Quando l'adulto impara: andragogia e apprendimento degli adulti

Documento sull'andragogia, la teoria dell'apprendimento degli adulti. Il Pdf esplora le radici storiche e i due principali approcci di ricerca, i metodi di valutazione delle discrepanze e la definizione degli obiettivi di apprendimento in Psicologia per l'Università.

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18 pagine

QUANDO L'ADULTO IMPARA
3. UNA TEORIA DELL'APPRENDIMENTO DEGLI ADULTI: LA ANDRAGOGIA
Considerando che l'uomo si interessa da molto tempo della formazione degli adulti, e
curioso che ci siano state così poche riflessioni, ricerche e pubblicazioni, ed è altrettanto
sorprendente se si pensa che l'insegnamento di tutti i grandi maestri dell'antichità
(Confucio, Gesù, Platone, Socrate, Aristotele, Cicerone, …) era rivolto agli adulti e non ai
bambini.
Essi, infatti, avevano un concetto dei processi di apprendimento e di insegnamento diversi
da quello che doveva dominare il campo dell'istruzione.
Questi maestri consideravano l'apprendimento come un processo di ricerca attiva, non
come una ricezione passiva dei contenuti trasmessi, ed inventarono delle tecniche per
coinvolgere attivamente i discenti nella ricerca:
a. Gli antichi cinesi e gli ebrei scoprirono il metodo dei casi, dove il leader o un
membro del gruppo descriveva una situazione/parabola e tutti insieme si
esploravano le caratteristiche e le possibili soluzioni
b. i greci inventarono il dialogo socratico, dove il leader un membro del gruppo
presentavo un problema o un dilemma e tutti gli altri univano le loro riflessioni e le
loro esperienze nella ricerca di una risposta/soluzione
c. i romani, più inclini al confronto, organizzavano delle sfide che costringevano i
membri del gruppo a esprimere le loro opinioni e a difenderle.
Durante il settimo secolo, In Europa, le scuole erano organizzate per l'insegnamento dei
bambini, soprattutto in preparazione al sacerdozio, e le più note erano le scuole delle
cattedrali o monastiche.
Il loro scopo principale era l'indottrinamento degli studenti nella fede, nelle credenze e nei
rituali della Chiesa.
Di conseguenza, elaborarono diverse strategie di insegnamento che presero il nome di
pedagogia (= l'arte la scienza di insegnare ai bambini).
Poco dopo la fine della Prima guerra mondiale, però, emerse una crescente massa di
nozioni sulle caratteristiche che gli adulti presentano come discenti, dando vita a una
teoria dell'apprendimento degli adulti.
1. I DUE INDIRIZZI DI RICERCA
Esistono due indirizzi di ricerca a partire dalla Fondazione dell'American Association for
Adults Education nel 1926:
- l’indirizzo scientifico-> inaugurato da Thorndike attraverso la pubblicazione del suo libro
“adult learning” nel 1928, cerca di attuare nuove scoperte attraverso ricerche rigorose.
Questo titolo è fuorviante, perché all’autore non interessavano i processi di
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apprendimento degli adulti, ma la capacità di apprendimento, dimostrando che gli adulti
erano in grado di apprendere.
- L'indirizzo artistico-> cercava di attuare nuove scoperte attraverso l'intuizione e l'analisi
dei contenuti esperienziali.
Questo indirizzo fu inaugurato con la pubblicazione del testo di lindemann del 1926,
intitolato “the meaning of adult education”, dove si esponeva che l'approccio alla
formazione degli adulti avveniva attraverso delle situazioni e non delle materie.
Nella formazione degli adulti il curriculo è costituito attorno ai bisogni e agli interessi
dello studente.
Ogni adulto si trovava in situazioni particolari per quanto riguarda il suo lavoro, i suoi
divertimenti e la sua vita familiare e sociale; quindi, i contenuti che venivano presentati ,
venivano altrettanto messi in pratica.
I testi e i docenti ricoprivano un ruolo secondario per dare spazio al discente, la cui
risorsa e l'esperienza.
Tuttavia, la psicologia ci insegna che noi apprendiamo ciò che facciamo; quindi, un
insegnamento di tipo autoritario, esami che escludono la riflessione da parte dello
studente e le rigide formule pedagogiche sono tutti strumenti per le quali non c'è posto
nella formazione degli adulti.
Nello status quo nell'ambito dell'istruzione affermano che spesso gli adulti non sono
motivati all'apprendimento e non sono interessati all'educazione permanente.
Se fossero motivati, approfitterebbero delle numerose opportunità offerte gratuitamente
dagli organismi pubblici.
La formazione degli adulti rappresenta un modo di trovare nuove metodologie e cercare
nuovi stimoli di apprendimento, con implicazione qualitative e non quantitative.
Essa è un processo con cui il discente prende coscienza del significato della loro
esperienza, portando alla capacità di valutazione dove un'esperienza acquista significato
quando si sa che cosa sta accadendo e quale rilevanza presenta quell'evento nella nostra
personalità.
Per fare ciò, non è possibile partire studiando dalle materie, ma partendo dalla
considerazione delle situazioni in cui ci si trova, soprattutto dei problemi e degli ostacoli.
Fatti e informazioni dalle diverse branche del sapere sono utilizzati solo perché è
necessaria la risoluzione dei problemi.
Il docente, quindi, non è più l'oracolo che parla dall'alto della sua autorità, ma una guida
che fornisce delle indicazioni e partecipa all'apprendimento in proporzione alla vitalità e
alla rilevanza delle sue vicende e delle sue esperienze.
Uno dei fattori principali che distinguono l'istruzione e convenzionale dalla formazione
degli adulti e il processo di apprendimento stesso: in una classe di adulti l'esperienza dello
studente conta quanto il sapere del docente, tant'è che entrambi sono intercambiabili alla
pari.
Infatti, spesso è difficile capire chi sta imparando di più tra l'insegnante e gli studenti.
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UNA TEORIA DELL'APPRENDIMENTO DEGLI ADULTI: LA ANDRAGOGIA

