Positivismo, Antipositivismo, Scapigliatura e Simbolismo in Letteratura

Documento su Positivismo, Antipositivismo, Scapigliatura e Simbolismo, con focus su autori come Flaubert, Zola, Verlaine e Rimbaud. Il Pdf è una raccolta di appunti schematici di Letteratura per la Scuola superiore, che copre i movimenti culturali e filosofici del Positivismo e dell'Antipositivismo, la Scapigliatura e il Simbolismo.

Mostra di più

44 pagine

positivismo
positivismo
La crescita industriale di fine Ottocento è determinata soprattutto da un significativo incremento delle
innovazioni tecnologiche che coinvolgono in particolare gli ambiti della comunicazione e dei trasporti: Telefono
(1871), telegrafo senza fili (1896), cinematografo (1895), automobile (1886), solo per citarne
alcune.
I nuovi strumenti trasformano gli stili di vita, cambiano radicalmente il modo di percepire il tempo e lo spazio. Le
città si trasformano progressivamente, diventando sempre più industrializzate, caotiche e affollate; l’uomo è
sempre più lontano dalla natura. Le città affollate e industrializzate diventano protagoniste delle opere
letterarie, croce e delizia degli scrittori.
Le citate innovazioni tecniche e le nuove consapevolezze scientifiche portano all’esaltazione dell’idea di
progresso, a un nuovo modo di concepire la storia, come una evoluzione continua, a un ottimismo e a una fiducia
incrollabili nelle potenzialità tecnico scientifiche: sono le idee del POSITIVISMO, movimento filosofico fondato da
Comte.
L’esaltazione positivistica della scienza posa su alcune convinzioni di base:
Quella scientifica è l’unica conoscenza possibile e il metodo scientifico è l’unico valido, viene rifiutata qualsiasi
visione di tipo religioso e metafisico, si diffonde la convinzione che la realtà sia costituita solo dalla materia e
sia dominata esclusivamente da leggi meccaniche e deterministiche;
La conoscenza si basa sui fatti "positivi" ovvero osservabili e dimostrabili sperimentalmente, da qui il termine
"Positivismo";
Il metodo scientifico è l’unico strumento di indagine valido e deve essere esteso a tutti gli ambiti del sapere,
non solo ai fenomeni fisici, ma anche a quelli umani e sociali; Zola proverà ad applicarlo alla letteratura
(Naturalismo);
La scienza fornisce dunque tutti gli strumenti per conoscere la realtà che, una volta conosciuta, può essere
dominata e asservita ai bisogni dell’uomo.
Nel 1859 esce l’opera di Darwin "L’origine della specie", nella quale Darwin esprime i seguenti principi:
1) L’EVOLUZIONISMO: Le specie di evolvono in continuazione grazie alla selezione naturale e alla lotta per la vita. Le
specie più deboli o meno adatte scompaiono, sopravvivono le specie più resistenti. Pertanto questa teoria
comporta l’idea di una evoluzione costante;
2) L’EREDITARIETÀ: All’interno delle specie si realizzano variazioni legate al rapporto con l’ambiente. Tali variazioni
tendono a consolidarsi per via ereditaria.
Le idee di Darwin furono riprese dal filosofo Spencer che diede all’idea dell’evoluzionismo un’interpretazione
sociale, che sfociò appunto nel DARWINISMO SOCIALE
antipositivismo
Il culto della tecnica e del progresso provoca però anche
scontentezze e disagi: non mancano infatti intellettuali che
rifletteranno soprattutto sulle contraddizioni e gli aspetti negativi del progresso;
In particolare la riflessione di questi intellettuali verte sulla marginalità attribuita in questo periodo alla
parte spirituale dell’uomo, alla sua interiorità, alla sua tensione alla felicità che non può essere raggiunta solo
mediante la materialità;
C’è inoltre, soprattutto a partire dagli anni Novanta dell’Ottocento, chi rifiuta totalmente sia i metodi sia i
presupposti del Positivismo, contrapponendo approcci mistici e spiritualistici alla conoscenza (queste idee sono
alla base del Simbolismo e del Decadentismo);
Filosofo antipositivista per eccellenza è Nietzche, che rifiuta la concezione positivistica della storia,
proponendo nuovamente un’idea ciclica della vita;
