Innovare i servizi e la scuola dell'infanzia: continuità educativa, Università di Bologna

Documento dall'Università di Bologna su "Pronti per cosa? Innovare i servizi e la scuola dell'infanzia a partire dalle pratiche di continuità educativa". Il Pdf esamina l'evoluzione storica e le sfide istituzionali e pedagogiche della continuità educativa, con un focus sulle riforme scolastiche italiane e il dibattito dagli anni '80, utile per studenti universitari di pedagogia.

Mostra di più

16 pagine

Pronti per cosa? Innovare i servizi e la scuola dell'infanzia a
partire dalle pratiche di continuità educativa
Educazione alla Corporeità e Metodologia del Gioco (Università di Bologna)
Scansiona per aprire su Studocu
Studocu non è sponsorizzato o supportato da nessuna università o ateneo.
Pronti per cosa? Innovare i servizi e la scuola dell'infanzia a
partire dalle pratiche di continuità educativa
Educazione alla Corporeità e Metodologia del Gioco (Università di Bologna)
Scansiona per aprire su Studocu
Studocu non è sponsorizzato o supportato da nessuna università o ateneo.
Scaricato da alice rotunno (rotunno.alice@gmail.com)
lOMoARcPSD|31290726
RIASSUNTO - PRONTI PER COSA?





 !"#$%&'(
)
*

       (          
+,
((
(
-(
. Scuola media
. +Popolare,(
scuola elementare/(
(#0#1
- #&02"#1'23
((
((
 
-  4 5       2.3       

!6(
(
-7(
89.
(
. 
. 6(
. 6
. 6.
. 6
. (6
:;
!"#$
- ;(*)7
(
<=
"#&1%'
> 
 =*
-821($( +
(,
?#&1% "#&%%'

;*
+,(

=(
@@@7")%A'
-((*
. >((
Scaricato da alice rotunno (rotunno.alice@gmail.com)
lOMoARcPSD|31290726

Visualizza gratis il Pdf completo

Registrati per accedere all’intero documento e trasformarlo con l’AI.

Anteprima

Innovare i servizi e la scuola dell'infanzia

Pronti per cosa? Innovare i servizi e la scuola dell'infanzia a partire dalle pratiche di continuità educativa Educazione alla Corporeità e Metodologia del Gioco (Università di Bologna) Scansiona per aprire su Studocu Studocu non è sponsorizzato o supportato da nessuna università o ateneo. Scaricato da alice rotunno (rotunno.alice@gmail.com)RIASSUNTO - PRONTI PER COSA?

La continuità come problema istituzionale

Una scuola frammentata

Fino alla metà del XX secolo l'analisi del sistema scolastico e dell'evolversi delle sue funzioni, problemi e delle prospettive di trasformazione metteva in luce frammentazioni > sia in verticale fra i diversi ordini e gradi, sia in orizzontale in relazione agli altri elementi del sistema sociale. Il motivo di questa frammentazione va cercato nella storia stessa della scuola e in specifico dalla legge Casati (1859) che, stabilendo l'obbligo scolastico per tutti i cittadini, disegnava la struttura e l'organizzazione del sistema statale d'istruzione. In questo contesto la scuola elementare nacque come percorso destinato alle classi popolari: il suo funzionamento era a carico dei comuni, durava quattro anni, di cui sono il primo biennio era obbligatorio. il suo compito specifico era fornire a chi la frequentava gli elementi culturali ritenuti fondamentali a quel tempo nella formazione > il compito era dunque quello di "istruire il popolo quanto basta". la frequenza la scuola elementare era pensata come momento di preparazione al vivere civile che avesse qualche nozione di lingua italiana, di calcolo e scrittura, ma che soprattutto fosse rispettoso delle autorità e delle leggi. La scuola forniva quelle basi essenziali per la formazione agli scolari che non avrebbero continuato gli studi.