Considerando che l'uomo si interessa da molto tempo della formazione degli adulti, e curioso che ci siano state così poche riflessioni, ricerche e pubblicazioni, ed è altrettanto sorprendente se si pensa che l'insegnamento di tutti i grandi maestri dell'antichità (Confucio, Gesù, Platone, Socrate, Aristotele, Cicerone, ... ) era rivolto agli adulti e non ai bambini.

Essi, infatti, avevano un concetto dei processi di apprendimento e di insegnamento diversi da quello che doveva dominare il campo dell'istruzione.

Questi maestri consideravano l'apprendimento come un processo di ricerca attiva, non come una ricezione passiva dei contenuti trasmessi, ed inventarono delle tecniche per coinvolgere attivamente i discenti nella ricerca:

  1. Gli antichi cinesi e gli ebrei scoprirono il metodo dei casi, dove il leader o un membro del gruppo descriveva una situazione/parabola e tutti insieme si esploravano le caratteristiche e le possibili soluzioni
  2. i greci inventarono il dialogo socratico, dove il leader un membro del gruppo presentavo un problema o un dilemma e tutti gli altri univano le loro riflessioni e le loro esperienze nella ricerca di una risposta/soluzione
  3. i romani, più inclini al confronto, organizzavano delle sfide che costringevano i membri del gruppo a esprimere le loro opinioni e a difenderle.

Durante il settimo secolo, In Europa, le scuole erano organizzate per l'insegnamento dei bambini, soprattutto in preparazione al sacerdozio, e le più note erano le scuole delle cattedrali o monastiche.

Il loro scopo principale era l'indottrinamento degli studenti nella fede, nelle credenze e nei rituali della Chiesa.

Di conseguenza, elaborarono diverse strategie di insegnamento che presero il nome di pedagogia (= l'arte la scienza di insegnare ai bambini).

Poco dopo la fine della Prima guerra mondiale, però, emerse una crescente massa di nozioni sulle caratteristiche che gli adulti presentano come discenti, dando vita a una teoria dell'apprendimento degli adulti.

I DUE INDIRIZZI DI RICERCA

Esistono due indirizzi di ricerca a partire dalla Fondazione dell'American Association for Adults Education nel 1926:

  • l'indirizzo scientifico-> inaugurato da Thorndike attraverso la pubblicazione del suo libro "adult learning" nel 1928, cerca di attuare nuove scoperte attraverso ricerche rigorose. Questo titolo è fuorviante, perché all'autore non interessavano i processi di 1apprendimento degli adulti, ma la capacità di apprendimento, dimostrando che gli adulti erano in grado di apprendere.
  • L'indirizzo artistico-> cercava di attuare nuove scoperte attraverso l'intuizione e l'analisi dei contenuti esperienziali. Questo indirizzo fu inaugurato con la pubblicazione del testo di lindemann del 1926, intitolato "the meaning of adult education", dove si esponeva che l'approccio alla formazione degli adulti avveniva attraverso delle situazioni e non delle materie.

