Corso di Epidemiologia: concetti base e modelli di studio analitico

Slide da Sapienza Università di Roma su Corso di Epidemiologia. Il Pdf, adatto a livello universitario, tratta i concetti di base dell'epidemiologia, le misure di frequenza e associazione, e i principali modelli di studio analitico, come gli studi osservazionali e sperimentali per l'anno accademico 2024/2025.

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21/03/2025
CORSO DI EPIDEMIOLOGIA
Dott.ssa Valentina Baccolini, MD MPH
Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive
Sapienza Università di Roma
valentina.baccolini@uniroma1.it
2
AA 2024/2025
01 02 03
I concetti di base
dell’epidemiologia
Misure di Frequenza
Misure di Associazione
06/03/2025
Gli studi
osservazionali
Parte 1 e Parte 2
13/03/2025
20/03/2025
Gli studi
sperimentali
Causalità, bias e
confondimento
Ripasso ed esercizi
EPIDEMIOLOGIA, 1 CFU
1
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21/03/2025
3
Materiale di studio:
materiale fornito dal docente (slides e articoli)
Libro di testo (consigliato):
Epidemiologia pratica. Una guida per la clinica e la sanità pubblica
di Baglio - De Masi - Mele 2022
INFORMAZIONI GENERALI
SULL’INSEGNAMENTO
EPIDEMIOLOGIA
4
NB. È necesario aver sostenuto l’esame di Metodologia Medico Scientifica di Base I” per poter prendere
parte all’esame di “Metodologia Medico Scientifica di Base II”
La frequenza è obbligatoria
Modalità di esame di Epidemiologia (1 CFU):
Prova scritta: domande a risposta multipla con 5 opzioni di risposta (1 sola corretta)
Appelli
INFORMAZIONI GENERALI SULL’ESAME
Esame di Corso Integrato “Metodologia Medico Scientifica di Base II”
Altri docenti:
Prof.ssa Frati – Medicina Legale
Prof. Lucidi – Psicologia Generale
Prof.ssa Magrini – Inglese Scientifico
3
4

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21/03/2025 SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA

CORSO DI EPIDEMIOLOGIA Dott.ssa Valentina Baccolini, MD MPH Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive Sapienza Università di Roma valentina.baccolini@uniroma1.it 1

AA 2024/2025 EPIDEMIOLOGIA, 1 CFU

01 02 03 06/03/2025 13/03/2025 20/03/2025

I concetti di base dell'epidemiologia

Misure di Frequenza Misure di Associazione Gli studi osservazionali Parte 1 e Parte 2 Gli studi sperimentali Causalità, bias e confondimento Ripasso ed esercizi 2

221/03/2025 INFORMAZIONI GENERALI SULL'INSEGNAMENTO

EPIDEMIOLOGIA

Materiale di studio: materiale fornito dal docente (slides e articoli) Libro di testo (consigliato): Epidemiologia pratica. Una guida per la clinica e la sanità pubblica di Baglio - De Masi - Mele . 2022 Epidemiologia pratica Una guida per la clinica e la sanità pubblica A cura di Giovanni Baglio Salvatore De Masi Alfonso Mele 3 Seconda Edizione 3

INFORMAZIONI GENERALI SULL'ESAME

Esame di Corso Integrato "Metodologia Medico Scientifica di Base II" NB. È necesario aver sostenuto l'esame di Metodologia Medico Scientifica di Base I" per poter prendere parte all'esame di "Metodologia Medico Scientifica di Base II" La frequenza è obbligatoria Modalità di esame di Epidemiologia (1 CFU): Prova scritta: domande a risposta multipla con 5 opzioni di risposta (1 sola corretta) Appelli COMING SOON Altri docenti: · Prof.ssa Frati - Medicina Legale · Prof. Lucidi - Psicologia Generale · Prof.ssa Magrini - Inglese Scientifico 4

421/03/2025 RECAPITI

Docente: Dott.ssa Valentina Baccolini Coordinatrice Insegnamento Metodologia Medico Scientifica di Base II Ufficio: Istituto G. Sanarelli, Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive, Sapienza Università di Roma Sezione di Igiene, I piano stanza 35 Contatto: valentina.baccolini@uniroma1.it Ricevimento: dal lunedì al venerdì, previo appuntamento Do 5 5

DIVM SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA EPIDEMIOLOGIA

Lezione 3 Gli studi sperimentali

Ripasso ed esercizi valentina.baccolini@uniroma1.it 621/03/2025

RATS DIVM SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA EPIDEMIOLOGIA

Ripasso

valentina.baccolini@uniroma1.it 7

MISURE DI FREQUENZA

8

821/03/2025 METODI DI MISURA DEI FENOMENI SANITARI

Misurare la frequenza di un evento rappresenta la prima fase di ogni indagine e valutazione epidemiologica - con fini descrittivi, analitici, e/o sperimentali. FREQUENZA ASSOLUTA RAPPORTO (ODDS) PROPORZIONE TASSI 9

