Infermieristica clinica applicata: assistenza e procedure infermieristiche

Documento dall'Università degli Studi dell'Insubria su infermieristica clinica applicata. Il Pdf, un utile strumento per lo studio universitario, copre definizioni chiave, assistenza a pazienti con malattie croniche e dettagli sulla procedura di rachicentesi, includendo strategie per interagire con pazienti afasici.

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34 pagine

infermieristica clinica applicata
Infermieristica
Università degli Studi dell'Insubria
33 pag.
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15.10.2022
Pub Med (Assistenza Infermieristica e Ricerca) e theBMJ
LANCET: rivista scientifica più autorevole al mondo
SSN: sistema sanitario nazionale
PNRR: Piano Nazionale Ripresa e Resilienza
DAS: Direzione Professioni Sanitarie (Indirizzare e guidare Professioni Sanitari)
SITRA: Servizio Infermieristico Tecnico e Riabilitativo Aziendale
DIMISSIONI PROTETTE: la dimissione da un reparto ospedaliero di una persona non autosufficiente,
prevalentemente anziano o disabile, che ha bisogno di una continuità di cura ed assistenza nel delicato
passaggio dal ricovero ospedaliero al rientro al domicilio o in un altro contesto di cura
EEG: esame strumentale che rileva lattività elettrica cerebrale attraverso applicazione di elettrodi sul cuoio
capelluto che analizza la differenza di potenziali.
ELETTROMIOGRAFIA: lo studio dell'attività elettrica dei nervi periferici sia motori che sensitivi sotto
stimolazione. Per realizzarla vengono erogati impulsi elettrici a bassa intensità per mezzo di stimolatori a
forchetta o ad anello. I potenziali vengono registrati grazie ad elettrodi di superficie.
TAC: tomografia assiale computerizzata
TNFP: tecnico neuro-fisio-patologia
BED REST: riposo a letto terapeutico
META-ANALISI: prendere tutti gli studi di un argomento e faccio una sintesi elaborando una risposta
CODIFA: sito dove si trovano le RCP del farmaco (= riassunto delle caratteristiche del prodotto, il foglio
illustrativo (FI) e le etichette di un medicinale sono documenti approvati dall'AIFA o dalla Commissione Europea
e costituiscono parte integrante del provvedimento di AIC del medicinale.
Nell’assistenza alla p con malattia CRONICA (pz cronico= p anziana, problemi cerebro-vascolari, problemi
metabolici) è importante:
Lapproccio person and family centered
Promuovere l’autonomia e l’indipendenza dell’assistito e ridurre il rischio di disabilità: è il FOCUS
dell’assistenza
Ridurre il trauma dell’ospedalizzazione
Promuovere lautogestione della malattia
Garantire continuità delle cure Follow-up = controllo che viene attuato anche presso il domicilio per
garantire la continuità assistenziale
Sostenere il passaggio di transizione-trasferimento da un setting/team di cura ad un altro
Attraverso la compilazione della cartella clinica con lessico specifico
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infermieristica clinica applicata Infermieristica Università degli Studi dell'Insubria 33 pag.

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Pub Med e theBMJ

LANCET: rivista scientifica più autorevole al mondo SSN: sistema sanitario nazionale PNRR: Piano Nazionale Ripresa e Resilienza DAS: Direzione Professioni Sanitarie (Indirizzare e guidare Professioni Sanitari) SITRA: Servizio Infermieristico Tecnico e Riabilitativo Aziendale DIMISSIONI PROTETTE: la dimissione da un reparto ospedaliero di una persona non autosufficiente, prevalentemente anziano o disabile, che ha bisogno di una continuità di cura ed assistenza nel delicato passaggio dal ricovero ospedaliero al rientro al domicilio o in un altro contesto di cura EEG: esame strumentale che rileva l'attività elettrica cerebrale attraverso applicazione di elettrodi sul cuoio capelluto che analizza la differenza di potenziali. ELETTROMIOGRAFIA: lo studio dell'attività elettrica dei nervi periferici sia motori che sensitivi sotto stimolazione. Per realizzarla vengono erogati impulsi elettrici a bassa intensità per mezzo di stimolatori a forchetta o ad anello. I potenziali vengono registrati grazie ad elettrodi di superficie. TAC: tomografia assiale computerizzata TNFP: tecnico neuro-fisio-patologia BED REST: riposo a letto terapeutico META-ANALISI: prendere tutti gli studi di un argomento e faccio una sintesi elaborando una risposta CODIFA: sito dove si trovano le RCP del farmaco (= riassunto delle caratteristiche del prodotto, il foglio illustrativo (FI) e le etichette di un medicinale sono documenti approvati dall'AIFA o dalla Commissione Europea e costituiscono parte integrante del provvedimento di AIC del medicinale.

Assistenza alla persona con malattia CRONICA

Nell'assistenza alla p con malattia CRONICA (pz cronico= p anziana, problemi cerebro-vascolari, problemi metabolici) è importante:

  • L'approccio person and family centered
  • Promuovere l'autonomia e l'indipendenza dell'assistito e ridurre il rischio di disabilità: è il FOCUS dell'assistenza
  • Ridurre il trauma dell'ospedalizzazione
  • Promuovere l'autogestione della malattia
  • Garantire continuità delle cure - Follow-up = controllo che viene attuato anche presso il domicilio per garantire la continuità assistenziale
  • Sostenere il passaggio di transizione-trasferimento da un setting/team di cura ad un altro
  • Attraverso la compilazione della cartella clinica con lessico specifico

Approccio person and family centred

  • Pianificazione in funzione delle preferenze, delle credenze
  • Condivisione delle informazioni
  • Partecipazione dell'assistito
  • Collaborazione istituzionale dell'assistito

Promuovere l'autonomia e l'indipendenza dell'assistito e ridurre il rischio di disabilità

Fattori clinici, legati alle cure infermieristiche, all'ospedalizzazione (ambiente, riposo a letto, polifarmacoterapia)

Ridurre il trauma dell'ospedalizzazione

Cronicità

Promuovere l'autogestione della malattia

Sostenere il passaggio di transizione-trasferimento da un setting/team di cura all'altro

  • Pianificare la dimissione
  • Istruire l'assistito ed il caregiver

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Garantire continuità delle cure

  • Garantire cure palliative
  • Follow-up

Document shared on https://www.docsity.com/it/infermieristica-clinica-applicata/9838569/ Downloaded by: giovanna-causarano (giovanna.causarano2@hotmail.it)AI nella p affetta da PROBLEMI NEUROLOGICI

Accertamento della funzione cognitiva e neuromuscolare

Persona neurologica: complessa perché la problematica neurologica può avere un impatto sfumato nelle alterazioni che può causare.

Ictus ischemico o emorragico

O L'ICTUS può essere ISCHEMICO o EMORRAGICO:

  • Disturbo cognitivo
  • Disturbo motorio

Accertamento neurologico

1. ACCERTAMENTO: intervista e osservazione Un esame neurologico completo è lungo e dettagliato e spesso non effettuabile nella sua interezza. Nell'accertamento del SN si inizia dai livelli più alti della funzione neurologica, procedendo verso il basso. L'ACCERTAMENTO dello stato mentale inizia durante la raccolta dell'anamnesi. Le risposte della p alle domande forniscono spunti per la verifica dell'orientamento e della memoria.

  • Assicurarsi di fare domande che richiedono risposte più complete di un «si» o un «no».
  • In caso contrario, confusione, disorientamento potrebbero non apparire immediatamente evidenti.

La prima cosa da fare è valutare lo stato di:

  • COSCIENZA: funzione del SNC, consente di distinguere tra il sé e il non-sè = il pz è vigile e risponde agli stimoli, esegue i comandi.
  • COMA: disturbo della conoscenza con alterazioni del comportamento in veglia, non responsivo a stimoli esterni. Non reagisce adeguatamente agli stimoli verbali e dolorosi.

Stati di coma

Ci sono 3 stati di coma:

  1. Obnubilazione: in grado di dare risposte verbali
  2. Stupor: esegue ordini semplici
  3. Coma carus: nessuna attività eseguita

Esami per valutare lo stato di coma

Gli esami per valutare lo STATO DI COMA sono:

  • EEG = esame strumentale finalizzato a rilevare l'attività cerebrale (elettrica) attraverso l'applicazione di elettori sul cuoio capelluto che valutano la differenza di potenziale tra questi elettrodi. Utile per distinguere tra lesioni focali e diffuse.
  • TC e RM encefalo = tomografia assiale computerizzata e risonanza magnetica
  • Glasgow Coma Scale = scala internazionale utilizzata per quantificare la gravità del coma. I parametri esaminati sono: a. Apertura degli occhi b. Risposta verbale c. Risposta motoria (siti per la stimolazione fisica: compressione del polpastrello, stretta del trapezio, fora e sovraorbitario) caratteristiche della risposta alla flessione (flessione anormale: risposta lenta, avambraccio verso il torace, pollice serrato, gambe estense) (flessione normale: rapida, variabile, in allontanamento dal corpo)

Indice di Glasgow

Indice di Glasgow:

  • Punteggio Superiore o uguale a 13: lesione cerebrale di lieve entità
  • Punteggio tra 9 e 12: media gravità
  • Punteggio < 8: gravità severa

Lez. 1 2 di 9 Document shared on https://www.docsity.com/it/infermieristica-clinica-applicata/9838569/ Downloaded by: giovanna-causarano (giovanna.causarano2@hotmail.it)MORTE ENCEFALICA

Morte encefalica

È una condizione regolamentata dalla legge 578/92 e dal Decreto del Ministero della Sanità 582/94. Si configura quando sono presenti, in soggetti con gravi lesioni cerebrali e sottoposti a misure rianimatorie:

  • Stato di incoscienza
  • Assenza di riflessi del tronco (corneale, fotomotore, oculocefalico, oculovestibolare) ma non di quelli spinali
  • Assenza di respirazione spontanea
  • Silenzio elettrico cerebrale all'EEG (assenza di attività elettrica cerebrale per 30 minuti) Tali condizioni devono persistere per almeno 6h e la valutazione deve essere fatta per almeno 3 volte da un collegio di medici (medico legale, neurologo o neurofisiopatologo esperto, anestesista).

