Slide dalla Luiss Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli su Partecipazioni e valutazione con il metodo del patrimonio netto. Il Pdf, utile per studenti universitari di Economia, illustra il trattamento contabile delle partecipazioni, basandosi sugli OIC n. 21 e n. 17, con esempi numerici e registrazioni contabili.
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Partecipazioni e valutazione con il metodo del
patrimonio netto
OIC n. 21 e OIC n. 17
LUISSOIC 21 «partecipazioni» e OIC 17 «il bilancio consolidato e il
metodo del patrimonio netto
Le partecipazioni costituiscono investimenti nel capitale di rischio di altre imprese.
Il costo di acquisto o di costituzione di una partecipazione è costituito dal prezzo pagato, al quale sono
aggiunti i costi accessori direttamente imputabili all'operazione di acquisto o di costituzione.
Acquistata una partecipazione del 60% per Euro
250.000, sostenendo oneri accessori per Euro 10.000
Partecipazioni in imprese controllate
D
260.000
Depositi bancari
A
260.000
I costi accessori sono costituiti da costi direttamente
imputabili all'operazione, quali, ad esempio, i costi di
intermediazione bancaria e finanziaria, le commissioni, le
spese e le imposte. Possono comprendere costi di
consulenza corrisposti a professionisti per la predisposizione
di contratti e di studi di convenienza all'acquisto
A) Crediti verso soci ...
B) Immobilizzazioni:
...
JU - Immobilizzazioni finanziarie :
1) partecipazioni in:
a) imprese controllate;
b) imprese collegate;
c) imprese controllanti
d) imprese sottoposte al controllo delle controllanti;
d.bis) altre imprese.
C) Attivo circolante:
...
III - Attività finanziarie che non costituiscono
Immobilizzazioni:
1.
partecipazioni in imprese controllate;
2.
partecipazioni in imprese collegate;
3. partecipazioni in imprese controllanti
3.bis partecipazioni in imprese sottoposte al controllo
delle controllanti;
altre partecipazioni
D) Ratei e risconti
A) Patrimonio netto
...
VI -Altre riserve
Riserva per azioni della controllante in portafoglio
...
X - Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio
Con la riforma entrata in vigore a gennaio 2016,
sono state eliminate le azioni proprie dall'attivo
dello stato patrimoniale ed è stata inserita una voce
di riserva negativa nel patrimonio netto (A.X).
La classificazione nell'attivo immobilizzato e nell'attivo circolante dipende dalla destinazione della
partecipazione.
Le partecipazioni destinate ad una permanenza durevole nel portafoglio della società si iscrivono tra le
immobilizzazioni, le altre vengono iscritte nell'attivo circolante.
Al fine di determinare l'esistenza della destinazione a permanere durevolmente nel patrimonio
dell'impresa si considerano la volontà della direzione aziendale e l'effettiva capacità della società di
detenere le partecipazioni per un periodo prolungato di tempo.
Le partecipazioni in altre imprese in misura non inferiore ad un
quinto del capitale della partecipata, ovvero ad un decimo se
quest'ultima ha azioni quotate in mercati regolamentati sono
normalmente classificate tra le immobilizzazioni finanziarie, per
presunzione non assoluta di legge.
Le partecipazioni non inferiori al quinto (o al decimo) fanno parte
dell'attivo circolante se sono destinate ad essere alienate entro
breve termine.
In
relazione alle proprie
strategie
aziendali,
gli organi
amministrativi
possono destinare, nel rispetto del criterio
della
destinazione
economica,
un
portafoglio
di
partecipazioni
della
medesima
specie,
in
parte
ad
investimento
duraturo, da
iscriversi
nell'attivo immobilizzato, in parte alla
negoziazione, da iscriversi nell'attivo
circolante.
A) Valore della produzione:
...
B) Costi della produzione:
...
Differenza tra valore e costi
della produzione (A - B)
C) Proventi e oneri finanziari:
C15) proventi da partecipazioni
C17) interessi e altri oneri fin.
D) Rettifiche di valore di attività
e passività finanziarie
D18.a) rivalutazioni di partecip.
D19.a) svalutazioni di partecip.
Risultato prima delle imposte (A
- B + - C + - D)
20) imposte sul reddito
dell'esercizio
21) utile (perdite) dell'esercizio.
Nella voce C15) "proventi da partecipazioni" devono essere iscritti i
proventi
dell'investimento
in partecipazioni
(sia iscritte nelle
immobilizzazioni che nell'attivo circolante) costituiti dai dividendi e le
plusvalenze generate dal realizzo delle partecipazioni.
Nella voce C17) "interessi e altri oneri finanziari" devono essere
rappresentate le minusvalenze derivanti dal realizzo delle partecipazioni
(sia iscritte nelle immobilizzazioni che nell'attivo circolante) con separata
indicazione di quelli relativi ad imprese controllate, collegate e di quelli
relativi a controllanti e a imprese sottoposte al controllo di queste ultime.
Nella voce D18a) "rivalutazioni di partecipazioni» devono essere
rappresentate le rivalutazioni delle partecipazioni valutate con il metodo del
patrimonio netto per effetto degli utili realizzati dalla partecipata.
Nella stessa voce rientra il ripristino di valore, nel caso in cui sia venuta
meno la ragione che aveva indotto gli organi amministrativi a svalutare in
precedenza una partecipazione.
Nella voce D19a) "svalutazioni di partecipazioni» devono essere
rappresentate le svalutazioni delle partecipazioni valutate con il metodo del
patrimonio netto per effetto delle perdite realizzate dalla partecipata.
