I doveri dei cittadini italiani nella Costituzione: articoli 52, 53 e 54

Slide sui doveri dei cittadini nella Costituzione. Il Pdf illustra i doveri costituzionali italiani, con un focus sugli articoli 52, 53 e 54, e approfondisce il tema delle imposte dirette e indirette, inclusi i correttivi IRPEF e le aliquote IVA, per lo studio del Diritto nella scuola superiore.

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20 pagine

Quali sono i doveri dei cittadini
nella Costituzione?
Difesa della Patria (Art. 52 Cost.)
Obbligo di pagare le imposte (Art. 53 Cost.)
La fedeltà alla Repubblica (art. 54 Cost.)
Art. 52 Cost. – Difesa della
Patria
La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino.
Il servizio militare è obbligatorio nei limiti e modi
stabiliti dalla legge. Il suo adempimento non
pregiudica la posizione di lavoro del cittadino,
l'esercizio dei diritti politici.
L'ordinamento delle Forze armate si informa allo
spirito democratico della Repubblica.

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Anteprima

Quali sono i doveri dei cittadini nella Costituzione?

Difesa della Patria (Art. 52 Cost.) Obbligo di pagare le imposte (Art. 53 Cost.) . La fedeltà alla Repubblica (art. 54 Cost.)

Art. 52 Cost. - Difesa della Patria

La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino. Il servizio militare è obbligatorio nei limiti e modi stabiliti dalla legge. Il suo adempimento non pregiudica la posizione di lavoro del cittadino, né l'esercizio dei diritti politici. L'ordinamento delle Forze armate si informa allo spirito democratico della Repubblica.

La difesa della Patria come dovere «sacro»

«Sacro» non certamente in senso religioso, ma laico. Si poteva dire che la difesa della patria è "obbligatoria", è "doverosa", è "necessaria". Viene volutamente usato dai padri costituenti un termine tipico delle cose divine (per gli antichi per i quali la patria era divina ed intoccabile, fino a meritare ciò che di più importante ha l'uomo: la vita. E dunque, se è vero che la patria è «sacra», la sua difesa non può che essere un obbligo altrettanto sacro. Lo stesso San Tommaso, nella sua opera "Summa teologica", afferma che la patria ha diritto ad un senso di sacralità; alla patria si deve la pietas, un sentimento cioè di rispetto, lo stesso che si deve a Dio e ai genitori).

Servizio militare obbligatorio nei limiti e nei modi stabiliti dalla legge

  1. LA DIFESA DELLA PATRIA COME DOVERE «SACRO»

«Sacro» non certamente in senso religioso, ma laico. Si poteva dire che la difesa della patria è "obbligatoria", è "doverosa", è "necessaria". Viene volutamente usato dai padri costituenti un termine tipico delle cose divine (per gli antichi per i quali la patria era divina ed intoccabile, fino a meritare ciò che di più importante ha l'uomo: la vita. E dunque, se è vero che la patria è «sacra», la sua difesa non può che essere un obbligo altrettanto sacro. Lo stesso San Tommaso, nella sua opera "Summa teologica", afferma che la patria ha diritto ad un senso di sacralità; alla patria si deve la pietas, un sentimento cioè di rispetto, lo stesso che si deve a Dio e ai genitori).

  1. SERVIZIO MILITARE OBBLIGATORIO NEI LIMITI E NEI MODI STABILITI DALLA LEGGE
  • 1^ tappa (1946): SERVIZIO MILITARE OBBLIGATORIO

2^ tappa (dal1972, con modifiche nel 1998 e nel 2010): introduzione della OBIEZIONE DI COSCIENZA : possibilità di rifiuto da parte di un soggetto di utilizzare le armi e svolgere servizio militare dedicandosi al servizio civile. 3^ tappa (legge 23 agosto 2004, n. 226): SOSPENSIONE DEL SERVIZIO DI LEVA DAL 1º GENNAIO 2005 E L'INTRODUZIONE DI UN SERVIZIO MILITARE SOLO SU BASE VOLONTARIA E PROFESSIONALE 4^ tappa (legge 6 giugno 2016, n. 106): introduzione del SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE VOLONTARIO: scelta volontaria di adempiere per 12 mesi al servizio di difesa, non armata e non violenta, della Patria, attraverso azioni per le comunità e per il territorio. E aperto a tutti i giovani di età compresa tra i 18 e 28 anni (29 non compiuti), anche stranieri regolarmente residenti in Italia (aree di intervento. Protezione civile, ambiente e biodiversità, patrimonio artistico e culturale, educazione e promozione culturale)

Considerazioni sulla legge 226/2004

La legge 226/2004 NON ha definitivamente «abrogato» bensì soltanto «sospeso». Scelta terminologica non casuale: se infatti è vero che la difesa della Patria è un dovere inderogabile, nessuna legge può sopprimerlo; diversamente dovrebbe essere dichiarata incostituzionale. La leva è quindi un obbligo derogabile, a seconda delle scelte operate dal legislatore, ma non eliminabile radicalmente dal nostro ordinamento (a meno di modificare l'articolo 52 della Costituzione). L'art. 52 Cost. va letto in combinato disposto con l'Art. 11 Cost. ove è espressamente stabilito che l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.

