Teorie e modelli sull'apprendimento: principi di didattica

Slide di Università sulle teorie e i modelli sull'apprendimento, principi di didattica. Il Pdf esplora i fondamenti della didattica, il modello allosterico e le idee del costruttivismo sull'apprendimento delle scienze, utile per lo studio universitario.

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TEORIE E MODELLI
SULLAPPRENDIMENTO
- PRINCIPI DI DIDATTICA -
VALENTINA DOMENICI
(ANNO 2024-2025)
FONDAMENTI DI DIDATTICA
Dal greco: διδάσκω (didasken), “azione di insegnare e mostrare”.
Definizione in Italiano: attività concreta di insegnamento, ma anche “parte della
pedagogia che ha per oggetto l’insegnamento e i relativi metodi.
Nota: differenze tra accezione del termine “didattica” in Italiano da altre lingue (ad
esempio: in Francese “rècherche pèdagogique, in Inglese “Education” o “Instruction”).

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TEORIE E MODELLI SULL'APPRENDIMENTO

PRINCIPI DI DIDATTICA

VALENTINA DOMENICI
(ANNO 2024-2025)

FONDAMENTI DI DIDATTICA

  • Dal greco: Sidaokw (didasken), "azione di insegnare e mostrare".
  • Definizione in Italiano: "attività concreta di insegnamento", ma anche "parte della
    pedagogia che ha per oggetto l'insegnamento e i relativi metodi".
  • Nota: differenze tra accezione del termine "didattica" in Italiano da altre lingue (ad
    esempio: in Francese "rècherche pédagogique", in Inglese "Education" o "Instruction").

AMERICAN
EDUCATIONAL
RESEARCH
JOURNAL
Volume 59 Number & Aspar 2016
AERATE
Access this journal online at http:/byerj sera.net
Jean-Marie VAN DER MAREN
LA RECHERCHE
APPLIQUÉE
EN PÉDAGOGIE
DES MODÈLES
POUR L'ENSEIGNEMENT
₹ REVUE
FRANÇAISE
DE
PÉDAGOGIE
recherches en éducation
Un formation des adultes.
ECOLE NORMALE SUPERIEURE DE LYON
de boeck
RIVISTA DI
EPISTEMOLOGIA DIDATTICA
anno I (2006) n. 2
Laveglia Editore

SIRD
Società Italiana di Ricerca DidatticaLE ORIGINI DELLA DIDATTICA (CORNICE STORICA E TEORICA)
JOHAN - AMOS COMENIN'S.
MORAUVS. A A.TAT 10: 1841
Jobs. Amos Commenti
ORBIS
SENSUALIUM
PICTUS
Owanians fundamentalists in Atunde
JOH. AMos COMMENIN
Vilible WORLD.
Things dut are in the world , and of
Mess Employmentitherein.
A Work newly written by the Amber in
Laine, nhà Hình- Đơnơh ( hưởng tục cử bốn lại
LILONDON
LONDON
Saint Pauley: Church yard, # #5 0

  • Jan Amos Komenský - Comenio (1592-1670): prime
    riflessioni sull'insegnamento con un chiaro invito ad
    "abbandonare lo spontaneismo ricercando piuttosto
    l'uso di metodi e strategie adeguati a conseguire
    obiettivi determinati e valutabili".
  • John Locke (1632-1704): la mente come "tabula rasa"
    e primato dell'esperienza.
  • Jean-Jacques Rousseau (1712-1778): l'attenzione si
    sposta sul bambino, l'educatore "accompagna" la
    crescita, valore dell'educazione indiretta.
  • Johann Friedrich Herbart (1746-1827): relazione tra
    didattica e dimensione psicologica
    dell'apprendimento.

JEAN-JACQUES ROUSSEAU
EMILIO
o de La Educación
INTRODUCCION DE HENRY WALLON
www.todocoleccion.netLE ORIGINI DELLA DIDATTICA (CORNICE STORICA E TEORICA)

La didattica nella prima metà del Novecento

Il Novecento segna cambiamenti epocali nella Società, e questo si ripercuote anche sulla
scuola, che diventa una scuola di massa.

Nasce la corrente dell'ATTIVISMO, che si concretizza nella DIDATTICA DEL FARE (aspetti
sperimentali).

