Documento dall'Università su Microbiologia: Microrganismi, Diagnostica e Metabolismo Batterico. Il Pdf, utile per lo studio universitario di Biologia, copre argomenti come tamponi molecolari, reazioni sierologiche e antibiotici, fornendo una panoramica completa della materia.
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MICROBIOLOGIA: Cosa studia? La Microbiologia è lo studio dei microrganismi, Cioè, tutti gli esseri Unicellulari. La maggior parte sono Procarioti, ma in alcuni casi (Protozoi, Miceti Microscopici) sono eucarioti unicellulari. Si riscontrerà come virus e batteri possano generare delle patologie definite "malattie da infezione". I Microrganismi si differiscono per varie caratteristiche tra di loro.
L'albero Filogenetico universale degli esseri viventi, si divide in tre famiglie: Archea, Bacteria (Entrambi Unicellulari) e Eukarya (Organismi più complessi cioè Eucarioti o Protisti).
TAMPONE MOLECOLARE: Serve a ricerca il materiale genetico del virus. È stato usato molto durante il covid (il virus sars è un virus a RNA ).
IL TAMPONE ANTIGENICO: Con il quale andiamo a ricercare degli antigeni. Sempre nel caso del sars-covid-2 possono essere le proteine che formano l'envelope (PROTEINE SPYKE).
LE PROTEINE SPYKE: Sono presenti sia nei virus vestiti di envelope che quelli nudi: Nei virus nudi si trova sul capside, mentre in quelli vestiti si trova nell'envelope. C'è maggiore possibilità che si trovi su quelli vestiti. Questa proteina si lega ai recettori della cellula ospite, permettendo al virus di entrare in essa.
REAZIONI SIEROLOGICHE:
Una reazione sierologica è una reazione che consente, mettendo a contatto un siero immune o presunto tale con un determinato antigene, di verificare direttamente o indirettamente l'avvenuta formazione dell'immunocomplesso. Ci sono due reagenti fondamentali in ogni reazione sierologica:
QUANDO SI ESEGUONO LE REAZIONI SIEROLOGICHE?
Le reazioni sierologiche possono essere di diversi tipi:
REAZIONE DI PRECIPITAZIONE: E' una reazione sierologica in cui un siero immune o presunto tale viene cimentato ad un antigene macromolecolare solubile e nella formazione dell'immunocomplesso potremmo notare la formazione di un precipitato insolubile visibile. Non viene applicato molto nella diagnostica di malattie infettive, Bensì è più spesso usato nell'identificazione di antigeni in medicina legale (per identificare la presenza di sangue o sperma) o nel settore alimentare per identificare antigeni nelle carni essiccate).
REAZIONE DI AGGLUTINAZIONE: E' una reazione sierologica in cui un siero immune o presunto tale viene cimentato ad un antigene corpuscolato e la formazione dell'immunocomplesso si evidenzia con l'agglutinazione dell'antigane in ammassi voluminosi. Questa reazione necessita della presenza di elettroliti per neutralizzare le cariche negative sulla superficie batterica, e Viene favorita dall'agitazione e dal riscaldamento a 37 C°, che aumentano la probabilità e la velocità di collisione delle particelle antigene. Viene usata per identificare anticorpi batterici (salmonella, brucellosi etc) nel siero di pazienti sospetti di infezione. Viene spesso usata anche per l'identificazione di antigeni (batteri) con il metodo di un vetrino portaoggetti sul quale si mescola una goccia di siero con anticorpo noto e una goccia di sospensione di antigene (cioè gli antigeni sono dispersi in un liquido) , aspettando di vedere poi l'avvenuta agglutinazione ad occhio nudo o piccolo ingrandimento di quest'ultimo "mescuglio". La reazione di agglutinazione in provetta è leggibile dopo circa 18-24h di incubazione a 38 C°, mentre quella di vitro dopo pochi minuti dal suo allestimento.
REAZIONE DI NEUTRALIZZAZIONE: E' una reazione sierologica in cui un siero immune o presunto tale, viene cimentato ad un antigene che presenta un'attività sierologica specifica e la formazione dell'immunocomplesso è evidenziata con la perdita da parte dell'antigene di questa attività. La formazione dell'immunocomplesso non è evidente, ma bisogna ricercare in appositi substrati se l'attività biologica dell'antigene sia cessata a contatto con il siero.
Vi sono reazioni sierologiche che impiegano anticorpi o antigeni legati ad un tracciante che è in grado di emettere segnali che consentono di dimostrare l'avvenuta formazione dell'immunocomplesso. Tra questi ci sono i test di Elisa:
METODO DIRETTI con cui si determina la presenza dell'antigene.
METODO INDIRETTO: con cui viene dimostrata la presenza di anticorpi contro l'antigene.
Il test ELISA è una tecnica di laboratorio che viene utilizzata con lo scopo di rilevare e quantificare la presenza di anticorpi o antigeni nel siero di un individuo.
EMOCOLTURE: Per emocoltura si intende la coltura di un campione di sangue ottenuto in sterilità e tramite puntura venosa, con lo scopo di ricercare microrganismi come batteri o funghi nel sangue (viene utilizzato a scopo diagnostico quando si sospetta un'infezione del sangue).
COME VIENE EFFETTUATA?
Vengono lasciati in incubazione in appositi sistemi automatici a monitoraggio continuo a 37 Cº i Batteri (sia aerobi che anaerobi) e da 30-35 C° i Miceti. Dopodichè si potrà vedere se il campione sarà negativo o positivo.
URINOCOLTURA: L'Urinocoltura è un esame che prevede di valutare la presenza o meno di microrganismi nelle urine, ha lo scopo di diagnosticare infezioni delle vie urinarie. Per il prelievo dell'urina si utilizza un contenitore sterile, monouso e dotato di chiusura. E' più opportuno effettuare il prelievo di mattina appena svegli, poichè la stasi notturna favorisce la concentrazione degli elementi presenti nelle urine. Il prelievo deve sempre anticipare il trattamento antibiotico e deve essere subito portato in laboratorio (entro 1h per evitare la moltiplicazione batterica), in caso di ritardo o impossibilità di portare entro 1h il prelievo in laboratorio, bisognerà conservare l'urina a 2-6 C° per un massimo di 6 ore. Si distinguono tre fasi:
Ricordiamo che l'urina secreta dai reni è sterile ma poi subirà una contaminazione durante il passaggio nell'uretere, per questo motivo anche se nelle urine non è presente una vera e propria infezione, si possono riscontrare un certo numero di microrganismi. Ma si avrà una vera e propria infezione in corso nel momento in cui si riscontrerà una carica batterica superiore a 105 colonie. Una volta accertato l'esito positivo della determinazione della carica batterica, si effettuerà l'isolamento e l'identificazione del microrganismo responsabile dell'infezione e l'antibiogramma, con quest'ultimo si potrà trovare l'antibiotico adatto.
COPROCOLTURA: La coprocoltura è un esame microbiologico dove si ricercano batteri come salmonella e shigella, viene svolto su un campione di feci, ed è utilizzato per la diagnosi di alcune patologie del tratto gastrointestinale. Il campione di feci deve comprendere eventuali presenze di sangue o muco.