Lo spirito democratico delle Forze Armate

  1. LO SPIRITO DEMOCRATICO DELLE FORZE ARMATE

l'organizzazione militare è gerarchica e piramidale, quindi come può essere compatibile con i principi della democrazia? i Padri costituenti volevano dire che, anche nel rispetto dei gradi dell'esercito, l'organizzazione militare deve prima di tutto tener conto dei diritti fondamentali del cittadino: Ratio del principio: nelle forze armate, l'organizzazione interna è fondata sul potere riconosciuto ai vertici, un potere però di cui questi non possono abusare, sconfinando nella coercizione. Anche questa istituzione dunque, nonostante il rigore che la deve contraddistinguere, deve restare fedele ai valori della nostra democrazia.

Art. 53 Cost. - Obbligo di concorrere alla spesa pubblica

Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.

Concorrere alle spese pubbliche: un dovere per tutti

  1. CONCORRERE ALLE SPESE PUBBLICHE UN DOVERE PER TUTTI = PRINCIPIO DELL'UNIVERSALITA DEI TRIBUTI
  • nessuno è esonerato dal pagamento dei tributi (anche stranieri e apolidi);
  • si tratta di un dovere di solidarietà, in quanto il pagamento dei tributi è indispensabile per rendere effettive le protezioni sociali: solo con il pagamento dei tributi che lo Stato ha le risorse per pagare i dipendenti e i servizi pubblici.

N.B. Trovare il giusto equilibrio tra tasse e servizi non è facile. Nei Paesi come gli Stati Uniti dove la tassazione è inferiore alla nostra, i cittadini devono spesso pagare di tasca propria servizi che invece in Italia sono gratuiti o pagati solo parzialmente (in particolare i servizi sanitari), oppure devono sottoscrivere un contratto con un'assicurazione privata che pagherà le spese nel momento di necessità.

Capacità contributiva

  1. CAPACITA' CONTRIBUTIVA

Si tratta della CONCRETA POSSIBILITÀ DI UNA PERSONA DI PAGARE LE TASSE 2 COROLLARI: O Chi è privo di redditi o di altre fonti di ricchezza non ha capacità contributiva e quindi non deve essere soggetto di oneri finanziari Chi ha entrate minori rispetto ad altri deve pagare meno CRITERIO DELLA PROPORZIONALITA')

Criteri di progressività

  1. CRITERI DI PROGRESSIVITA' = PRINCIPIO DELLA PROGRESSIVITA'

ciascuno è tenuto a pagare i tributi sulla base del proprio reddito: coloro che percepiscono un reddito più alto, dunque, saranno tenuti a pagare di più rispetto a coloro che percepiscono un reddito inferiore. Il principio di progressività è certamente rispettato quando si parla di imposte dirette: un esempio è rappresentato dall'IRPEF (IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE) che deve essere pagata sulla base di quanto una persona guadagna. Stesso concetto non può essere riferito alle imposte indirette, per esempio all'IVA (IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO, che colpisce, in ultima istanza, tutti i consumatori allo stesso modo, a prescindere dalle loro capacità economiche

Imposte

Definizione Beneficio della collettività

  • Tutti i cittadini sono chiamati a finanziare la spesa pubblica in base alla propria capacità reddi- tuale.
  • Le imposte sono riscosse dallo Stato: - per fini di interesse generale; - indipendentemente da un servizio preciso; - in base alla capacità contributiva di ogni soggetto.
  • Il versamento dell'imposta non prevede una correlazione tra un servizio specifico dello Stato, ma tali somme vengono utilizzate per finanziare la spesa pubblica. Ad esempio, per finan- ziare l'istruzione, la sicurezza, la sanità, ecc.

Imposte dirette

Imposte dirette

  • Colpiscono direttamente il reddito del contribuen- te o il patrimonio posse- duto.
  • L'imposta più significativa è l'Irpef (imposta sul red- dito delle persone fisiche): funziona in modo progres- sivo seguendo il principio degli scaglioni di reddito (attualmente ci sono 5 scaglioni).