FIGURA DI RIFERIMENTO:
· John Dewey* (1859-1952): fondatore della corrente
· filosofica pragmatista, fondatore della scuola
· elementare 'Laboratory School'.

Approcci didattici che seguono l'attivismo:
- "Metodo per progetti" (Kilpatrick, seguace di Dewey)

LE ORIGINI DELLA DIDATTICA (CORNICE STORICA E TEORICA)

La didattica nella prima metà del Novecento: Maria Montessori

La figura di Maria Montessori (1870-1952).
Parallelamente, in Italia, la pedagogista Montessori
Introduce e sviluppa un metodo basato sull'osservazione
dell'apprendimento dei bambini.
Il Metodo Montessori, che fu adottato ed è tuttora seguito in tutto il mondo si basava
anch'esso sull'idea che l'apprendimento fosse facilitato dall'esperienza diretta e dalla
partecipazione attiva. Il valore dell'esperienza e della laboratorialità è il principio base
delle scuole Montessori. Lei credeva che un ambiente calmo, organizzato e stimolante
fosse il presupposto di un apprendimento significativo e per lo sviluppo di una
autonomia da parte del bambino. L'interesse e la motivazione sono altri aspetti su cui
si basa il Metodo Montessori.

Nel secondo dopoguerra si sviluppano soprattutto in America molte nuove correnti che tendono a criticare
l'approccio di Dewey, per dare spazio a concezioni di una didattica strutturata in modo razionale e scientifico,
che si possono dividere in due tipologie:

Due grandi correnti della psicologia del secondo Novecento:
comportamentismo
cognitivismo

Concezione
lineare e
gerarchica della
conoscenza

Concezione
costruttivista dove
l'ambiente esterno
ha un peso centrale

LE ORIGINI DELLA DIDATTICA (CORNICE STORICA E TEORICA)

La didattica nella seconda metà del Novecento

COMPORTAMENTISMO

Il comportamentismo (anche noto come behaviorismo), è uno
dei rami della psicologia nato tra il 1930 e il 1940.
Prevede lo studio del puro comportamento umano, considerato
l'unico aspetto osservabile direttamente e indirettamente.
Secondo i comportamentisti la psicologia non ha bisogno di
occuparsi della coscienza e la mente viene intesa come una
scatola nera alla quale è impossibile accedere.

Loudspeakers
-
Lights
-
Response lever
Food dispenser
Electrified
grid

La gabbia di Skinner, un
paradigma sperimentale
classico nel
comportamentismo.

John Watson, psicologo.
Concezione STIMOLO-RISPOSTA

COGNITIVISMO

Il cognitivismo è una corrente di studio che concepisce la
mente come un elaboratore di informazioni.
La psicologia cognitiva si interessa ai vari processi cognitivi e
infatti studia la memoria a breve termine, le capacità di
problem solving, lo sviluppo del linguaggio, l'attenzione, il
pensiero e la creatività. Processi che, secondo un'ottica
comportamentista all'epoca in crisi, erano frutto di
apprendimento, ma ai quali adesso viene riconosciuta
un'autonomia strutturale e un'interdipendenza reciproca.

Alan Turing (1912-1954) introduce l'idea di una
macchina intelligente, identificabile con un test in cui
le risposte della macchina apparissero ad un suo
interlocutore umano come indistinguibili dalle risposte
di un altro essere umano

JEROME BRUNER (1915-2016)
L'intelligenza è determinata da un insieme di procedure e
strategie per risolvere i problemi ... Lo sviluppo
dell'individuo è concepito in termini di passaggio da
sistemi poveri a sistemi potenti di elaborazione delle
informazioni passaggio attraverso tre forme di
rappresentazione ... La narrazione è lo strumento
privilegiato della trasmissione culturale: consente di
organizzare l'esperienza, di costruire e trasmettere
significati. Coloro che appartengono a una cultura
condividono le narrazioni di quella cultura; dai racconti
individuali alle narrazioni storiche e religiose, alle
concezioni del mondo e ai miti.LE ORIGINI DELLA DIDATTICA (CORNICE STORICA E TEORICA)