Stato mentale e funzioni cognitive

> Per determinare STATO MENTALE si utilizzano una serie di domande finalizzate a capire determinati punti: funzioni cognitive (linguaggio, ragionamento, memoria, prassia, risoluzione problema) se sono presenti o alterate.

Funzioni cognitive

(Memoria, Percezione, capacità di Ragionamento, Prassia, Linguaggio, risoluzione di un Problema)

DomandaFunzione esaminata
Come si chiama?Orientamento rispetto alla propria persona
Qual è il nome di sua madre?Orientamento rispetto ad altre persone
In che anno siamo?Orientamento nel tempo
Dove si trova ora?Orientamento nello spazio
Quanti anni ha?Memoria
Dov'è nato?Memoria remota
Cosa ha mangiato a colazione?Memoria recente
Riesce a contare a rovescio da 20 a 1?Attenzione e capacità di calcolo

Sono funzioni complesse che rendono l'uomo capace di percepire, interpretare e gestire le informazioni provenienti dall'esterno, formulare pensieri e idee e tradurli in parole. È grazie ai processi cognitivi che un soggetto è in grado di conoscere, apprendere e ricordare quanto appreso, di vivere esperienze e di richiamarle alla memoria. Tali funzioni hanno uno specifico substrato anatomo-funzionale, essendo il loro completo espletamento dipendente dall'integrità di determinate aree corticali. Numerosi studiosi hanno contribuito ad individuare queste correlazioni anatomo-funzionali. La prima funzione cognitiva di cui vennero ricercate le basi neurali fu il linguaggio. Nel 1861 Paul Broca dimostrava che la capacità di produrre linguaggio articolato risiedeva nel giro frontale inferiore dell'emisfero sinistro. Qualche anno dopo Carl Wernicke individuava nel giro temporale superiore la sede della comprensione del linguaggio. Questo modello secondo il quale ad una specifica area corticale corrisponda un deficit cognitivo non spiega come alcuni pazienti con lesioni cerebrali simili possano manifestare deficit cognitivi diversi. Si diffondeva, infatti, tra gli autori l'idea che all'espletamento di ogni processo cognitivo non contribuisce un'unica regione corticale, ma più aree funzionalmente connesse.

Lez. 1 3 di 9 Document shared on https://www.docsity.com/it/infermieristica-clinica-applicata/9838569/ Downloaded by: giovanna-causarano (giovanna.causarano2@hotmail.it)AFASIA

Afasia

Disturbo di linguaggio dovuto alla lesione delle aree del linguaggio generalmente localizzate nella metà sx del cervello. Solo raramente una lesione nella parte dx del cervello produce afasia, produce disturbi più o meno gravi a seconda della grandezza della lesione nel parlare, nel capire, nel leggere e nello scrivere.

  • Incapacità di comprendere, elaborare e produrre messaggi verbali. Per orientarsi in merito, pur in maniera grossolana, basterà chiedere al paziente di eseguire ordini a complessità crescente, come «stringere le mani», «denominare oggetti», «chiudere gli occhi».

Categorie di afasici

In base alle caratteristiche dell'eloquio spontaneo si distinguono 2 categorie:

  • Afasici fluenti = Hanno un eloquio relativamente fluente e scorrevole: riescono a generare una ventina di parole al minuto, ma spesso queste non sono messe in relazione tra di loro e talvolta si tratta di frammenti sillabici o parole senza senso. Frasi lunghe, irrispettose della sintassi. Hanno pause e variazioni tipiche delle frasi normali.
  • Afasici non fluenti = presentano uno scarso eloquio spontaneo. Producono soltanto parole isolate o frasi molto brevi, sintatticamente molto semplici e formate pressoché unicamente da sostantivi, in assenza di congiunzioni pronomi e articoli. Sono presenti incertezze ed errori nell'articolazione dei suoni che alterano l'intonazione delle frasi, monotone e telegrafiche. Gli afasici non fluenti, differentemente dagli afasici fluenti si accorgono delle difficoltà nella comunicazione e talvolta reagiscono con reazioni di sconforto e rabbia o rinunciando all'eloquio.

MINSUBA

Afasia Globale
SedeLesioni che coinvolgono le regioni anteriori e posteriori dell'emisfero sinistro
LinguaggioEloquio non fluente e ridotto a poche sillabe
Comprensione e ripetizioneDeficitarie
Comprensione della gestualitàDeficitaria
Coscienza del problemaSI
AFASIA DI BROCAAFASIA DI WERNICKEAFASIA DI CONDUZIONE
Zona colpitaArea di BrocaArea di WernickeFascicolo arcuato
FunzioneDire ciò che si capisceCapire ciò che si diceCollegamento tra area Broca e Wernicke
LinguaggioTelegrafico (difficoltà)Eloquio fluente e incontrollatoMeno fluente rispetto a Wernicke ma con errori di pronuncia, denominazione oggetti
Comprensione del linguaggioNessuna difficoltàDifficoltàBuona
Cosciente del problemaSINO

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