Documento di Università sull'Idealismo tedesco, il Romanticismo e le filosofie di Hegel e Freud. Il Pdf, pensato per studenti universitari di Filosofia, esplora concetti chiave come la dialettica hegeliana, la fenomenologia dello spirito e la teoria psicoanalitica di Freud, inclusi l'inconscio e le fasi dello sviluppo psicosessuale.
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Corrente filosofica che si sviluppa nella prima metà dell'800 in Germania. Idealismo filosofico -> strettamente connesso con il romanticismo.
Corrente artistico-letteraria che si sviluppa in Germania a fine del 1700 all'inizio del 1800. Ci fa risalire al circolo di lena (serie di incontri tra intellettuali attivo dal 1796 al 1801). Quasi come antitesi di quello che è l'Illuminismo. (Scheda) Forte legame tra l'uomo e la natura. Dimensione della solitudine. Violenza della natura. Sensucht -> non ha una traduzione vera e propria, ma la traduzione più vicina al suo significato in italiano è nostalgia (per qualcosa che non si sa che cos'è). La dimensione del dolore è fondamentale perché è il sentimento che maggiormente ti fa conoscere la vita (valore conoscitivo). Fratelli Grimm andavano a ricercare i veri valori della cultura tedesca (valori romanticismo), che volevano trasmettere ai bambini.
Idealismo è intriso di romanticismo -> la maggior parte dei valori sono presenti anche nella filosofia idealista. Tra i valori che più sono calzanti come idea di romanticismo sono: concetto di infinito, valore della sensucht, idea che tutto possa essere ricondotto ad una unità (le cose del mondo sono tante ma possono essere una cosa sola). Rispetto al romanticismo che esalta il sentimento come strumento di verità, questa cosa nell'idealismo tedesco non esiste. La principale divergenza è l'esaltazione della ragione invece che il sentimento. La ragione tiene conto dello spirito romantico, è una ragione che ha di mira l'assoluto, che ricerca la Verità, che tende a Dio. Tensione verso l'infinito (sensucht) che colmerebbe il vuoto che sentiamo dentro, l'infinito lo troviamo attraverso la ragione.
Il punto di partenza più strettamente filosofico è la discussione di Immanuel Kant sulla differenza tra fenomeno (idea che abbiamo su qualcosa) e noumeno (come effettivamente è quella cosa). La conoscenza è costituita da forma e materia; queste due assieme costituiscono i fenomeni che fanno parte del nostro mondo. Gli idealisti dicono che il noumeno è un concetto contraddittorio. Questa cosa in se in quanto concetto (vuol dire che è pensato quindi è contraddittorio) è qualcosa che io penso e quindi non può essere quella realtà esterna che è il noumeno (secondo loro non esiste). È inevitabile, il problema è che loro traggono una conclusione da questa inevitabilità. La realtà è ricondotta al pensiero ma non la si può conoscere (idealisti sono radicali).
Idealismo può essere due cose: non è solamente una corrente filosofica, in termini generali può essere una teoria della conoscenza (teoria filosofica che si interroga su come l'uomo conosce). L'idealismo conoscitivo dice che oggetto della conoscenza è la conoscenza stessa. Riduce l'oggetto della conoscenza alla conoscenza stessa. L'oggetto non è qualcosa di esterno a me, ma è riconducibile alla mia stessa rappresentazione. Idealismo romantico sviluppa una metafisica adottando la teoria della conoscenza idealista (metafisica = tentativo di dare una spiegazione globale alla realtà; qual'è il significato ultimo della realtà). Idealismo romantico sviluppa una metafisica per cui l'assoluto è il Pensiero sovraindividuale. I principali filosofi di questa corrente sono Fichte, Schelling e Hegel -> idealisti, risentono del clima del romanticismo.
Massimo esponente dell'idealismo. Nasce nell'agosto del 1770. Da giovane segue i corsi di filosofia e teologia all'università di Tubinga, dove stringe amicizia con Holderlin e Schelling. Napoleone viene visto da Hegel come un continuatore della rivoluzione francese, come colui che avrebbe portato in tutta Europa gli ideali della rivoluzione. Nel 1806 Napoleone vinse contro la Russia a Iena, Hegel lo vede uscire dalla città dopo la vittoria e decide di scrive su di lui. Il suo pensiero politico cambia radicalmente; abbandona gli ideali della rivoluzione (liberalismo rivoluzionario), per farsi portavoce dello spirito tedesco. Lui dice che ad incarnare (rendere possibile l'unità della nazione) questo spirito è la Prussia (unisce la Germania). Hegel diventa professore di filosofia a Berlino (capitale della Prussia), ed è qui che trascorre buona parte della sua vita fino al 1831 quando muore di colera (epidemia).