Categorie

  • Tali imposte non si tra- sferiscono mai, rimango- no a carico di chi è obbli- gato a pagarle.
  • Addizionali regionali e comunali, Irap (imposta regio- nale sulle attività produttive), Ires (imposta sul reddi- to delle società di capitali), Imu.

Imposte indirette

Imposte indirette Gravano sul consumo, gli scambi e i trasferimenti di beni e servizi. Colpiscono la ricchezza quando viene con- sumata o trasferita.

  • L'imposta più conosciuta è l'Iva: è l'imposta sui con- sumi che colpisce gli scambi di merci e le prestazioni di servizi e grava sui consumatori finali.
  • Imposta sulle successioni e donazioni, imposta di regi- stro, imposta ipotecaria, imposta catastale.

Correttivi all'IRPEF

CORRETTIVI ALL'IRPEF

  • DETRAZIONE Riduzione diretta dell'IRPEF che andiamo a pagare Es: ho 1000,00 euro di IRPEF da pagare e 500 € di detrazione, andrò a pagare solo 500 € di Irpef ESEMPI DI SPESE DETRAIBILI: - Tasse universitarie; - Spese mediche nei limiti del 19% e con una franchigia minima di €. 120,00
  • DEDUZIONE Riduzione del reddito imponibile ovvero del reddito considerato per il calcolo dell'IRPEF ESEMPI: i contributi previdenziali (versamenti fatti per la pensione)

Aliquote IVA

ALIQUOTE IVA: Tra i prodotti e servizi esenti dall'Iva ci sono le visite mediche specialistiche, l'istruzione e i servizi domestici. L'Iva è al 5% per le piante aromatiche (basilico, salvia, rosmarino, ecc) e i preparati per risotti. Ultimi aumenti Iva: 17 settembre 2011 dal 20% al 21%; 1 ottobre 2013 dal 21 al 22%. Fonte: Confcommercio

ALIQUOTA AL 4% ALIQUOTA AL 10% ALIQUOTA AL 22% Farnina, Pane, Pasta Latte fresco, burro, formaggi Frutta, ortaggi, olio Giornali, libri scolastici Apparecchi ortopedici, protesi Mense Carne, pesce, salumi Omogenizzati, yogurt, uova Surgelati, pasticceria, caffè Marmellate, caramelle Elettricità, idraulico Voli, treni interni Farmaci Bevande, vini, alcolici, sigarette Abbigliamento, calzature Elettrodomestici, mobili Auto, moto, bici, carburanti Carburanti Tablet, smartphone, computer Pulizia, parrucchiere e simili Elaborazione grafica - Antonio Massariolo - II Bo

Tasse

Tasse Definizione Beneficio singolo soggetto su domanda

  • Le tasse sono somme di denaro: - che un cittadino versa ad un ente pubblico (Stato, Regione, Provincia) per la fruizio- ne di un servizio o bene dietro una domanda; - non variano in base alla capacità contributiva di ogni soggetto.

Nota bene Le tasse variano in funzione del servizio richiesto. Esempi

  • Tassa sui rifiuti (Tari).
  • Tassa sull'occupazione di suolo pubblico (esempio: i bar/ristoranti devono pagare per il suolo pubblico occupato dai propri tavoli all'esterno),

Finanziano uno specifico servizio

  • Tassa scolastica.
  • Bollo auto.
  • Ticket sanitario.

Contributi

Contributi Definizione Beneficio singolo soggetto senza domanda I contributi sono un prelievo di denaro da parte dello Stato a determinati contribuenti che benefi- ciano obbligatoriamente di un servizio o bene pubblico. Nota bene I contribuenti non richiedono il servizio pubblico, ma sono obbli- gati per legge a beneficiare e a contribuire al suo finanziamento. Categorie Contributi fiscali Lo Stato può produrre beni o servizi da cui deriva un incremento patrimoniale per i proprietari privati, indipendente dall'attività di quest'ultimi. Contributi sociali Prevedono versamenti obbligatori utilizzati per finanziare prestazioni pensio- nistiche future. Nota bene Il contributo ha alcuni caratteri della tassa e alcuni dell'imposta: come la tassa, è pagato in ragione di un'utilità individuale per finanziare specifici servizi e come l'imposta è obbligatorio. Esempi

  • Versamenti corrisposti all'Inps per la futura pensione.
  • Contributi alle Casse di previdenza dei professionisti.
  • Contributo Unificato: costo per far ricorso alle vie legali e per l'iscrizione a ruolo di cause civili.
  • Oneri di urbanizzazione.

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