Nietzche nega inoltre l’esistenza dei "fatti", su cui poggia la filosofia positivistica che ritiene certi i
presupposti su cui si basano le scienze, sostenendo che ne esistano esclusivamente le interpretazioni.
Nelle società capitalistiche più avanzate anche gli intellettuali sentono di subire un processo di massificazione:
cioè avvertono di essere diventati parte della massa e di aver perso la propria funzione di guida dell’opinione
pubblica.
L’arte ha effettivamente perso la sua centralità in una società dominata dalla rincorsa all’utile, fagocitata
dalle banche e dalle imprese industriali.
L’artista stesso diventa parte di questi meccanismi, poiché spesso si trova costretto a vendere le sue opere e
a entrare nelle dinamiche del mercato, aprendo la strada alla mercificazione dell’arte.
Baudelaire è tra i primi a esprimere il disagio degli intellettuali, parlando di "perdita dell’aureola" e paragonando
l’artista a una prostituta che vende ciò che non dovrebbe. E’ inoltre il primo a identificarsi con la figura
dell’emarginato e costruirsi il personaggio del "poeta maledetto": sceglie di vivere deliberatamente ai margini
della società nella quale non si riconosce, assumendo atteggiamenti estremi, anche al fine di creare scandalo.
La tendenza è ad accusare soprattutto la borghesia, classe sociale alla quale generalmente questi intellettuali
appartengono e che costituisce il pubblico delle loro opere: si instaura un rapporto polemico e provocatorio
con i lettori.
Il conflitto tra intellettuali e società porta molti di essi a rinunciare all’impegno politico e a dedicarsi alla
letteratura con finalità esclusivamente artistica.
Flaubert
Flaubert
Con l’esaurirsi del movimento romantico, prosegue l’adesione al realismo: tra il 1848 e il 1849 nasce un vero e
proprio movimento, il Realismo, che ha come interprete principale Gustav Flaubert, autore del celebre romanzo
"Madame Bovary" e che presenta caratteristiche diverse rispetto alla narrativa romantica.
La protagonista è Emma Bovary, una giovane donna di campagna che, dopo aver ricevuto un’educazione in
convento, sogna una vita romantica e lussuosa ispirata ai romanzi sentimentali che legge.
Sposa Charles Bovary, un medico di provincia buono ma noioso, sperando che il matrimonio le porti la felicità e
l’evasione dalla monotonia. Tuttavia, la sua vita con Charles si rivela deludente: è grigia, piatta e priva di passione.
In cerca di emozioni e realizzazione personale, Emma inizia a cercare l’amore altrove, intrattenendo due relazioni
adulterine: prima con Rodolphe Boulanger, un dongiovanni locale, poi con Léon Dupuis, un giovane impiegato.
Entrambi, però, la deludono o la abbandonano.
Nel frattempo, Emma accumula debiti enormi a causa delle sue spese folli per abiti, mobili e regali, cercando di
mantenere lo stile di vita che sogna.
Quando la realtà diventa insostenibile e i creditori iniziano a perseguitarla, Emma si avvelena con l’arsenico e
muore in una lunga e dolorosa agonia. Charles, distrutto dal dolore, scopre i suoi tradimenti ma continua ad
amarla fino alla fine. Morirà poco dopo, lasciando la loro figlia Berthe orfana e in povertà.
Zola
Zola
Il Naturalismo è la prosecuzione del Realismo e nasce in Francia tra il 1865 e il 1870. Si caratterizza per il ricorso
all’impersonalità, per l’applicazione del metodo scientifico in letteratura e per l’interesse verso le classi sociali
inferiori.
Il massimo rappresentate del Naturalismo francese è senza dubbio Emile Zolà, ma la prima opera considerata
naturalista è "Germinie Lacertaux", scritta dai fratelli Goncourt (1865). I fratelli Goncourt erano storici
rigorosi e portano nei loro romanzi il rigore della ricerca storica e del metodo scientifico.
Il retroterra culturale del Naturalismo è il Positivismo. Tainé, teorico del naturalismo, ispirandosi al
determinismo meccanicistico, sostiene che i fenomeni spirituali (vizi e virtù) sono sempre determinati da tre
fattori: I caratteri della razza e dell’ereditarietà;
L’ambiente sociale;
Il contesto storico.