Le tesi di fondo della filosofia Hegeliana/sistema Hegeliano -> lui fa metafisica -> cerca di dare una spiegazione globale alla realtà, questo viene fatto in maniera sistematica, un sistema coerente, in cui tutti gli elementi del reale sono integrati in un discorso coerente e unitario (pluralità sintetizzata in un'unità). Il sistema Hegeliano ha tre tesi di fondo:
Dialettica Hegeliana -> quella legge che ci spiega come diviene (in cosa consiste) lo spirito assoluto. È costituito da 3 momenti:
Intelletto -> analizza la realtà e i suoi vari aspetti, considerando le cose come separate le une dalle altre. Questo fa pensare ad una mentalità tipicamente illuminista; intelletto illuminista è una ragione scientifica. La scienza guarda alla realtà come se fossero separate le une dalle altre (mentalità illuminista) -> mettere insieme il sapere tenendolo separato. Hegel utilizza il temine intelletto per criticare l'illuminismo. Una ragione che mette insieme le cose è tipicamente idealista. Da una parte c'è l'illuminismo -> troppo razionale sulla realtà. Dall'altra parte c'è l'idealismo. Hegel non critica l'illuminismo, perché è necessario, lo citrica solo se fosse l'unica cosa del mondo. Nella tesi abbiamo una mentalità illuminista. Critica perché se questa mentalità è l'unica non si riesce ad andare avanti (non ci possiamo fermare alla tesi), è necessario ma bisogna procedere oltre per trovare la sintesi e lo si fa attraverso una ragione e riprende la tesi del finito nell'infinito. Risoluzione del finito nell'infinito = questo è quello che fa la dialettica. Tutte le cose finite che abbiamo davanti devono essere considerate in modo unitario. Es. essere organismo = essere costituiti da tante parti che stanno insieme e vanno in un'unica direzione, Hegel lo chiama spirito assoluto. Questa dialettica è legge ontologica e logica (perché lo spirito assoluto è pensiero) per cui evolve lo spirito assoluto. Crea la differenza che è parte dello stesso spirito assoluto; come sei diventasse complesso per poi diventare autocosciente (cosciente di sé). In questo sviluppo dello spirito assoluto, lo spirito assoluto è come se avesse un grande scopo che è il diventare coscienza/ consapevole di sé. [Abbiamo già un dio che è autocoscienza > Aristotele (pensiero di pensiero > dio è perfetto e suo pensare solo qualcosa di perfetto)]. L'autocoscienza dello spirito assoluto (è la sintesi = momento dell'autocoscienza) si raggiunge attraverso l'uomo (ovvero ragione filosofica; utilizzare una ragione che arriva allo spirito assoluto). Hegel è come se dicesse che l'uomo diventa autocosciente facendo filosofia (la mia filosofia)
Fenomenologia dello spirito (attraverso la metafora del servo-padrone) Hegel lo concepisce come un romanzo filosofico (una vera e propria storia/ racconto) di come lo spirito diventa attraverso l'uomo autocosciente).Fenomenologia = in termini generali vuol dire lo studio di ciò che appare, che possiamo vedere e in questo testo è il dispiegarsi dello spirito assoluto che diventa autocosciente. Consideriamo la prima parte del testo in cui cui sono tre momenti (tesina antitesi e sintesi), la sintesi sarà l'autoconoscenza (spirito assoluto diventato cosciente di sé).
Primo momento quello che chiama coscienza (tesi): è quella condizione che vive una coscienza (= uomo, persona) quando pensa alle cose del mondo come a qualcosa di esterno da sé. Gli idealisti non sarebbero d'accordo che ciò che appare alla mente sarebbe qualcosa di esterno. Il percorso che fa è quello di capire gli oggetti d'esterni a sé. Aver capito che quegli oggetti sono dentro di me e sono una mia rappresentazione. Capisco in ultima analisi che le cose del mondo: