La psicologia dei gruppi: approccio dell'identità sociale e categorizzazione del sé

Slide dall'Università Telematica degli Studi Iul sulla psicologia dei gruppi, l'approccio dell'identità sociale e la categorizzazione del sé. Il Pdf esplora la Teoria della Categorizzazione del Sé (SCT) come estensione della Teoria dell'Identità Sociale (TIS), utile per studenti universitari di Psicologia.

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Modulo 1-Unità 1 – La Psicologia dei gruppi
Prof.ssa Maria Teresa Mara Francese
L’approccio dell’identità sociale: la
categorizzazione del sè
La Teoria della categorizzaione del sè
La teoria dell’identità sociale offre un’analisi poco sviluppata dei processi cognitivi
associati all’importanza dell’identità sociale.
Quale è la relazione fra identità personale e sociale?
Quali meccanismi spingono le persone a definirsi come membri di un gruppo?
In che modo l’identità sociale permette azioni sociali coordinate?

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Modulo 1-Unità 1 - La Psicologia dei gruppi

L'approccio dell'identità sociale: la categorizzazione del sè IUL UNIVERSITÀ TELEMATICA DEGLI STUDI Prof.ssa Maria Teresa Mara Francese @Tutti i diritti riservatiJUL UNIVERSITÀ TELEMATICA DEGLI STUDI

La Teoria della categorizzaione del sè

La teoria dell'identità sociale offre un'analisi poco sviluppata dei processi cognitivi associati all'importanza dell'identità sociale. Quale è la relazione fra identità personale e sociale? Quali meccanismi spingono le persone a definirsi come membri di un gruppo? In che modo l'identità sociale permette azioni sociali coordinate? @Tutti i diritti riservatiJUL UNIVERSITÀ TELEMATICA DEGLI STUDI

SCT

La teoria della categorizzazione del sé (SCT), rappresenta una estensione concettuale della TIS. Venne sviluppata da Turner (allievo di Tajfel) e colleghi (Turner, 1982, 1985; Turner et al., 1987; Turner, Oakes, Haslam e McGarty, 1994) e cerca di rispondere proprio queste domande. La SCT cerca di comprendere e spiegare i processi attraverso i quali le persone formano rappresentazioni cognitive di se stesse e degli altri in relazione ai diversi gruppi sociali. Descrive le circostanze che portano le persone a descriversi come membri di un gruppo. @Tutti i diritti riservatiJUL UNIVERSITÀ TELEMATICA DEGLI STUDI

SCT e continuum interpersonale-intergruppi

Turner (1982) voleva dare una spiegazione più completa dello spostamento degli individui lungo il continuum interpersonale-intergruppi di Tajfel Turner suggerisce che il funzionamento del concetto di se e il meccanismo cognitivo derivante stanno alla base del continuum comportamentale descritto da Tajfel (1978a) @Tutti i diritti riservatiJUL UNIVERSITÀ TELEMATICA DEGLI STUDI

SCT e identità sociali multiple

La TIS sosteneva che le persone non solo sviluppano un senso di identità personale (cioè individualizzata) ma possiedono anche identità sociali multiple, basate sulla loro appartenenza a gruppi sociali. Quando queste identità sociali sono rese salienti, gli individui tendono a favorire le persone che condividono l'appartenenza al gruppo in questione (i membri del proprio gruppo) rispetto a quelle di altri gruppi sociali (i membri di gruppo ai quali non appartengono). @Tutti i diritti riservatiJUL UNIVERSITÀ TELEMATICA DEGLI STUDI

SCT e processi cognitivi

Per spiegare i processi cognitivi attraverso i quali le persone categorizzano se stesse e gli altri e si definiscono in termini di appartenenza a diversi gruppi sociali, Turner e i suoi colleghi hanno sviluppato la Teoria della Categorizzazione del Sé (SCT). @Tutti i diritti riservatiIUL UNIVERSITÀ TELEMATICA DEGLI STUDI

SCT e TIS

La SCT si concentra in misura maggiore sui processi all'interno del gruppo rispetto alla teoria dell'identità sociale. Detto questo, la SCT e la TIS condividono una notevole sovrapposizione concettuale, tanto che entrambe le teorie sono spesso indicate collettivamente come approccio all'identità sociale. @Tutti i diritti riservatiJUL UNIVERSITÀ TELEMATICA DEGLI STUDI

