Documento da eCampus Università su La memoria parte 1. Il Pdf esplora la psicologia della memoria, i tre sistemi (sensoriale, a breve e lungo termine) e le teorie sull'oblio. Il Pdf, di livello universitario e di Psicologia, tratta anche le disfunzioni della memoria, con un focus sulla malattia di Alzheimer.
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Corso di Laurea: Scienze e Tecniche Psicologiche Insegnamento: Psicologia Generale Numero lezione: 4.25.1 Titolo: La memoria parte 1 Psicologia
Capitolo 6, paragrafo 6.1, Psicologia Generale.
In questo CFU ci andremo a occupare di memoria, intelligenza e pensiero, sono argomenti molto ampli ma il mio obiettivo è quello di fornirvi una panoramica delle principali teorie e approcci senza togliere il fatto che vanno comunque studiati per intero i capitoli del manuale.
La memoria può essere definita come il processo con cui codifichiamo, immagazziniamo e recuperiamo le informazioni.
La codifica designa il processo con cui le informazioni vengono registrate inizialmente in una forma utilizzabile per essere conservate, possiamo pensare ad essa come alla digitazione delle lettere sulla tastiera di un computer.
L'immagazzinamento è il mantenimento delle informazioni nel sistema mnestico. Lo si può pensare come alla memorizzazione delle informazioni nell'hard disk del pc.
Il recupero è quel processo per cui si localizzano le informazioni immagazzinate nella memoria e vengono richiamate alla coscienza. Il recupero è paragonabile all'accesso mediante il software appropriato alle informazioni immagazzinate per presentarle sullo schermo del monitor.
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Corso di Laurea: Scienze e Tecniche Psicologiche Insegnamento: Psicologia Generale Numero lezione: 4.25.1 Titolo: La memoria parte 1 Psicologia
Ora cerchiamo di capire come le informazioni entrano in memoria. Secondo la teoria dei tre sistemi di memoria di Atkinson e Shiffrin esistono differenti sistemi o stadi di memoria che le informazioni devono attraversare affinché siano ricordate. È un modello lineare, dove le informazioni devono passare per forza in ogni sistema altrimenti non si riesce poi a ricordarle. Oggi questo modello è praticamente superato ma è una base utile dalla quale partire per comprendere la memoria e il suo funzionamento.
La teoria afferma che ci sono tre distinti magazzini di memoria:
La memoria sensoriale è il magazzino iniziale, temporaneo, che immagazzina le informazioni solo per qualche secondo e sono una replica esatta dello stimolo.
La memoria a breve termine conserva le informazioni per 15-25 secondi e le immagazzina in base al loro significato.
Nella memoria a lungo termine le informazioni vengono immagazzinate in modo relativamente permanente anche se può essere difficile recuperarle.
Questa, dunque, è la base di partenza, adesso andremo ad approfondire i tre magazzini di memoria in base agli studi seguenti e vedrete che sono state aggiunte molte informazioni in più relative alla conoscenza di questi sistemi. In generale bisogna tener presente che, nella realtà, non ci sono tre magazzini isolati in regioni specifiche del cervello ma sono da intendersi come tre diversi tipi di sistemi mnestici con caratteristiche differenti.
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Corso di Laurea: Scienze e Tecniche Psicologiche Insegnamento: Psicologia Generale Numero lezione: 4.25.1 Titolo: La memoria parte 1 Psicologia
La memoria sensoriale la possiamo pensare come al primo magazzino dove finiscono le informazioni provenienti dal mondo, quindi una sorta di collegamento tra l'ambiente circostante con il nostro mondo interiore, una sorta di grande finestra dalla quale possiamo vedere ciò che c'è fuori.
In realtà non esiste una memoria sensoriale ma sono diverse, ciascuna correlata con una differente fonte di informazioni sensoriali. Distinguiamo, ad esempio, la memoria iconica e la memoria ecoica.
La memoria iconica immagazzina le informazioni provenienti dal sistema visivo e ha una durata di meno di 1 secondo.
La memoria ecoica immagazzina le informazioni acustiche provenienti dal sistema uditivo e ha una durata di 1 o 2 secondi.
Tenendo presente il fatto che, se le informazioni non passano nella memoria a breve termine vanno perse per sempre, si potrebbe anche dubitare dell'esistenza della memoria sensoriale visto la sua brevissima durata.
La memoria sensoriale è stata compresa bene grazie a Sperling che condusse nel 1960 una serie di esperimenti a sostegno dell'esistenza di tale memoria.
In conclusione, la memoria sensoriale possiamo pensarla come a una fotografia istantanea, che immagazzina le informazioni per un brevissimo intervallo di tempo, l'immagine viene creata e immediatamente dopo distrutta e nuovamente creata un'altra e così via. Se l'istantanea non passa in qualche tipo di memoria essa viene persa.
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Corso di Laurea: Scienze e Tecniche Psicologiche Insegnamento: Psicologia Generale Numero lezione: 4.25.2 Titolo: La memoria parte 2 Psicologia
Capitolo 6, paragrafo 6.1, Psicologia Generale.
La memoria a breve termine è il magazzino di memoria in cui le informazioni acquistano per la prima volta significato anche se la ritenzione massima è relativamente breve.
Se la memoria sensoriale è una rappresentazione pressoché completa del mondo la MBT ha una capacità di rappresentazione incompleta.
Infatti, la MBT è una memoria a capacità limitata, la quantità specifica di informazioni che possono essere ritenute è nota come Span di memoria, che è stata identificata come sette insiemi, o chunk, di informazioni con variabilità di uno o due in più o in meno in base alle persone.
Un chunk è un raggruppamento significativo di stimoli che possono essere immagazzinati come un'unità nella memoria a breve termine. Second Miller, un chunk può essere formato da una singola lettera o numero, oppure da raggruppamenti di lettere e numeri.
Un esempio è quando dite a qualcuno il vostro numero di telefono, di solito raggruppate i primi tre numeri e poi avrete due coppie da due numeri e un trio. Ad esempio, potreste dire 340 00 11 222 oppure 340 000 12 22 in base ai numeri che formano il vostro numero di telefono e difficilmente direte numero per numero, ossia 3 4 0 0 0 0 1 1 2 2 2.
Il trasferimento delle informazioni dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine avviene tramite la reiterazione ossia la ripetizione di informazioni che sono entrate nella memoria a breve termine. Essa svolge due funzioni:
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Corso di Laurea: Scienze e Tecniche Psicologiche Insegnamento: Psicologia Generale Numero lezione: 4.25.2 Titolo: La memoria parte 2 Psicologia
Ma la ripetizione di informazioni non è sufficiente a far passare le informazioni alla memoria a lungo termine. Se provate a ripetere delle lettere o dei numeri per qualche minuto difficilmente dopo qualche ora o qualche giorno riuscirete a ricordarvelo, questo avviene perché non avendo rielaborato l'informazione e dato un senso non passa nella memoria a lungo termine.
Bisogna invece usare una reiterazione elaborativa che consiste nel considerare le informazioni in qualche modo e organizzarle attivamente. Le strategie organizzative usate per imparare e ricordare sono chiamate mnemotecniche che aumentano la probabilità che il soggetto ricordi le informazioni.
Ha una capacità quasi illimitata ed è stata verificata l'esistenza grazie a diversi esperimenti e a seguito di persone con lesioni cerebrali.
La distinzione tra MBT e MLT è corroborata anche dall'effetto di posizione seriale dove la capacità di rievocare le informazioni contenute in una lista dipende dalla posizione occupata da un item nella lista. Per esempio, si produce un effetto di priorità (primacy) quando gli item presentati prima in una lista vengono ricordati meglio mentre si avrà un effetto di recenza (recency) quando gli item presentati tardi in una lista vengono ricordati meglio.
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Corso di Laurea: Scienze e Tecniche Psicologiche Insegnamento: Psicologia Generale Numero lezione: 4.25.3 Titolo: Approcci attuali alla memoria Psicologia
Capitolo 6, paragrafo 6.1.5 e 6.1.6, Psicologia Generale.
Si è visto nella lezione precedente la teoria dei tre sistemi di memoria, che in realtà è stata superata in quanto al posto di avere un'elaborazione seriale è stato dimostrato che l'encefalo è in grado di elaborare le informazioni simultaneamente in differenti componenti della memoria grazie a un processo parallelo.
Vediamo ora tre diverse evoluzioni delle teorie della memoria:
Alcuni teorici non considerano la memoria a breve termine come una stazione secondaria dove vengono raccolte le informazioni per un breve periodo di tempo, ma la concepiscono come un sistema di elaborazione delle informazioni denominato memoria di lavoro (working memory). I padri della memoria di lavoro possono essere considerati Baddeley e Hitch, che negli anni settanta in Europa hanno condiviso questo modello.
La memoria di lavoro è un insieme di magazzini temporanei che manipolano e reiterano attivamente le informazioni. La memoria di lavoro è formata da un esecutivo centrale che interviene nel ragionamento e nel processo decisionale e che coordina tre distinti sistemi di immagazzinamento che sono: il magazzino visivo, il magazzino verbale e il buffer episodico.
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