9 METODI DI MISURA DEI FENOMENI SANITARI

1 FREQUENZA ASSOLUTA

Numero totale di casi che presentano la condizione da studiare

2 RAPPORTO (ODDS)

Relazione tra due quantità tra loro indipendenti N. soggetti che presentano la caratteristica N. soggetti privi della caratteristica

3 PROPORZIONE (FREQ. RELATIVA)

Relazione tra due quantità in cui il numeratore è incluso nel denominatore N. soggetti che presentano la caratteristica Totale soggetti esaminati

4 TASSI

Variazione di una quantità per la variazione unitaria di un'altra quantità (generalmente il tempo) 10

1021/03/2025 1 - FREQUENZA ASSOLUTA

ESEMPIO: In un reparto ospedaliero con 30 degenti viene condotta una valutazione per conoscere la diffusione delle lesioni da pressione (decubito): 20 soggetti presentano lesioni da pressione, mentre 10 soggetti sono privi di tali lesioni FREQUENZA ASSOLUTA FREQUENZA ASSOLUTA DELL'EVENTO NUMERO TOTALE DI CASI DELLA CONDIZIONE IN ESAME 20 pazienti con lesioni da pressione 10 pazienti senza lesioni 11

11 METODI DI MISURA DEI FENOMENI SANITARI

  • Il confronto con altre realtà può essere effettuato correttamente se si considerano tutti i soggetti studiati e non solamente i soggetti che presentano la condizione di interesse.

RAPPORTO (ODDS)

PROPORZIONE

  • I confronti possono essere effettuati se la frequenza degli eventi sanitari viene calcolata utilizzando altre misure.

TASSI

12

1221/03/2025 2 - RAPPORTO (ODDS)

ESEMPIO: In un reparto ospedaliero con 30 degenti viene condotta una valutazione per conoscere la diffusione delle lesioni da pressione (decubito): 20 soggetti presentano lesioni da pressione, mentre 10 soggetti sono privi di tali lesioni RAPPORTO (ODDS): relazione tra due quantità indipendenti Numero soggetti con evento su numero soggetti senza evento Rapporto tra pazienti con e senza lesioni: 20:10 = 2:1 Nel reparto sono presenti due pazienti con lesioni per ogni paziente privo di tali manifestazioni. 13

13 3 - PROPORZIONE (FREQUENZA RELATIVA)

ESEMPIO: In un reparto ospedaliero con 30 degenti viene condotta una valutazione per conoscere la diffusione delle lesioni da pressione (decubito): 20 soggetti presentano lesioni da pressione, mentre 10 soggetti sono privi di tali lesioni PROPORZIONE: relazione tra due quantità in cui il numeratore è incluso nel denominatore Numero soggetti con evento sul totale dei soggetti presi in esame Proporzione di soggetti con lesioni: 20/30 = 0.667 (66.7%) La proporzione può assumere valori compresi tra: · 0 (quando nessuno è malato) e 1 (quanto tutti sono malati) · 0% (quando nessuno è malato) e 100% (quanto tutti sono malati) 14

1421/03/2025 4 - TASSI: ELEMENTI CARATTERIZZANTI

NUMERATORE: numero di casi o di eventi da contare DENOMINATORE: comprende il numeratore e consiste nel numero di soggetti o di elementi dai quali si è prodotto il numeratore INTERVALLO DI TEMPO durante il quale viene condotta l'osservazione 15

15 TASSI: CALCOLO

R (t) = E(t)/ (P x tempo) E(t) = N. eventi (o casi di malati) registrati nel tempo t P x tempo = N. soggetti nella popolazione x tempo t 16

1621/03/2025 PREVALENZA INCIDENZA

La Prevalenza può essere vista come un indice che descrive il contenuto di una vasca dove sono racchiusi tutti i malati di una data popolazione. L'Incidenza descrive il flusso in entrata nella vasca. I deceduti e i risanati rappresentano il flusso in uscita. A Incidence Recovery 1 W Prevalence Death (Mortality) epidemiologist's bathtub 17

17 PREVALENZA

Misura i casi esistenti (presenti) del fenomeno sanitario (quantitativo totale o disease status) di interesse in un certo momento, oppure i casi esistenti (presenti + nuovi casi) in un certo periodo, all'interno di una ben definita popolazione o campione. Fornisce una "fotografia" della situazione sanitaria in una collettività. Quantifica la probabilità di essere malato in un certo momento, o in certo periodo, di quella malattia se si appartiene ad una data popolazione (comunità). Misura fondamentale per la quantificazione dei bisogni e per la programmazione ed organizzazione dei servizi sanitari. 18

