Slide sulla Destra e Sinistra Storica in Italia. Il Pdf è una presentazione schematica per la scuola superiore, che ripercorre il periodo dal 1861 al 1876, analizzando i principali partiti di massa come socialisti e nazionalisti, e l'influenza del pensiero di Karl Marx sulle organizzazioni operaie.
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(RIPRESA DEL IV ANNO)
Dopo l'unità d'Italia la prima a governare il paese, dal 1861 al 1876, fu la DESTRA storica. Formata da moderato-conservatori (in particolare la borghesia del Nord) era favorevole al libero scambio e alla modernizzazione economica del paese.
Questo in sintesi il programma che tentò di attuare:
La Destra, però, apparve incapace di modernizzare il paese, di eliminare o attenuare quella povertà, arretratezza (soprattutto al Sud) e analfabetismo che caratterizzavano l'Italia, perciò ...
1876: dopo 15 anni al Governo, la Destra storica sempre più divisa al suo interno viene messa in minoranza in Parlamento Al Governo sale la SINISTRA STORICA, guidata da Agostino DEPRETIS.La Sinistra storica era formata da democratico- repubblicani (professionisti, medi-piccoli proprietari terrieri ... ), aveva un'impronta anticlericale ed era più orientata a tutelare i ceti inferiori.
Vari i provvedimenti da essa assunti tra cui:
Va tuttavia sottolineato che anche la Sinistra non era unita, tanto è vero che l'estrema Sinistra aveva rifiutato di entrare al Governo.Perciò il controllo di quest'ultimo era stato assunto dalla Sinistra più moderata, che con il tempo aveva attenuato le sue originarie idee democratico- riformiste.
Non solo: sempre più deputati della Destra storica accettarono di appoggiare il governo di Sinistra purché questo venisse incontro ai loro interessi (ciò avveniva a prezzo di una vera e propria corruzione)E' il fenomeno meglio noto come TRASFORMISMO (poi portato al massimo grado, come vedremo, da Giovanni Giolitti) e che aumenterà dopo il 1882: dopo questa data Destra e Sinistra faranno sempre più BLOCCO AL CENTRO temendo l'avanzata dell'estrema Sinistra (possibile dopo l'ampliamento del suffragio avvenuto in quello stesso anno).
Schema riassuntivo AVANZATA ESTREMA SINISTRA e MOVIMENTO OPERAIO Q. COMME FRANCESCO CRISPI: violenta repressione BLOCCO AL CENTRO DESTRA STORICA (moderato- conservatori) 1861- 1876 SINISTRA STORICA (democratico- repubblicani) Dal 1876 al Governo (ma Sinistra moderata, fuori estrema sinistra)
Tale paura crebbe ulteriormente nel 1892, quando fu fondato il PARTITO SOCIALISTA ITALIANO: contro quest'ultimo e contro il movimento operaio il governo agì con durezza, soprattutto sotto il Presidente del Consiglio Francesco Crispi (eletto qualche anno prima, nel 1887, dopo la morte di Depretis). SOCIALISTA PARTITO ITAL ANO PSI
Come agì? Egli si rifece a Otto von Bismarck, quindi portò avanti una politica autoritaria che previde in particolare una dura repressione delle opposizioni (assegnando ampi poteri alle forze dell'ordine)
Tuttavia Crispi, in questo modo, finì per ottenere l'effetto contrario: la persecuzione, infatti, aumentò la forza del Partito Socialista e del movimento operaio. Queste e altre scelte condurranno alla caduta del governo Crispi nel 1896. TORNEREMO IN SEGUITO A PARLARE DELLA SITUAZIONE POLITICA ITALIANA, PRIMA PERO' GETTIAMO UNO SGUARDO SULLA SOCIETA' E SULLE IDEOLOGIE POLITICHE DI FINE '800- PRIMI '900
https://www.youtube.com/watch?v=7DJrMSUf yMA&t=466s