Nella stessa voce rientra la svalutazione di partecipazioni_(sia
immobilizzate, sia iscritte nell'attivo circolante) rispetto al valore di
iscrizione nell'attivo connessa a perdite durevoli.
costo di acquisto o di costituzione, comprensivo dei costi accessori
Nel caso di incremento della partecipazione per aumento
di capitale a pagamento sottoscritto dalla partecipante, il
valore di costo a cui è iscritta in bilancio la partecipazione
immobilizzata o iscritta nell'attivo circolante è aumentato
dall'importo corrispondente all'importo sottoscritto.
Sottoscritto un aumento di capitale sociale di una
partecipata per Euro 1.000.000. All'atto della sottoscrizione
viene versato, il 25% dell'aumento del capitale.
Partecipazioni
D
1.000.000:
Depositi bancari
A
250.000
Debiti per decimi ancora dovuti
A
750.000
Nel caso di aumenti gratuiti del capitale della
partecipata, questi non comportano alcun onere, né
modificano
la percentuale
di partecipazione;
conseguentemente non si procede ad alcuna
variazione nel valore della partecipazione. Le azioni
acquisite a titolo gratuito si sommano numericamente
a quelle già in carico, con la conseguenza che il
valore unitario medio si riduce.
In caso di rinuncia ad un credito (e versamenti a fondo perduto in favore della partecipata) vantato dal socio nei confronti della
partecipata la contropartita dell'annullamento, totale o parziale, del credito in capo al socio va ad aumentare il valore della
partecipazione.
La controllante rinuncia formalmente a un finanziamento già erogato in favore della controllata per € 300.000.
Partecipazioni in imprese controllate
D
300.000
Crediti verso imprese controllate
A
300.000
Sono valutate in base al minor valore fra il costo
d'acquisto, e il valore di realizzazione desumibile
dall'andamento del mercato.
Le partecipazioni, quotate o non quotate, in quanto
immobilizzate sono valutate partecipazione per
partecipazione, ossia attribuendo a ciascuna
partecipazione il costo specificamente sostenuto.
Rettifiche per le perdite durevoli di valore
I
Ripristini di valore
I
Le partecipazioni di controllo e di collegamento
iscritte nelle immobilizzazioni possono essere
valutate, oltre che al costo, con il metodo del
patrimonio netto.
Il valore di mercato, da confrontare con il costo, è
costituito dal valore di quotazione per partecipazioni
negoziate in mercati organizzati che, per volumi trattati
e per caratteristiche di
affidabilità,
possano
effettivamente esprimere quotazioni sufficientemente
attendibili. Qualora l'ammontare delle partecipazioni
oggetto di valutazione sia rilevante rispetto ai volumi
normalmente negoziati sul mercato, le quotazioni
potrebbero non essere significative.
In caso di partecipazioni in aziende non quotate è
necessario che la società si adoperi con la dovuta
diligenza
professionale
e
sopportando
costi
proporzionati alla complessità
e alla rilevanza
dell'investimento, per acquisire tutte le informazioni
disponibili per poter stimare in modo attendibile il
valore di realizzazione. Nella stima di tale valore si
dovrà tenere conto anche della ridotta negoziabilità
della partecipazione.
Il dato puntuale di fine esercizio
rappresenta la scelta che meno è
influenzata da fattori soggettivi.
Tuttavia la quotazione di una giornata
può essere influenzata da fattori spesso
esogeni, relativi a situazioni transitorie
riferibili alla singola partecipazione o al
mercato mobiliare nel suo complesso o
addirittura alla variabilità dei volumi
trattati.
Per queste ragioni le quotazioni di una
singola giornata non sono considerate
rappresentative dell'"andamento del
mercato", occorre
- piuttosto
–
assumere un valore che, pur dovendosi
riferire alla chiusura dell'esercizio,
possa ritenersi consolidato ovvero
sufficientemente
scevro
da
perturbazioni temporanee.
La perdita durevole di valore è determinata confrontando il valore di iscrizione in bilancio della partecipazione con il suo
valore recuperabile, determinato in base ai benefici futuri che si prevede affluiranno all'economia della partecipante.
Una perdita di valore è durevole quando fondatamente non si prevede che le ragioni che l'hanno causata possono essere
rimosse in un breve arco temporale, cioè in un periodo così breve da permettere di formulare previsioni attendibili e
basate su fatti obiettivi e ragionevolmente riscontrabili.
Le perdite sono riconducibili a situazioni negative interne alla società stessa (perdite operative divenute fisiologiche,
derivanti da una struttura del ciclo costi/ricavi che cessa di essere remunerativa; eccesso di costi fissi, non riducibili nel
breve periodo, rispetto al volume d'affari; obsolescenza tecnologica degli impianti o dei processi produttivi dell'impresa) o
esterne (crisi del mercato in cui opera l'impresa con previsioni di assestamento dello stesso in direzione opposta a quella
auspicata dall'impresa; sostanziale ribasso dei prezzi di vendita dei prodotti non bilanciato dall'adeguamento dei costi di
produzione e vendita; nuove leggi e regolamentazione che incidono negativamente sulla redditività dell'impresa; perdita di
quote di mercato a favore di imprese concorrenti; ) ad essa, oppure ad una combinazione di fattori interni ed esterni.
La riduzione di valore deve essere interamente
imputata all'esercizio in cui è accertata.
Per i titoli partecipativi quotati non è
necessariamente considerato motivo
di abbattimento del costo un
improvviso e generalizzato ribasso del
valore di mercato; questo può
costituire peraltro un primo elemento
segnaletico di un'eventuale perdita
durevole di valore.
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