  • Scuola media > permetteva allo studente di acquisire la preparazione necessaria per accedere agli studi universitari
  • "Popolare" > rivolto alla classe lavoratrice che prevedeva un'istruzione minima per l'inserimento nel mondo del lavoro In questo modo la scuola elementare si presentava come una scuola a se stante e con queste caratteristiche rimase inalterata nonostante le riforme che ampliarono l'obbligo scolastico prima a 12 e poi a 14 anni. La riforma Gentile del 1923 (obbligo scolastico a 14 anni) prevedeva l'istituzione di una scuola preparatoria da 3 a 6 anni e, successiva alla scuola elementare, una struttura che aveva il compito di accogliere chi non proseguiva negli studi secondari. Inoltre prevedeva che, per proseguire le scuole secondarie, fosse necessario superare esami di ammissione che risultarono essere veri e propri filtri contraddistinti da un'elevata selettività. La riforma Gentile istituì il grado preparatorio per i bambini da 3-6 anni con finalità indirizzate a disciplinare le prime manifestazioni dell'intelligenza e del carattere del bambino. Con queste disposizioni si affermava da un lato che il lavoro con l'infanzia rappresentava il primo grado di un percorso educativo, ma dall'altro che esso era da considerarsi subordinato al successivo grado elementare. L'istruzione infantile restava affidata ai comuni che spesso non avevano risorse per provvedervi, o ai privati. Alla frammentazione istituzionale si aggiungevano contrapposizioni e conflitti derivanti dal punto di vista pedagogico e socio- culturale, che rappresentavano il fondamento delle disfunzionalità istituzionali.
  • frammentazione dei tempi scuola esistenti sia fra le scuole dello stesso ordine, sia fra i diversi gradi
  • differenze delle connotazioni culturali e delle procedure didattiche
  • differenza di programmi e orientamenti
  • differenza delle teorie pedagogico-culturali
  • differenza dei metodi legati alla partecipazione attiva degli alunni metodi e criteri di giudizio che si prestavano a profonde differenze nella valutazione degli allievi Tutto ciò contribuiva a creare percorsi molto selettivi dal punto di vista sociale all'interno dei singoli gradi.

La conquista della continuità

La fine della guerra trovò l'Italia in condizioni drammatiche: il paese era da ricostruire, l'industria inefficiente, problemi di disoccupazione e di analfabetismo che investivano buona parte della popolazione. Per quanto riguarda la scuola, l'intervento più immediato fu quello rivolto a eliminare i contenuti legati a regime fascista, ripulendo i libri di testo e promulgando nuovi programmi per la scuola elementare (1945). Questi interventi appaiono come superficiali, ma nel frattempo erano stati emanati principi essenziali riguardanti la scuola e le sue finalità nel testo legislativo più importante del dopoguerra: la Costituzione della Repubblica Italiana. L'Art. 34 prevede che l'istruzione inferiore sia obbligatoria e impartita per almeno 8 anni e che siano previsti aiuti specifici per "i capaci e meritevoli anche se privi di mezzi". Oltre ai programmi emanati nel 1945, la scuola elementare conobbe un'altra modifica dei programmi (1955) e l'introduzione dei cicli didattici > tutti interventi tesi a migliorarne il funzionamento, senza trasformarne completamente funzione e ruolo. Il dibattito politico si incentrò in particolare sulla scuola media:

  • la media "unica" con il latino, a cui si accedeva sostenendo un esame di ammissione che consentiva l'iscrizione al liceo, all'istituto tecnico e a quello magistrale.
  • la scuola di avviamento a più indirizzi, che consentiva l'iscrizione alle scuole e agli istituti professionali
  • la post elementare, costituito dalle classi VI, VII, VIII affidata ai maestri (dagli anni '50) Le discussioni politiche e pedagogiche dell'epoca misero in luce due posizioni contrapposte:
  • Quella dei partiti di governo che presentarono proposte che ricalcavano la struttura della carta della scuola This document is available on studocu Scaricato da alice rotunno (rotunno.alice@gmail.com)
  • Quella dei partiti di sinistra che proponevano un progetto di legge con una struttura unica per tutti, come condizione per l'eliminazione delle discriminazioni sociali che prevedeva l'eliminazione del latino e l'indicazione di strumenti per superare le cause delle difficoltà di apprendimento. La Legge del 31 dicembre 1962 (Legge della scuola media unica) >proponeva un percorso formalmente unitario con il quale tutti potevano assolvere il diritto-dovere dell'obbligo scolastico fino al quattordicesimo anno d'età. Questa struttura sanciva l'unicità del percorso, l'eliminazione del latino, la riorganizzazione degli studi attraverso un gruppo di discipline comuni in funzione dell'innalzamento culturale di base. L'aspetto più rilevante però consisteva nell'affermare che il processo formativo deve svilupparsi a partire dal livello di formazione ricevuto nella scuola elementare. Il 9 Marzo 1968 il Parlamento approvo in via definitiva la legge che istituiva la scuola materna statale. Questa legge era molto importante perché sanciva per la prima volta l'impegno diretto dello Stato in questo settore fino ad allora delegato ad altri enti e inoltre, si poneva come base per un processo formativo che interessava i bambini e le bambine da 3 a 14 anni. Inoltre negli anni fra il 1970 e il 1980 furono approvate alcune disposizioni che tendevano a rendere più scorrevole il percorso interno alla scuola dell'obbligo, intervenendo sugli aspetti più legati alla selezione scolastica. Disposizione significative:
  • La legge 820 del 1971 che prevedeva l'avvio del tempo pieno nella scuola elementare, cui si aggiunsero più tardi le disposizioni per il tempo prolungato nella scuola media e degli orari della materna.
  • La legge 517 del 1974 che introduceva orientamenti comuni per "l'integrazione degli handicappati", l'aggiornamento dei docenti, la programmazione educativa e didattica e la valutazione degli alunni.
  • Il rinnovamento dei programmi per la scuola media (1979), per l'elementare (1985) fede gli orientamenti della scuola dell'infanzia (1991).
  • La riforma della scuola elementare (1990) introduceva il modulo didattico e la pluralità dei docenti, l'aumento del tempo scuola "normale" a 27/30 ore settimanali e la lingua straniera obbligatoria.