Nella formazione degli adulti il curriculo è costituito attorno ai bisogni e agli interessi dello studente.

Ogni adulto si trovava in situazioni particolari per quanto riguarda il suo lavoro, i suoi divertimenti e la sua vita familiare e sociale; quindi, i contenuti che venivano presentati , venivano altrettanto messi in pratica.

I testi e i docenti ricoprivano un ruolo secondario per dare spazio al discente, la cui risorsa e l'esperienza.

Tuttavia, la psicologia ci insegna che noi apprendiamo ciò che facciamo; quindi, un insegnamento di tipo autoritario, esami che escludono la riflessione da parte dello studente e le rigide formule pedagogiche sono tutti strumenti per le quali non c'è posto nella formazione degli adulti.

Nello status quo nell'ambito dell'istruzione affermano che spesso gli adulti non sono motivati all'apprendimento e non sono interessati all'educazione permanente.

Se fossero motivati, approfitterebbero delle numerose opportunità offerte gratuitamente dagli organismi pubblici.

La formazione degli adulti rappresenta un modo di trovare nuove metodologie e cercare nuovi stimoli di apprendimento, con implicazione qualitative e non quantitative.

Essa è un processo con cui il discente prende coscienza del significato della loro esperienza, portando alla capacità di valutazione dove un'esperienza acquista significato quando si sa che cosa sta accadendo e quale rilevanza presenta quell'evento nella nostra personalità.

Per fare ciò, non è possibile partire studiando dalle materie, ma partendo dalla considerazione delle situazioni in cui ci si trova, soprattutto dei problemi e degli ostacoli.

Fatti e informazioni dalle diverse branche del sapere sono utilizzati solo perché è necessaria la risoluzione dei problemi.

Il docente, quindi, non è più l'oracolo che parla dall'alto della sua autorità, ma una guida che fornisce delle indicazioni e partecipa all'apprendimento in proporzione alla vitalità e alla rilevanza delle sue vicende e delle sue esperienze.

Uno dei fattori principali che distinguono l'istruzione e convenzionale dalla formazione degli adulti e il processo di apprendimento stesso: in una classe di adulti l'esperienza dello studente conta quanto il sapere del docente, tant'è che entrambi sono intercambiabili alla pari.

Infatti, spesso è difficile capire chi sta imparando di più tra l'insegnante e gli studenti.

2Nella formazione degli adulti gli studenti collaborano alla programmazione curriculare, portando democraticità nell'autorità esercitata dal gruppo.

Lindenmann delinea una serie di ipotesi chiave sui discenti adulti che costituiscono le fondamenta della moderna teoria dell'apprendimento degli adulti:

  • gli adulti sono motivati ad apprendere quando avvertono dei bisogni e degli interessi che l'apprendimento può soddisfare, costituendo delle basi appropriate da cui partire per organizzare le attività formative per gli adulti
  • gli adulti sono orientati verso un apprendimento centrato sulla vita reale e l'esperienza è la risorsa più importante per l'apprendimento
  • gli adulti sentono fortemente l'esigenza di gestirsi autonomamente e, quindi, il ruolo del docente è quello di impegnarsi con loro in un processo di comune ricerca
  • le differenze individuali aumentano con l'età, per cui la formazione degli adulti deve poter disporre di diversi stili, tempi, luoghi e velocità di apprendimento

CONTRIBUTI DELLE SCIENZE SOCIALI

psicologia clinica

Alcuni dei contributi più importanti sono venuti dalla psicoterapia, perché gli psicoterapeuti si occupano principalmente di rieducazione e i loro pazienti sono nella stragrande maggioranza la popolazione adulta.

Freud non ho formulato una specifica teoria dell'apprendimento, ma alcuni suoi concetti (come ansia, repressione, fissazione, regressione, aggressività, meccanismi di difesa, proiezione e transfer) sono stati presi in considerazione dai teorici dell'apprendimento.

Jung avanzò una concezione più olistica della coscienza umana, introducendola dandole 4 funzioni/modi di estrarre informazioni dall'esperienza e di arrivare a una comprensione interiorizzata (sensazione, pensiero, emozioni e intuizioni).

Erickson ha proposto le 8 età dell'uomo (di cui tre riguardano l'età adulta):

  • orale-sensoriale
  • muscolare-anale
  • locomotorio-genitale
  • pubertà e adolescenza
  • giovinezza
  • età adulta
  • lo stadio finale.

3Il ruolo centrale del concetto di sé nello sviluppo umano è stato sempre sottolineato dalla psichiatria, soprattutto quando si stava allontanando dal modello medico in favore di un modello educativo.