1821/03/2025 PREVALENZA

In base alla lunghezza del periodo di tempo durante il quale si effettua la misurazione si parla di: Prevalenza Puntuale Prevalenza Periodale SONO ENTRAMBE PROPORZIONI 19

19 PREVALENZA PUNTUALE: ESEMPI DI CALCOLO

to t1 1 2 3 5 6 7 8 9 10 soggetti in fase di salute soggetti in fase di malattia In 10 soggetti ricoverati in un reparto di terapia intensiva viene valutata la presenza di ICA nell'intervallo di tempo (t0 e t1 ) Prevalenza puntuale (t0 ) = ? Prevalenza puntuale (t1) = ? 20

2021/03/2025 PREVALENZA PUNTUALE: ESEMPI DI CALCOLO

+1 1 1 2 3 2 4 5 6 7 9 10 soggetti in fase di salute soggetti in fase di malattia Prevalenza puntuale (t0 ): 2/10 = 0.20 (20%) 21

21 PREVALENZA PUNTUALE: ESEMPI DI CALCOLO

to +1 1 2 3 1 4 5 6 2 7 8 9 3 10 soggetti in fase di salute soggetti in fase di malattia In 10 soggetti ricoverati in un reparto di terapia intensiva viene valutata la presenza di ICA nell'intervallo di tempo (t0 e t1 ) Prevalenza puntuale (t1): 3/10 = 0.30 (30%) 22

22 In 10 soggetti ricoverati in un reparto di terapia intensiva

viene valutata la presenza di ICA nell'intervallo di tempo (t0 e t1 )21/03/2025

PREVALENZA PERIODALE: ESEMPI DI CALCOLO

to +1 1 2 3 5 6 7 8 9 10 soggetti in fase di salute soggetti in fase di malattia Prevalenza puntuale (t0): 2/10 = 0.2 (20%) Prevalenza puntuale (t1): 3/10 = 0.3 (30%) Prevalenza periodale (t0-t1): ? 23

23 PREVALENZA PERIODALE: ESEMPI DI CALCOLO

to +1 1 1 2 3 2 4 5 3 6 4 7 8 5 9 6 10 soggetti in fase di salute soggetti in fase di malattia In 10 soggetti ricoverati in un reparto di terapia intensiva viene valutata la presenza di ICA nell'intervallo di tempo (t0 e t1 ) Prevalenza puntuale (t0): 2/10 = 0.2 (20%) Prevalenza puntuale (t1): 3/10 = 0.3 (30%) Prevalenza periodale (t0-t1): 6/10 = 0.6 (60%) 24

24 In 10 soggetti ricoverati in un reparto di terapia intensiva

viene valutata la presenza di ICA nell'intervallo di tempo (t0 e t1 )21/03/2025

INCIDENZA

Considera i nuovi casi di malattia, misurando il "quantitativo" di malattia che viene a manifestarsi ex-novo, durante un periodo di tempo definito (follow-up), tra soggetti inizialmente sani ma a rischio di sviluppare malattia nell'ambito della popolazione di riferimento. Indica il rischio (o la probabilità) di ammalarsi di una malattia in una popolazione in un determinato periodo di tempo. Presenta differenze con il tasso di prevalenza sia al numeratore che al denominatore. 25

25 INCIDENZA

A seconda di come si costruisce si parla di: densità di incidenza o incidenza vera

INCIDENZA CUMULATIVA (RISK = RISCHIO)

INCIDENZA PERSONA/TEMPO (RATE)

È UNA PROPORZIONE È UN TASSO (RATE) 26

2621/03/2025 INCIDENZA CUMULATIVA (RISK = RISCHIO)

Si considerano solo i nuovi casi di malattia che si verificano in un determinato periodo di tempo e si rapportano alla popolazione a rischio di sviluppare la malattia Indica il rischio (o la probabilità) di ammalarsi di una malattia in un determinato periodo di tempo per soggetti sani che appartengono ad una popolazione Differenze con il tasso di prevalenza: al numeratore, solo nuovi casi; al denominatore, solo soggetti sani a rischio di ammalarsi N. di nuovi casi di malattia nel tempo t × 100 Popolazione a rischio di sviluppare la malattia 27

27 INCIDENZA CUMULATIVA: ESEMPI DI CALCOLO

to +1 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 soggetti in fase di salute soggetti in fase di malattia In 10 soggetti ricoverati in un reparto di terapia intensiva viene valutata la presenza di ICA nell'intervallo di tempo (t0 e t1 ) Prevalenza puntuale (t0): 2/10 = 0.2 (20%) Prevalenza puntuale (t1): 3/10 = 0.3 (30%) Prevalenza periodale (t0-t1): 6/10 = 0.6 (60%) Incidenza cumulativa (t0-t1) = ? 28

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