La didattica nella seconda metà del Novecento: Sviluppi

  • 1949. Saggio di Ralph Tyler sul curriculo.
  • 1954. Studio di Burrhus Skinner (esponente del comportamentismo) sull' istruzione
    programmata.
  • 1959. Conferenza di Woods Hole. Apre le porte allo sviluppo della didattica curriculare
    (l'importanza della programmazione della didattica per essere efficacie).
  • Importante la figura di JEROME BRUNER (esponente del cognitivismo).
  • 1971. Modello di apprendimento per padronanza (mastery learning) (B. Bloom)
    ANNI SESSANTA.
    Temi delle preconoscenze, pensiero divergente vs pensiero convergente, problem solving. Figure di
    riferimento: Robert Gagne*, David Ausubel*, scuola tedesca Gestald.
    Alla fine degli anni sessanta nasce anche l'idea della EDUCAZIONE PERMANENTE e il RUOLO DELLA
    COMUNICAZIONE nell'apprendimento.

LE ORIGINI DELLA DIDATTICA (CORNICE STORICA E TEORICA)

La didattica nella seconda metà del Novecento: Metacognizione e Costruttivismo

  • ANNI SETTANTA e OTTANTA
  • 1979. John Flavell. Idea della METACOGNIZIONE. Si arriva al culmine dell'approccio razionalistico
    in corrispondenza del grande sviluppo dell'intelligenza artificiale e della ciberneutica.
  • Dagli anni Ottanta: Crisi dell'intelligenza artificiale. Nuovi modelli della mente e dell'intelligenza.
  • Si afferma il COSTRUTTIVISMO (cognitivismo di seconda generazione).
    FIGURE DI RIFERIMENTO:
  • Jean Piaget (concetto del conflitto cognitivo)
  • Lev Vygotskij (concetto del ruolo sociale e culturale nell'apprendimento)
    Entrambi si soffermano sul processo di «internalizzazione».

APPROFONDIMENTO SULLA TEORIA COSTRUTTIVISTA

Concezione COSTRUTTIVISTA

  • Questa teoria si basa su due principi:
    Principio psicologico
  • La conoscenza viene costruita attivamente dal soggetto conoscente e non è ricevuta passivamente
    da soggetti esterni
  • Il processo di conoscenza è adattativo, e questo processo serve ad organizzare le esperienze
    personali, le impressioni sul mondo esterno che non è una realtà che esiste al di fuori e in maniera
    sconnessa da quello che c'è dentro la nostra mente
    Principio epistemiologico

APPROFONDIMENTO SULLA TEORIA COSTRUTTIVISTA: Principi generali

  1. Si apprende tramite le strutture mentali di un altro individuo (Schema) per
    l'osservazione diretta del comportamento di quell'individuo.
  2. Lo sviluppo cognitivo è strettamente collegato all'ambiente sociale, fisico e
    linguistico dell'individuo.
  3. Gli esseri umani possiedono una motivazione intrinseca (biologica) a
    crescere intellettualente attraverso ai processi di organizzazione e
    adattamento tipici di tutti gli organismi.

APPROFONDIMENTO SULLA TEORIA COSTRUTTIVISTA: Il contributo di Piaget

Jean Piaget (1896-1980)
Epistemiologo.
Ha studiato in modo sistematico lo sviluppo dei processi
del pensiero dalla nascita all'individuo adulto.
Non si considerava uno psicologo, ma è considerato
l'autore più accreditato della psicologia dell'educazione.
*
*
Viene considerato uno dei padri del costruttivismo più recente

APPROFONDIMENTO SULLA TEORIA COSTRUTTIVISTA: Il Costruttivismo Piagettiano

Le strutture cognitive cambiano attraverso processi di adattamento:
Assimilazione è il processo di interpretazione degli eventi in base alle strutture cognitive
possedute, una sorta di adattamento degli schemi interni alla realtà esterna *.
Accomodazione è il processo di trasformazione e ristrutturazione delle proprie strutture
cognitive per adeguarle all'ambiente e agli stimoli esterni ricevuti.
Lo sviluppo cognitivo è la continua
tensione ad adattare i nostri schemi
all'ambiente che ci circonda per
assimilazione e accomodazione
# Esempio del concetto di internalizzazione

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