Il percorso culturale e pedagogico

A partire dagli anni 70, disegnato l'itinerario istituzionale di un possibile percorso unitario, ci si rese conto che frammentazione discontinuità erano alla base di molte delle disfunzioni scolastiche e della forte selezione che avveniva nelle prime classi. Si originò una prospettiva di lotta alla disuguaglianza che poneva al suo centro la riflessione sulla continuità. La continuità per Bartolini > deve rappresentare uno dei punti qualificanti di un progetto educativo complessivo, capace di dare a tutti i bambini ciò di cui hanno bisogno per sviluppare correttamente la loro personalità, in relazione con l'ambiente e la cultura in cui sono inseriti o dovranno inserirsi in futuro (la prospettiva della continuità deve coinvolgere sia la famiglia sia la scuola). La definizione di Bartolini disegna un quadro preciso del senso e delle direzioni della continuità:

  • verticale > dove si inserisce il concetto di scuola di base che abbraccia l'età 0-14, rivendicando la funzione educativa dell'asilo nido e della scuola materna.
  • orizzontale > in relazione alla famiglia e al territorio. Continuità del processo educativo, perciò, non significa né uniformità, né mancanza di cambiamento > significa piuttosto che ogni struttura scolastica deve mantenere la propria identità e la propria peculiarità. Dal punto di vista psicologico opportuno un riferimento al processo di sviluppo, in cui momenti di progressione lineare si alternano a regressioni, involuzioni, stasi (riferimento ai processi di assimilazione e accomodamento indicati da Piaget). Il processo di apprendimento assume una particolare importanza e appare evidente che la continuità educativa non debba essere intesa rigidamente è che lo sviluppo per stadi non si articola in termini meccanici e predeterminati per tutti allo stesso modo.

Continuità, programmi, orientamenti

Fino al 1994 materna, elementare e media sono rimaste separate istituzionalmente. comuni ai tre livelli scolastici ci sono alcuni aspetti fondamentali:

  • il riferimento al principio del diritto all'educazione e ai documenti sui diritti dei bambini, cui spettano in quanto persone diritti inalienabili alla vita, all'educazione, all'istruzione.
  • l'impegno nei confronti dei soggetti socio-culturalmente svantaggiati o dei bambini con disabilità

I Programmi della scuola media (DM del 1979)

Questo documento nasce dalla percezione che la scuola media non ha costruito un percorso capace di offrire una reale uguaglianza delle opportunità educative. Come aveva denunciato Lettera a una professoressa, la scuola media conservava criteri di selezione legati a vecchi schemi valutativi. Nel testo sono presenti numerosi richiami al collegamento con la scuola elementare e alla continuità > "la scuola media è formativa in quanto si preoccupa di offrire occasioni di sviluppo in tutte le direzioni", favorendo "la progressiva maturazione della coscienza di sé e del proprio rapporto con il mondo esterno"; è orientativa, ma soprattutto, "successiva alla scuola primaria e si colloca all'interno di un processo unitario di sviluppo che si consegue nell'arco dell'istruzione obbligatoria". Scaricato da alice rotunno (rotunno.alice@gmail.com)

Non hai trovato quello che cercavi?

Esplora altri argomenti nella Algor library o crea direttamente i tuoi materiali con l’AI.