Documento di Università su Farmacologia. Il Pdf esplora i principi della farmacologia, dalla responsabilità individuale alla definizione di farmaco, con esempi storici come la penicillina. Il Pdf, utile per lo studio universitario di Biologia, tratta anche la farmacologia in gravidanza e pediatria, e i principi di neurotrasmissione.
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La cosa che dovete sapere assolutamente è che la responsabilità è individuale. È vero eravate in una équipe, perché c'era il medico, c'era il primario, c'erano 3 infermieri ecc. Ma non potete dare la colpa a tutti perché in questo caso il giudice a breve dice qual è il pezzettino di colpa di ciascuno. Non potete nascondervi da questo punto di vista. Vorrei veramente che capiste che il fatto di stare attenti a lezione è fondamentale. Non è soltanto un qualcosa di proprio "se stai attento a lezione poi forse avrai un voto più alto all'esame o superi l'esame". In realtà è il fatto di imparare a seguire le lezioni tenendo acceso il cervello e interessandosi di cosa viene detto. È molto molto molto importante perché diventerete infermieri, e sarete dei professionisti, sarete una figura estremamente importante. Questi requisiti incredibili, che fanno di questa professione la professione più bella del mondo, porta anche una serie di doveri e il dovere è quello di fare le cose giuste. E allora entriamo nel fatto che tra i reati, di cui vi potete in qualche modo rendere responsabili, ci sono dei reati. Escludo quelli dolosi, perché sono quelli che vengono fatti apposta e per questo non voglio che succeda nella maniera più assoluta, come voi.
Quello che potrebbe succedervi, in realtà, è essere nell'ambito dei reati colposi, cioè quelli che non aveva intenzione di fare ma che alla fine è vostra responsabilità. Nell'ambito dei reati colposi c'è questo reato in particolare che è quello di imperizia, è quello che può riguardare voi nel momento in cui a lezione (in questo momento spero che in realtà abbiate il computer collegato e siate veramente presenti, non che stiate giocando con il cellulare o WhatsApp, guardando un filmato e in realtà non state ascoltando quello che viene detto) non
Quindi cominciamo a cercare di capire che cos'è un farmaco e cominciamo a vedere come viene definito un farmaco in maniera tale da farci un'idea. La prima cosa che bisogna accettare è in realtà nella sua definizione più vasta un farmaco può essere qualsiasi sostanza, quindi entrando un po' più nello specifico e nello scientifico vediamo quello che l'OMS (organizzazione mondiale della sanità) definisce come farmaco: un farmaco è qualunque sostanza che sia in grado di modificare dei sistemi fisiologici o patologici e dare un beneficio alla persona cui abbiamo somministrato Quindi qualunque sostanza che può modificare il sistema fisiologico o patologico.
Nella legislazione italiana questo concetto è stato ampliato e reso più vicino a quella che è la realtà del farmaco e vediamo che non è semplicemente ogni sostanza che può modificare un sistema fisiologico o patologico, ma in questo caso diciamo che è una sostanza che ha proprietà curative o profilattiche per le malattie, quindi che è in grado sia di curare una malattia che di prevenire l'insorgenza di una malattia. Quindi ha proprietà curative.
Le proprietà positive sull'essere umano: se c'è una malattia, ci permette di curare la malattia; ma se la malattia non c'è ma c'è rischio che insorga, ci permette di prevenirla. Possiamo inoltre classificare come farmaco anche una sostanza che è in grado di essere somministrata per fare una diagnosi, come una sostanza che somministrata deve provocare una reazione dell'organismo, ad esempio, la liberazione di ormone della crescita o una diminuzione della frequenza cardiaca che ci permetta di capire se la persona ha una patologia; quindi, che ci permette di fare la diagnosi. In generale vediamo che poi quello che vogliamo dai farmaci è quello di ripristinare o correggere o modificare delle funzioni fisiologiche. Pensate al farmaco, ha tutta una serie di proprietà che permettono di essere definito in relazione a quello che fa sull'essere umano.
Come si fa però a definire che una generica sostanza ad un certo punto diventa un farmaco? E allora qua ci sono moltissime cose che possono succedere e la prima di queste è l'osservazione occasionale di un fenomeno che permette di capire se una determinata sostanza ha un effetto, e poi può rivelarsi utile nell'uomo. Questo meccanismo di scoperta di farmaci attraverso le osservazioni occasionali lo troverete indicato come serendipity.
Questo termine inglese è stato utilizzato all'inizio del 1754 in una novella in cui si raccontava di 3 principi che vivevano nella isola di Silom ed essendo ricchi si potevano permettere appunto di bighellonare e quello che facevano era riflettere a proposito delle cose che vedevano. Riflettendo su delle cose assolutamente naturali che vedevano gironzolando ad un certo punto si rendevano conto che alcune di queste cose erano strane, erano particolari, e su queste riuscivano a evidenziare dei particolari. Allora, la serendipty, è quello che ci permette di scoprire i farmaci per caso, non solo per caso ma anche attraverso un meccanismo che poi magari vediamo, qualcosa che è sotto gli occhi di tutti e tutti vedono normalmente ma che tutti prendono come scontato, mentre invece c'è qualcuno che fa questa osservazione e da questa osservazione riesce a dedurre qualcosa che gli altri non avevano in realtà visto. Questa è la cosa che è successa quando è stata scoperta la penicillina.
Ad esempio, è stata scoperta la penicillina. Nella scoperta della penicillina (e qui dovreste sapere anche se ho scoperto che non è così) dovreste sapere che la scoperta della penicillina è stata fatta da Fleming all'inizio del 1900 ed è stata una scoperta quanto più casuale che non potesse essere. Fleming ha visto una cosa che vedevano tutti, e anziché comportarsi come tutti in realtà ha poi fatto delle deduzioni. (ho scoperto che la storia della scoperta della penicillina era nel programma delle superiori di scienze ma interrogando i vostri colleghi non sanno nulla, ma era una cosa simpatica.) Quello che la storia racconta è che Fleming ha lavorato facendo delle colture batteriche che potete osservare qua: una classica coltura batterica che viene fatta su un terreno nutritivo e queste macchiette bianche sono le colonie di batteri. Non sono singoli, ma sono batteri piccolissimi, sono milioni di batteri per ogni puntino bianco. Quello che faceva era far crescere i batteri per poi cercare dei farmaci che permettessero di controllare la crescita. Quello che succedeva di tanto in tanto era che su queste piastre, che erano previste per la coltura dei batteri, ad un certo punto cominciassero a crescere delle muffe e, quando una piastra batterica si contamina con una muffa, prima cosa da fare è:
Quindi quando scoprivano che una piastra è contaminata con la muffa, veniva messa la candeggina e la buttavano e anche Fleming fece così. Quello che si capisce è che alla fine Fleming era un po' un pasticcione, non era tanto bravo a lavorare. Deve guardare meglio la sua piastra e si accorge che è vero che ci era cresciuta la muffa, è vero che c'erano le colonie di batteri, ma nella zona che stava in torno alla muffa i batteri erano morti e quindi Fleming si accorge di una cosa che anche altri potevano vedere ma che invece non ci hanno fatto caso, ma lui si chiese perché la muffa uccide i batteri ?: con una serie di ricerche finalizzate per cercare di capire, capisce che delle sostanze (che potessero contenere della muffa) uccidevano i batteri, e alla fine emerse la penicillina.
Ma lo stesso Fleming racconta che in realtà lui questa scoperta non l'avrebbe mai fatto se non gli fosse successo cinque anni prima di fare un altro pasticcio: stava preparando le piastre per far crescere i batteri e ad un certo punto, siccome era raffreddato, aveva qualche problema e gli è caduta una lacrima sulla piastra. Lì non c'erano ancora i batteri, in queste condizioni lui ha messo la piastra come tutte le altre, poi è andata a riprenderla una settimana dopo per controllare la crescita dei batteri, e si è accorto che c'era una zona circolare in cui i batteri non erano cresciuti; quindi, la piastra era uniforme in termini di distribuzione di batteri, tranne che in una zona che vedete tutti (foto precedente). C'era una zona in cui i batteri non c'erano e si chiese come mai e si ricordò del pasticcio che aveva fatto e allora ebbe una prima intuizione: capì che nel liquido lacrimale era contenuto, come ad esempio anche nelle uova, il lisozima. Questo è un antibatterico naturale, lui prova a questo punto a utilizzare il lisozima come sostanza antibatterica. Oggi lo usiamo come antibiotico. Il lisozima ha una attività debole oggi, non è utile a curare niente, uccide solo i batteri buoni ma non è un vero farmaco utile per la terapia dell'uomo. Ma se non si fosse verificata la storia della lacrima caduta non si sarebbe accorto di questo effetto. Ancheper quanto riguarda il lisozima ha capito che doveva guardare meglio. Quindi Fleming scoprì in questo modo la penicillina, per cui vinse nel 1935 il premio Nobel. Ma soprattutto fece un grande dono all'umanità, il primo antibiotico. La penicillina divenne il primo antibiotico, permettendo di salvare milioni di vite.
Ma di cosa non si racconta? È vero che Fleming ha scoperto la penicillina, ma non fu il primo a scoprire gli antibiotici, perché il primo fu un italiano chiamato Vincenzo Tiberio, un napoletano.
Egli viveva in una casa che stava in un cortile, si accorge che i vicini avevano dei problemi allo stomaco. In questo cortile tutte le persone che abitavano nelle case prendevano l'acqua dal pozzo in mezzo al cortile e questo pozzo era normalmente sporco di muffe. Vincenzo si accorge che ciclicamente pulivano il pozzo, togliendo dal fondo questo materiale. Faceva paura, faceva schifo e i suoi vicini non avevano la diarrea quando il pozzo era sporco ma quando il pozzo era pulito. Su questa cosa ragiona e ci pensa e capisce che in realtà la muffa difendeva i suoi vicini; quindi, l'acqua era contaminata dalla sostanza prodotta dalla muffa. Lui riuscì a fare una cosa che Fleming non fece. Dalle muffe estrae le sostanze che esse contengono e le utilizza in topi ai quali aveva provocato un'infezione batterica. Fleming con la penicillina non ha curato nessuno, lo ha solo scoperto ma sono stati altri a sperimentarla nell'uomo, e sono gli altri due medici che hanno vinto con lui, sono stati loro a usarli Tiberio pubblica le sue scoperte sull'importante rivista scientifica del tempo ma nessuno li presta attenzione, poi andò in marina. Smette le ricerche e entra nel dimenticatoio. Ma fu lui il vero scopritore e lo ha fatto con la serenidpty Un altro caso importante di serenipty, che il mio professore ha raccontato a me 40 anni fa, è la scoperta di medicinali per la cura dello scompenso cardiaco. Ci sono tante versioni ma hanno in comune un medico inglese.
Un medico inglese viveva in un villaggio della campagna inglese e vedeva una signora che dall'aperta campagna di boschi si recava in questa cittadina per comprare delle cose da mangiare. Questa signora aveva tanta fame ed era gonfia, aveva una serie di problemi e lui sapeva che era causato da uno scompenso cardiaco. Il problema era che lui non era in grado di aiutarla, quindi si è dovuto limitare a osservarla senza però poter far nulla. Ma la cosa che accadeva con una certa ciclicità, poiché lui continuò ad osservarla, era che una volta al mese la donna stava meglio. Si chiese come fosse possibile che lei stesse bene, che cosa succedeva.