Tuttavia, sono stati degli psicologi clinici, soprattutto gli umanisti, a interessarsi più a fondo dei problemi dell'apprendimento, occupandosi dello studio e dello sviluppo di persone pienamente funzionanti o delle persone che si auto realizzano.

Maslow si è concentrato sul ruolo del senso di sicurezza, evidenziando degli elementi del percorso di crescita:

  • la persona sana e spontanea guarda l'ambiente con meraviglie interesse ed esprime tutte le capacità che possiede
  • lo fa quando non è paralizzato dalla paura e quando si sente abbastanza sicuro di osare
  • quindi, quello che procura l'esperienza del piacere è incontrato in modo accidentale o è stato offerto da un aiuto esterno
  • la persona deve essere sicura e accettarsi abbastanza per poter scegliere quali piaceri e ciò che lo spaventa
  • se può scegliere queste esperienze attraverso l'esperienza del piacere, allora può ritornare a quell'esperienza e gustarla fino a che non percepisce pienezza, sazietà o noia
  • a questo punto, la persona mostra la tendenza a continuare verso esperienze più ricche e complesse dello stesso settore
  • queste esperienze significano andare avanti e hanno un effetto retroattivo sul sé
  • in questa serie infinita di scelte, la scelta può essere schematizzata in generale con un'alternativa tra il senso di sicurezza e la crescita
  • per poter operare una scelta conforme alla propria natura e a svilupparla, l'individuo deve ritenere che le esperienze siano come i criteri per una scelta che si aggiusta per lui. L'alternativa è di operare la scelta secondo il desiderio dell'altra persona, ma così facendo il sé è perduto
  • se la scelta è veramente libera e se il soggetto non è bloccato, allora si può progredire
  • in questo processo l'ambiente è importante, perché può soddisfare i suoi bisogni fondamentali di sicurezza, senso di appartenenza, amore e rispetto; oppure può aiutare facendo apparire la scelta della crescita attraente meno pericolosa, mentre quella regressiva meno attraente e più faticosa.

Rogers, partendo dal fatto che la terapia è un processo di apprendimento, ha sviluppato 19 affermazioni per una teoria della personalità e del comportamento che 4derivano dallo studio degli adulti in terapia, portando la concettualizzazione di un insegnamento centrato sullo studente parallelo alla terapia centrata sul cliente.

L'approccio dell'istruzione centrato sullo studente si fondava su 5 ipotesi di base:

  • non possiamo insegnare direttamente a qualcuno: possiamo solo facilitare il suo apprendimento
  • una persona apprende in modo significativo solo le cose che percepisce come coinvolte nel mantenimento o crescita della struttura del sé
  • si tende a resistere all'esperienza che, se assimilata, comprenderebbe un cambiamento nell'organizzazione del se, attraverso la negazione o la distorsione della simbolizzazione
  • la struttura del e l'organizzazione del se sembrano diventare più rigide in caso di minaccia, e sembrano invece allargare i suoi confini quando è completamente libero da ogni minaccia. L'esperienza che viene percepita come incompatibile con il se può essere assimilata solo se l'attuale organizzazione del sé e rilassata e dilatata abbastanza per includerla
  • la situazione formativa che promuove più efficacemente un apprendimento significativo e quello con cui la minaccia perisse dall'individuo è ridotta al minimo e viene facilitata una percezione differenziata del campo.

Rogers considera l'apprendimento come un processo esclusivamente interno, ma ritiene anche che apprendere è un processo altrettanto naturale.

Sia Maslow che Rogers riconoscono la loro affinità con il lavoro di Allport nel definire la crescita non come un processo di essere modellati, ma come un processo di divenire.

psicologia dell'età evolutiva

Essa ha prodotto una crescente massa di conoscenze sui cambiamenti che avvengono con le diverse età della vita in caratteristiche come le capacità fisiche e mentali, gli interessi, gli atteggiamenti, i valori, la creatività e gli stili di vita.

Pressey e Kuhlen furono i primi a raccogliere le scoperte della ricerca sullo sviluppo individuale e hanno posto l'accento su un nuovo ambito di specializzazione in psicologia, ovvero la psicologia dello sviluppo che copre tutto l'arco della vita.

Inoltre, Havighust identificò i compiti evolutivi associati ai diversi stadi della crescita, che danno origine alla disponibilità dell'individuo ad apprendere diverse cose in tempi diversi e creano i momenti favorevoli all'insegnamento.

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