Dante Alighieri: biografia, volgare illustre e il De Monarchia

Slide su Dante Alighieri che esplora la sua biografia, il volgare illustre e il De Monarchia. Il Pdf, adatto per la scuola superiore, tratta di Letteratura e offre un'analisi dettagliata dei presupposti storici e sociali delle opere dantesche.

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47 pagine

Dante Alighieri
Biografia
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Anteprima

Dante Alighieri Biografia

Il periodo della giovinezza

LE ORIGINI E LA FORMAZIONE Nasce a Firenze nel 1265 da una famiglia guelfa della piccola nobiltà fiorentina. Studia a Firenze, città ricca di stimoli, crogiolo di tradizione, ma anche sede di rinnovamento. Siamo agli albori dello Stilnovo.

LE PRIME INFLUENZE Stringe amicizia con Guido Cavalcanti, una figura da emulare. Subisce inoltre l'influenza di Brunetto Latini, suo maestro. Grazie a Brunetto, inizia a interessarsi di filosofia.

LA VITA NUOVA E BEATRICE Scrive la Vita Nuova, l'opera in cui seleziona, raccoglie e organizza i componimenti dei primi anni. Sconvolto dalla morte di Beatrice, nel 1290, cerca conforto nella filosofia. Nella Vita Nuova compare per la prima volta la figura di Beatrice, che incontra quando è ancora un fanciullo. I biografi identificano Beatrice in una certa donna Bice, figlia del banchiere Folco Portinari.

LO SPERIMENTALISMO Superata l'esperienza dello Stilnovo, si sente pronto per sperimentare nuovi orizzonti letterari.

La vita politica

LE CARICHE PUBBLICHE Nel 1300 siede al Collegio dei Priori quando deve prendere una decisione grave: mandare in esilio i principali esponenti dei guelfi neri e dei guelfi bianchi, protagonisti di violenti scontri. A seguito della decisione, vede andare in esilio alcuni dei suoi più cari amici: Forese Donati e Guido Cavalcanti, che morirà di lì a poco conseguentemente alla condanna.

L'ADDIO A FIRENZE Nel 1301, a seguito del rovesciamento del governo da parte dei guelfi neri, è condannato:

  1. dapprima all'esilio per due anni e all'interdizione perpetua dalla vita politica
  2. successivamente a morte in contumacia e confisca dei beni.
Non torna mai più nella sua città.

L'esilio e la morte

IL LUNGO GIROVAGARE A seguito della condizione di esiliato, va alla ricerca di potenti mecenati in grado di offrirgli sostegno economico e protezione. Sente l'esigenza di consolidare la propria fama di studioso eccellente. Tra il 1304 e il 1308 compone il Convivio e il De vulgari eloquentia. Inizia a impostare la Commedia.

LA SPERANZA IN ARRIGO VII Peregrinando per l'Italia, ne tocca con mano la frammentata situazione politica, che sfocia in conflitti e lotte fratricide. Nel 1308 ripone grandi speranze nella discesa in Italia di Arrigo VII di Lussemburgo, che vede come possibile risolutore della drammatica situazione italiana. Scrive le Epistole e il De monarchia.

IL PERIODO VERONESE A seguito della morte di Arrigo VII, nel 1313, raggiunge Verona, ospite di Cangrande della Scala. Diventa precursore del legame che si verrà sempre di più a creare tra potere e letterati, obbligati a ricercare favore e protezione da influenti signori.

LA MORTE Nel 1321, mentre si trova a Venezia per conto di Guido Novello, contrae la febbre malarica: rientrato a Ravenna, vi muore tra il 13 e il 14 settembre 1321.

La lingua di Dante: il volgare

per Dante è in grado di trattare anche gli argomenti più alti - il volgare come lingua "illustre" il pubblico sono i laici LINGUA VOLGARE è superiore al latino (De vulgari eloquentia) ha la funzione di mediare la conoscenza filosofica e scientifica contrapposizione tra: lingua viva / lingua morta lingua naturale / lingua artificiale

La Vita Nuova (1293-1295)

Opera scritta in volgare

La genesi della Vita Nuova

Dante = stringe amicizia con Guido Cavalcanti nasce lo Stilnovo 1290, morte di Beatrice è un prosimetro Dante raccoglie le poesie più significative che ha scritto e:

  • le fa precedere da un commento in prosa che spiega quando e come sono nate
  • le fa seguire da un commento retorico
grandissima novità che indica una volontà di individuare nelle poesie un senso unitario, una linea di svolgimento delle vicende interiori nasce la Vita Nuova (1293-95) indica il rinnovamento spirituale determinato da un amore altissimo

Contenuti della Vita Nuova

Dante dice di aver incontrato Beatrice all'età di 9 anni rimanda alla Trinità (3x3) e allude quindi al carattere miracoloso della donna dopo 9 anni ancora Beatrice lo saluta Dante vede nel saluto i termini della sua beatitudine scrive componimenti seguendo i canoni dell'amore cortese: - nasconde l'identità dell'amata - finge di amare altre donne sdegno di Beatrice, che gli nega il saluto profonda sofferenza di Dante Dante capisce che il fine dell'amore non è il saluto, ma la lode della donna in sé questa diventa la materia di una nuova poesia non più descrizione delle sofferenze, ma lode di Beatrice

Dante capisce che il fine dell'amore non è il saluto, ma la lode della donna in sé questa diventa la materia di una nuova poesia non più descrizione delle sofferenze, ma lode di Beatrice sezione delle rime in lode a Beatrice Visione = preannuncia al poeta la morte di Beatrice Beatrice muore davvero grande dolore, Dante è tentato di cercare un nuovo amore Beatrice gli appare in sogno, quindi Dante rinuncia al suo proposito Capitolo finale = Dante racconta di un'altra visione dice che non parlerà più di questa donna fino a che non potrà farlo più degnamente

Testo p. 100 Testo p. 104 Contenuti Dispute sull'interpretazione, ci sono due linee:

  1. reale documento autobiografico
  2. trascrizione metaforica di sentimenti ed esperienze

Rimandi simbolici

Struttura tematica e concettuale della Vita nuova La Vita nuova Nuclei narrativi I tre stadi dell'amore Amor cortese: I parte Gli effetti che l'amore produce sull'amante l'innamorato spera in una ricompensa al suo amore da parte della donna (il saluto) Amore fine a se stesso: Il parte La lode della donna l'appagamento scaturisce unicamente dalla contemplazione e dalla lode della donna amata III parte La morte della «gentilissima» Amore mistico: l'amore per la donna innalza l'anima sino alla contemplazione di Dio

Le Rime

Opera scritta in volgare

Contenuto e cronologia delle Rime

Raccolta di poesie messe insieme da editori moderni

  1. RIME GIOVANILI Componimenti che seguono le regole della lirica cortese 'alcuni dei testi entrano poi nella Vita Nuova
  2. RIME FILOSOFICHE Nascono dalla passione per la filosofia Dante si misura con problemi reali della società e adotta un atteggiamento polemico
  3. POESIA COMICA E BURLESCA Nasce da un periodo di sperimentazioni, linguaggio basso e rimandi alla quotidianità

Testo p. 106 Contenuto e cronologia

  1. RIME PETROSE Nascono dopo la lettura della poesia trobadorica e del trobar clus sono dedicate a una «madonna di pietra», bella e insensibile donna reale o la filosofia? molto terrene e carnali, di difficile interpretazione
  2. RIME DELL'ESILIO Componimenti dedicati alla giustizia, in cui si afferma la dignità dell'esule immeritevole «in un mondo in cui tutti i valori sono degradati, la pena testimonia la purezza d'animo»

Il Convivio (1304-1307)

Opera scritta in volgare

La genesi del Convivio

Scritto tra 1304 e 1307 doveva essere un'enciclopedia in cui si raccoglieva tutto lo scibile umano Doveva comprendere 15 trattati = il primo introduttivo, gli altri costruiti come commenti ad altre canzoni riprende la struttura della Vita Nuova MA non espone un'esperienza soggettiva, bensì dottrine e concetti il Convivio è un'opera matura È un'opera incompleta = restano solo i primi 4 trattati il motivo dell'interruzione non è noto

I contenuti del Convivio

PRIMO TRATTATO Ha funzione introduttiva = Dante espone scopi e motivo di composizione vuole offrire un banchetto (convivio) di sapienza a quelli che non hanno potuto dedicarsi agli studi, pur essendo di animo nobile non si fa riferimento a un pubblico popolare si rivolge a chi è nobile o di nascita o di animo Perché? Perché sono coloro che, secondo Dante, saranno la nuova classe dirigente SECONDO TRATTATO

  1. Illustra il metodo che seguirà nel commento delle canzoni
  2. Commenta la prima canzone (argomento religioso)

TERZO TRATTATO Inno alla Sapienza per Dante è la massima perfezione dell'uomo QUARTO TRATTATO Si occupa del problema di quale sia la vera nobiltà afferma che la nobiltà non è fatta di sangue, ma si conquista attraverso la virtù È la prima volta in cui Dante espone la sua teoria politica necessità di un impero universale

Il De vulgari eloquentia (1303-1305)

Opera scritta in latino

Genesi del De vulgari eloquentia

Ha come argomento la dignità del volgare Dante vuole creare un trattato di retorica che fissi le norme per l'uso della lingua volgare vuole ribadirne la legittimità e il valore il volgare viene trattato come una lingua letteraria È scritto in latino e destinato ai dotti doveva comprendere 4 libri, ma ne restano solo 2

Contenuti del De vulgari eloquentia

PRIMO LIBRO

  1. Problema del «volgare illustre» necessità della creazione di una lingua adatta a uno stile sublime, che tratti argomenti elevati nella retorica medievale a ogni argomento (guerra, amore ... ) corrispondeva uno stile 'il volgare veniva usato solo per argomenti d'amore Dante afferma la possibilità di usare il volgare anche per altri argomenti però deve essere un volgare illustre
  2. Viene tracciata una storia del linguaggio a partire dalla torre di Babele
  3. Si passano in rassegna i dialetti d'Italia alla ricerca del volgare illustre non lo trova

SECONDO LIBRO Viene esaminato lo stile sublime e la materia per cui deve essere usato

Caratteristiche del volgare illustre

Retorica medievale stili sublime o «tragico» mezzano o «comico» umile o «elegiaco» Dante : teorizza un linguaggio adatto allo stile sublime, che tratti argomenti elevati e importanti Volgare «illustre» caratteristiche argomenti «cardinale» «aulico» «curiale» epico-guerreschi amorosi morali I è il cardine intorno a cui devono ruotare tutti i volgari municipali sarebbe il linguaggio proprio del palazzo reale (aula), se gli italiani avessero la reggia è il linguaggio elegante e dignitoso che si addice alle curiae, "le corti"

Il De Monarchia

Opera scritta in latino

Presupposti storici e sociali del De Monarchia

È un lavoro di riflessione politica inizio 1300 = logoramento delle due massime istituzioni del tempo:

  1. Impero: aveva perso il suo dominio sull'Italia
  2. Chiesa: aveva cercato di colmare il vuoto politico dell'Impero, ma nel farlo si era corrotta
Dante ricerca le cause del fenomeno - È scritto in latino, quindi rivolto a un pubblico di dotti - È completo

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