Origine della Teoria della Categorizzazione di Sé

La Teoria della Categorizzazione di Sé (Self-Categorization Theory, SCT, Turner et al., 1987) nasce con l'obiettivo di comprendere, spiegare e prevedere come le persone arrivino a pensarsi, sentirsi e agire come un gruppo sociale e quali siano le condizioni in cui ciò accade. La SCT si focalizza quindi sulla definizione cognitiva di sé, su come e quando gli individui definiscono se stessi (e gli altri) come singoli individui o come membri di gruppo. In altri termini, la teoria spiega quando un insieme di persone arriva ad essere percepito come un gruppo. @Tutti i diritti riservatiJUL UNIVERSITÀ TELEMATICA DEGLI STUDI

Origine e sviluppo della SCT

Nei gruppi minimali i partecipanti assegnavano più risorse ai membri dell'ingroup che dell'outgroup e agivano in modo da massimizzare la differenza tra ingroup e outgroup. Mentre la TIS si pone l'obiettivo di spiegare perché i partecipanti agissero così (nasce il concetto di identità sociale), la SCT si chiede come i partecipanti arrivino ad identificarsi con il gruppo in una condizione così minimale. @Tutti i diritti riservatiJUL UNIVERSITÀ TELEMATICA DEGLI STUDI

Identità personale vs sociale

Quando un individuo definisce se stesso come membro di un gruppo si percepisce nei termini delle caratteristiche distintive di quella categoria (cioè, si auto- stereotipizza) arrivando a percepirsi come membro intercambiabile di quella categoria (depersonalizzazione) Il processo di stereotipizzazione non riguarda dunque solo gli altri ma anche il sé @Tutti i diritti riservatiJUL UNIVERSITÀ TELEMATICA DEGLI STUDI

Depersonalizzazione

Uno dei principi fondamentali della SCT è rappresentato dal concetto di DEPERSONALIZZAZIONE. Con la depersonalizzazione, Turner e colleghi si riferivano al processo con cui le persone categorizzano il sé in termini di un particolare gruppo sociale (ad esempio, essere un membro di una data squadra sportiva) piuttosto che come individuo. Quando ciò accade, le persone si vedono meno in termini di caratteristiche uniche e più in termini di gruppi sociali a cui credono di appartenere (questo comporta uno spostamento dall'"io" a "noi"). @Tutti i diritti riservatiJUL UNIVERSITÀ TELEMATICA DEGLI STUDI

Perceived fit e readiness

L'auto-categorizzazione avviene attraverso due meccanismi primari, vale a dire, il perceived fit e la perceived readiness. Il perceived fit corrisponde alla misura in cui una particolare categorizzazione si allinea con il modo in cui le persone interpretano il mondo sociale. @Tutti i diritti riservatiJUL UNIVERSITÀ TELEMATICA DEGLI STUDI

Esempio di Perceived fit

Ad esempio, se un certo numero di atleti uomini e donne sono a una festa insieme a persone non sportive, quegli atleti possono essere più propensi a identificarsi con la categoria sociale di "atleta" rispetto ad altre categorizzazioni che potrebbero esistere, come in questo caso il "genere". In alternativa, se le differenze tra uomini e donne a quella festa sono percepite come più pronunciate rispetto alle differenze tra atleti e non atleti, le persone possono essere più propense ad auto-categorizzarsi rendendo salienti le identità legate all'essere uomini o donne (processo di meta-contrasto). @Tutti i diritti riservatiIUL UNIVERSITÀ TELEMATICA DEGLI STUDI

SCT e organizzazioni

Applicando quest'idea al campo delle organizzazioni, si può sostenere che l'identità organizzativa (un'identità sociale associata all'appartenenza a una data organizzazione) è ciò che rende possibile il comportamento organizzativo (si veda Haslam, Postmes e Ellemers, 2003). Il comportamento organizzativo è dettato dal categorizzarsi come membri di una data organizzazione intesa come gruppo @Tutti i diritti riservatiGrazie per l'attenzione! IUL UNIVERSITÀ TELEMATICA DEGLI STUDI @Tutti i diritti riservati

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