1. La società di massa e i partiti di massa Tra fine '800 e inizi del '900 si può cominciare a parlare di società di massa, cioè una società in cui i processi economici, politici e culturali coinvolgono strati sempre più ampi della popolazione. Generalmente il cammino verso la società di massa fu accompagnato dalla tendenza verso una partecipazione più estesa alla vita politica, come dimostrato dall'estensione del diritto di voto: nel 1890 il suffragio universale maschile era praticato solo in Francia, Germania e Svizzera; nei 25 anni successivi in quasi tutta l'Europa occidentale il diritto di voto fu ampliato fino a comprendere tutti, o quasi, i cittadini maschi maggiorenni, indipendentemente dalla classe sociale (per l'Italia si dovrà attendere il 1912).L'ampliamento del diritto di voto comportò CAMBIAMENTI RILEVANTI in POLITICA: tutti i gruppi politici sperimentarono nuove tecniche per MANTENERE e CONQUISTARE il CONSENSO popolare. Si affermò, così, il nuovo modello del PARTITO DI MASSA (cioè con numerosi aderenti)
Quali sono le caratteristiche di un «partito di massa»
Tre furono i partiti di massa principali in questi anni
Consensi Tra gli operai Consenso tra contadini e borghesia
Partiti socialisti I Socialisti furono i primi a creare partiti di massa e non è un caso, visto che con l'industrializzazione il numero degli operai era aumentato, e questo favorì la nascita di ORGANIZZAZIONI OPERAIE, sia in campo lavorativo (sindacati), sia in campo politico, per permettere anche a loro di incidere sulla politica nazionale. Essi, infatti, si vedevano come una forza in grado di difendere
Questa convinzione aveva le sue basi nel pensiero di KARL MARX: Il proletariato era una forza che avrebbe abbattuto la società borghese, instaurando una società nuova, basata sulla PROPRIETA' COMUNE dei mezzi di produzione (terre, fabbriche, capitale). Ma proprio su questo il movimento operaio e socialista era DIVISO
Riformisti Abbattere il capitalismo e la borghesia con delle riforme sociali e politiche (es. diritto di voto, libertà di stampa e associazione ) Rivoluzionari Abbattere il capitalismo e la borghesia con una rivoluzione socialista, con la violenza.
Partiti cattolici Anche i cattolici si mossero nel senso di un'organizzazione più ampia, di massa. Fu LEONE XIII (papa dal 1878 al 1903) a indicare questa direzione con una ENCICLICA, la «RERUM NOVARUM (1891), in cui esponeva i fondamenti della dottrina sociale della Chiesa. Egli capì che la Chiesa non poteva restare estranea ai problemi sociali sorti con l'industrializzazione, quindi - pur condannando sempre il socialismo - criticava
Inoltre invitata i cattolici a far sentire la loro presenza nella società, a organizzarsi in forme sindacali e politiche. Alcuni obiettivi, dunque, come i diritti dei lavoratori e le riforme sociali, erano comuni a cattolici e socialisti, ma come detto diversa era la base di consenso, inoltre i cattolici avevano una visione interclassista (cioè credevano che tali obiettivi andassero raggiunti attraverso la collaborazione tra le classi sociali, non tramite lo scontro).Un passo indietro sembrò avvenire con Pio X (1903- 1914), legato a una visione più tradizionale della Chiesa, che cercò di impedire al nascente movimento democratico-cristiano (democristiano) ogni azione indipendente dalla gerarchia ecclesiastica. Tuttavia gli sviluppi del movimento sarebbero, in seguito, stati inarrestabili.
Partiti nazionalisti Sempre tra fine '800 e primi '900 si comincia a sviluppare il cosiddetto NAZIONALISMO, un movimento e un'ideologia basati sull'ESALTAZIONE DELLA NAZIONE. Potremmo riassumerne così i caratteri:
Il nazionalismo assunse caratteri diversi nei vari paesi: