggiamento flessorio tipico.
Nel neonato ipertonico invece avremo delle differenze tra l'ipertonia
della componente flessoria e quella estensoria; e delle differenze anche
in base alla zona interessata (arti inferiori, superiori, un'intero emilato o
tutti e 4 gli arti)

Osservazione della Postura

OSSERVAZIONE DELLA POSTURA
La manovra della sciarpa: normalmente il bambino tende ad avere un
atteggiamento flessorio, se il tono è ridotto la chiusura sarà minore, se
invece sarà aumentato, l'angolo che va a formarsi sarà più stretto del
normale;
Un'altra manovra consiste nel misurare l'angolo dell'adduzione delle
gambe: la normalità è 90°, se il tono è ridotto sarà più allargato, se
invece è aumentato l'angolo sarà più stretto.
Inoltre il tono si può valutare guardando quindi l'angolazione del
ginocchio: se c'è ipotono l'angolo sarà maggiore di 90°, se invece il tono
sarà aumentato, sarà minore di 90°
La stessa cosa si può fare osservando la dorsiflessione del piede:
normalmente il piede del neonato è leggermente dorsiflesso formando
un angolo di quasi 0°, nel caso di un ipertono estensorio, quest'angolo
sarà misurabile.
Nel corso dello sviluppo osserviamo alla scomparsa dei riflessi arcaici, e
poi compaiono una serie di altre attività come le azioni di raddrizzamento
I tempi e le modalità con cui si raggiungono queste tappe sono diversi;

Grandi Funzioni Motorie

Grandi funzioni motorie

  • 2-3 mesi: controlla il capo
  • 4-5 mesi: rotola
  • 6-7 mesi: sta seduto, paracadute
    laterale
  • 8-9 mesi: gattona
    .
  • 10 mesi: passa da seduto a eretto
  • 12-14 mesi: deambulazione autonoma
  • 2 anni: corre, sale le scale
  • 4-5 anni: salta su un piede solo

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Grandi funzioni motorie

  • 2-3 mesi; controlla il capo
  • 4-5 mesi: rotola
  • 6-7 mesi: sta seduto, paracadute
    laterale
  • 8-9 mesi: gattona
  • 10 mesi: passa da seduto a eretto
  • 12-14 mesi: deambulazione autonoma
  • 2 anni: corre, sale le scale
  • 4-5 anni: salta su un piede solo

Sviluppo della Motilità Fine

SVILUPPO DELLA MOTILITA' FINE
Nei mesi successivi c'è anche lo sviluppo della motilità fine;
Anche qui abbiamo una serie di tappe:
intanto deve scomparire il riflesso di prensione palmare
La seconda tappa prevede che sia in grado di prendere gli oggetti in
mano ed essere in grado di passarli da una mano all'altra, ma solo
successivamente acquisirà la mobilità più fine ovvero la prensione, e
questo avverrà attraverso due tappe: la pinza inferiore (utilizzerà in

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