Visualizza gratis il Pdf completo

Registrati per accedere all’intero documento e trasformarlo con l’AI.

Anteprima

Positivismo e Crescita Industriale

La crescita industriale di fine Ottocento è determinata soprattutto da un significativo incremento delle innovazioni tecnologiche che coinvolgono in particolare gli ambiti della comunicazione e dei trasporti: Telefono (1871), telegrafo senza fili (1896), cinematografo (1895), automobile (1886), solo per citarne alcune.

I nuovi strumenti trasformano gli Stili di Vita, cambiano radicalmente il modo di percepire il tempo e lo spazio. Le Città Si trasformano progressivamente, diventando sempre più industrializzate, caotiche e affollate; l'uomo è sempre più lontano dalla natura. Le Città affollate e industrializzate diventano protagoniste delle opere letterarie, croce e delizia degli scrittori.

Le Citate innovazioni tecniche e le nuove consapevolezze scientifiche portano all'esaltazione dell'idea di progresso, a un nuovo modo di concepire la storia, come una evoluzione continua, a un ottimismo e a una fiducia incrollabili nelle potenzialità tecnico scientifiche: sono le idee del POSITIVISMO, movimento filosofico fondato da comte.

Convinzioni del Positivismo

L'esaltazione positiviStica della scienza posa su alcune convinzioni di base:

  • Quella scientifica è l'unica conoscenza possibile e il metodo scientifico è l'unico valido, viene rifiutata qualsiasi visione di tipo religioso e metafisico, Si diffonde la convinzione che la realtà sia costituita solo dalla materia e sia dominata esclusivamente da leggi meccaniche e deterministiche;
  • La conoscenza si basa sui fatti "positivi" ovvero osservabili e dimostrabili sperimentalmente, da qui il termine "POSitivismo";
  • Il metodo scientifico è l'unico Strumento di indagine valido e deve essere esteso a tutti gli ambiti del sapere, non solo di fenomeni fisici, ma anche a quelli umani e sociali; zola proverà ad applicarlo alla letteratura (Naturalismo);
  • La scienza fornisce dunque tutti gli Strumenti per conoscere la realtà che, una volta conosciuta, può essere dominata e asservita ai bisogni dell'uomo.

L'Origine della Specie di Darwin

Nel 1859 esce l'opera di Darwin "L'origine della specie", nella quale Darwin esprime i seguenti principi:

  1. L'EVOLUZIONISMO: Le specie di evolvono in continuazione grazie alla selezione naturale e alla lotta per la Vita. Le specie più deboli o meno adatte scompaiono, sopravvivono le specie più resistenti. pertanto questa teoria comporta l'idea di una evoluzione costante;
  2. L'EREDITARIETÀ: All'interno delle specie si realizzano variazioni legate al rapporto con l'ambiente. Tali variazioni tendono a consolidarsi per via ereditaria.

Le idee di Darwin furono riprese dal filosofo spencer che diede all'idea dell'evoluzionismo un'interpretazione sociale, che spociò appunto nel DARWINISMO SOCIALE

Antipositivismo e Disagio Intellettuale

  • Il culto della tecnica e del progresso provoca però anche scontentezze e disagi: non mancano infatti intellettuali che rifletteranno soprattutto sulle contraddizioni e gli aspetti negativi del progresso;
  • In particolare la riflessione di questi intellettuali verte sulla marginalità attribuita in questo periodo alla parte spirituale dell'uomo, alla sua interiorità, alla sua tensione alla felicità che non può essere raggiunta solo mediante la materialità;
  • C'è inoltre, soprattutto a partire dagli anni NOVanta dell'ottocento, chi rifiuta totalmente sid i metodi Sid i presupposti del Positivismo, contrapponendo approcci mistici e spiritualistici alla conoscenza (queste idee sono alla base del simbolismo e del Decadentismo);
  • Filosofo antipositivista per eccellenza è Nietzche, che rifiuta la concezione positivistica della storia, proponendo nuovamente un'idea ciclica della vita;
  • Nietzche nega inoltre l'esistenza dei "fatti", su cui poggia la filosofia positiviStica che ritiene certi i presupposti su cui Si basano le scienze, sostenendo che ne esistano esclusivamente le interpretazioni.

Intellettuali e Società Capitalistica

Nelle società capitalistiche più avanzate anche gli intellettuali sentono di subire un processo di massificazione: cioè avvertono di essere diventati parte della massa e di aver perso la propria funzione di guida dell'opinione pubblica.

L'arte ha effettivamente perso la sua centralità in una società dominata dalla rincorsa all'utile, fagocitata dalle banche e dalle imprese industriali.

L'artista stesso diventa parte di questi meccanismi, poiché spesso si trova costretto a vendere le sue opere e a entrare nelle dinamiche del mercato, aprendo la strada alla mercificazione dell'arte.

Baudelaire è tra i primi a esprimere il disagio degli intellettuali, parlando di "perdita dell'aureola" e paragonando l'artista a una prostituta che vende ciò che non dovrebbe. E' inoltre il primo a identificarsi con la figura dell'emarginato e costruirsi il personaggio del "poeta maledetto": sceglie di Vivere deliberatamente ai margini della società nella quale non si riconosce, assumendo atteggiamenti estremi, anche al fine di creare scandalo.

La tendenza è ad accusare soprattutto la borghesia, classe sociale alla quale generalmente questi intellettuali appartengono e che costituisce il pubblico delle loro opere: Si instaura un rapporto polemico e provocatorio con i lettori.

Il Conflitto tra intellettuali e società porta molti di essi a rinunciare all'impegno politico e a dedicarsi alla letteratura con finalità esclusivamente artistica.

Flaubert e il Realismo

con l'esaurirsi del movimento romantico, prosegue l'adesione al realismo: tra il 1848 e il 1849 nasce un vero e proprio movimento, il Realismo, che ha come interprete principale Gustav Flaubert, autore del celebre romanzo "Madame Bovary" e che presenta caratteristiche diverse rispetto alla narrativa romantica.

Trama di Madame Bovary

La protagonista è Emma Bovary, una giovane donna di campagna che, dopo aver ricevuto un'educazione in convento, sogna una vita romantica e lussuosa ispirata ai romanzi sentimentali che legge.

sposa charles Bovary, un medico di provincia buono ma noioso, sperando che il matrimonio le porti la felicità e l'evasione dalla monotonia. Tuttavia, la sua vita con charles si rivela deludente: è grigia, piatta e priva di passione.

In cerca di emozioni e realizzazione personale, Emma inizia a cercare l'amore altrove, intrattenendo due relazioni adulterine: prima con Rodolphe Boulanger, un dongiovanni locale, poi con Léon Dupuis, un giovane impiegato. Entrambi, però, la deludono o la abbandonano.

Nel Frattempo, Emma accumula debiti enormi a causa delle sue spese folli per abiti, mobili e regali, cercando di mantenere lo Stile di Vita che sogna.

Quando la realtà diventa insostenibile e i creditori iniziano a perseguitaria, Emma si avvelena con l'arsenico e muore in una lunga e dolorosa agonia. charles, distrutto dal dolore, scopre i suoi tradimenti ma continua ad amaria fino alla fine. Morirà poco dopo, lasciando la loro figlia Ber the oreana e in povertà.

Zola e il Naturalismo

Il Naturalismo è la prosecuzione del Realismo e nasce in Francia tra il 1865 e il 1870. Si caratterizza per il ricorso all'impersonalità, per l'applicazione del metodo scientifico in letteratura e per l'interesse verso le classi sociali inferiori.

Il massimo rappresentate del Naturalismo francese e senza dubbio Emile zola, ma la prima opera considerata naturalista e "Germinie Lacertaux", scritta dai fratelli Goncourt (1865). I fratelli Goncourt erano storici rigorosi e portano nei loro romanzi il rigore della ricerca storica e del metodo scientifico.

Ilretroterra culturale del Naturalismo è il POSitivismo. Tainé, teorico del naturalismo, ispirandosi al determinismo meccanicistico, sostiene che i fenomeni spirituali (ViZi e virtù) sono sempre determinati da tre fattori:

  • I caratteri della razza e dell'ereditarietà;
  • L'ambiente sociale;
  • Il contesto storico.

Analisi Scientifica della Realtà nella Letteratura

La letteratura, secondo Taine, deve condurre un'analisi scientifica della realtà, analizzando le cause dei comportamenti umani. Il romanzo pertanto deve essere una GRANDE INCHIESTA Sull'uomo, su tutte le sue varietà e le sue degenerazioni.

per quanto riguarda i contenuti i Naturalisti Si impegnano a rappresentare tutti i gradini della scala sociale, muovendo dal basso per poi risalire i gradini della scala sociale (come la scienza che procede dal semplice al complesso).

per quanto riguarda il linguaggio è corretto parlare di realismo linguistico, per la volontà di inserire nei romanzi il gergo delle classi sociali. Bisogna però sottolineare la coesistenza di diversi registri: uno più elevato, quello del narratore, e altri che derivano dai linguaggi popolari.

L'Idea di Letteratura di Zola

Nella sua raccolta di saggi intitolata Romanzo sperimentale, emerge l'idea che l'autore ha della letteratura e in particolare:

  1. Rifiuto della letteratura romantica in quanto basata sulla fantasia e sui sentimento anziché sull'analisi scientifica della realtà;
  2. Affermazione dell'impersonalità: l'autore non interviene nella narrazione;
  3. Rifiuto dei canoni tradizionali del bello: è bello ciò che vero, anche se volgare e ributtante;
  4. L'autore deve assumere un metodo scientifico: l'osservazione della realtà è alla base della sua opera e deve sperimentare;
  5. Primato del romanzo sugli altri generi letterari, in quanto è l'unico che può assumere il metodo scientifico.

pertanto l'autore, secondo zola, deve diventare uno scienziato sociale.

I Rougon Macquart: Storia Naturale e Sociale

"I Rougon Macquart, Storia naturale e sociale di una famiglia sotto il secondo impero" (quello di Napoleone III, dal 1851 al 1870) è un ciclo di venti romanzi che illustra le caratteristiche della società francese nel corso del secondo Impero, attraverso la storia di una famiglia.

zola vuole applicare il metodo scientifico e deterministico (ispirato al positivismo e al naturalismo) alla letteratura, raccontando come l'ereditarietà e l'ambiente influenzino il comportamento umano.

Tutto ruota attorno a una famiglia divisa in due rami principali:

  • I Rougon: ramo legittimo, ambizioso, borghese, dedito al potere e all'ascesa sociale;
  • I Macquart: ramo illegittimo, povero, segnato da problemi mentali, dipendenze, criminalità e disadattamento.

Questa divisione serve a zola per Studiare gli effetti della genetica e del contesto sociale sui vari personaggi.

Contesto Storico dei Romanzi

  • Ambientati nella Francia del secondo Impero (1852-1870), durante il regno di Napoleone III;
  • I romanzi raccontano la vita pubblica e privata dei personaggi in ogni ceto sociale: borghesia, proletariato, ciero, mondo politico, militare, industriale.

Romanzi Famosi della Saga

Alcuni romanzi più famosi della saga:

  1. "La fortuna dei Rougon" - apre la serie, presenta la genealogia della famiglia.
  2. "Germinal" - uno dei più celebri, racconta le condizioni disumane dei minatori e le prime lotte operaie.
  3. "Nana" - Storia di una cortigiana che rovina gli uomini e simboleggia la decadenza morale del secondo Impero.
  4. "L'ammazzatoio" (L'ASsommoir) - miseria e alcolismo tra i proletari parigini.
  5. "Il ventre di parigi» ambientato nei mercati generali, descrive in modo sensoriale la vita quotidiana.

L'Assommoir di Zola

L'ASSOmoir:

  • Forse il romanzo capolavoro di zola, racconta la storia di Gervaise, una lavandaia abbandonata dal compagno con due figli piccoli.
  • come emerge dal titolo, nella vicenda gioca un ruolo fondamentale "l'ammazzatoio", così veniva chiamata la taverna dove gli operai Si trovavano a bere dopo il lavoro.
  • Bisogna sottolineare che "ammazzatoio" è il nomignolo dato in gergo dai proletari alla bettola: questo dà un'indicazione importante: la volontà di zola di aderire in modo realistico alla lingua del popolo.
  • I temi sono la piaga dell'alcolismo, l'ambiente degradato di Parigi, le condizioni di miseria umana in cui versa il proletariato, l'ereditarietà (anche la madre di Gervaise era stata vittima dell'alcolismo).

Non hai trovato quello che cercavi?

Esplora altri argomenti nella Algor library o crea direttamente i tuoi materiali con l’AI.