Il Welfare State: definizione, destinatari e servizi garantiti

Slide sul Welfare State che ne definisce il concetto, i destinatari e le politiche sociali. Il Pdf, utile per lo studio autonomo di Diritto nella scuola superiore, illustra il Piano di Zona e i servizi garantiti, come l'assistenza domiciliare e i centri di accoglienza.

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67 pagine

IL WELFARE STATE
La solidarietà , la beneficenza e l’assistenza sono parti integrate della storia della
cultura umana e sono le fondamenta su cui poggia il moderno WELFARE STATE o
STATO SOCIALE.
II termine Welfare State o Stato Sociale indica una serie di politiche pubbliche attuate
dallo Stato.
Le politiche sociali indicano tutti gli interventi rivolti alle persone che hanno uno stato di
bisogno e hanno necessità di aiuto.
Le prime politiche sociali della storia sono presenti già nell’Antico Testamento dove
venivano aiutati gli orfani, le vedove , i forestieri attraverso contributi economici.

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Anteprima

IL WELFARE STATE

La solidarietà , la beneficenza e l'assistenza sono parti integrate della storia della cultura umana e sono le fondamenta su cui poggia il moderno WELFARE STATE o STATO SOCIALE.

II termine Welfare State o Stato Sociale indica una serie di politiche pubbliche attuate dallo Stato.

Le politiche sociali indicano tutti gli interventi rivolti alle persone che hanno uno stato di bisogno e hanno necessità di aiuto.

Le prime politiche sociali della storia sono presenti già nell'Antico Testamento dove venivano aiutati gli orfani, le vedove , i forestieri attraverso contributi economici.

DAL MEDIOEVO AL SETTECENTO

MEDIOEVO

fu istituita la DECIMA OBOLO VOLONTARIO ( poi divenuto obbligatorio pena la scomunica) dato ai poveri, usato per il riscatto dei prigionieri o per i bisogni della chiesa.

RINASCIMENTO

Vennero aperti i Monti di Pietà ( 1462) effettuano piccoli prestiti in denaro in cambio di oggetti

ILLUMINISMO

Dopo la Rivoluzione Francese 1789 si afferma con più forza il concetto di uguaglianza Nacquero ospedali privati ed ospizi dove si insegnava anche a leggere e scrivere

IL 1800

1800 a seguito Don G. Bosco fondò le scuole professionali, ospizi e collegi di lotte sociali , lo Stato adotta i si occupò di i ( vecchi e bambini) appartenenti allei famiglie povere

1890 LEGGE CRISPI (n.6972 del 17 luglio 1890 Istituì le IPAB (istituzioni pubbliche assistenza e beneficenza)

1898 Cassa Nazionale Previdenza Invalidità vecchiaia INPS istituto nazionale di previdenza sociale

IL FASCISMO

Bonifica dei territori e debellate le malattie Apertura scuola nelle campagne tassa celibato ( 25/65 anni) ONMI ( opera nazionale maternità e infanzia

FASCISMO

Protezione Madre e fanciullo protezione lavoratori borse di studio tutela dei lavoratori

LE POLITICHE ITALIANE DALLA COSTITUZIONE ITALIANA

Con l'entrata in vigore della Costituzione Italiana (1 gennaio 1948) fuorono abolite alcune leggi fasciste e modificate altre.

Le politiche sociali vennero riconosciute attraverso una serie di articoli di legge:

  • Art. 2 riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo sia a livello individuale che nella società
  • art. 3 stabilisce la pari dignità sociale e l'ugauaglianza di tutti i cittadini difronte alla legge senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche e condizioni sociali
  • art. 29 sancisce l'uguaglianza dei coniugi e assicura gli stessi diritti e doveri ai figli nati sia da coppie unite in matrimonio sia a quelli nati da coppie di fatto.
  • art.32 sancisce il diritto alla salute
  • art.38 riconosce il diritto al mantenimento ed assistenza sociale, l'accesso a determinato beni e servizi, il diritto all'istruzione per gli inabili.

POLITICHE SOCIALI ANNI SETTANTA

approvazione LEGGE SUL DIVORZIO n. 898/70 tale legge ha permesso di regolarizzare tante situazioni familiari e ha dato vita a nuove tipologie di famiglie

approvazione LEGGE SULL' ABORTO n. 194/78 tutelandone la salute, ha riconosciuto alla donna la possibilità di decidere sull'interruzione della gravidanza

ISTITUZIONE DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE (SSN) CHE HA LO SCOPO DI PREVENIRE , CURARE E RIABILITARE. Legge n. 833/78

1978

Cosa c'era prima di questa data?

Prima di questa data l'erogazione dei servizi sanitari si basava sulle cosiddette "mutue" ( nate negli anni '20), associazioni mutualistiche di diverse categorie di professionisti (diverse per ogni professione: artigiani e commercianti) che in cambio di una retta periodica garantivano il sostegno economico, nel caso di infermità, al lavoratore o alla sua famiglia. Una sorta di assicurazione sanitaria privata.

Quale erano i limiti di questo sistema sanitario nazionale?

Erano:

  • la diseguaglianza del trattamento: molte categorie venivano escluse
  • mancanza di prevenzione e di riabilitazione
  • la complessa macchina burocratica e amministrativa che rendeva l'erogazione dei servizi socio sanitari in maniera lenta.

Le Tappe che hanno portato alla formazione della riforma, del sistema sanitario nazionale sono quattro:

  1. 1958 nasce il Ministero della Sanità che ha un ordine centrale gestito dal Consiglio superiore della Sanità, ed un ordine periferico, sarebbero gli uffici sanitari, quelli che oggi sono le ASL.

  2. 1968 la legge 132 istituisce gli Enti Ospedalieri

  3. 1970 Nascono le Regioni

  4. 1974 comincia il commissariamento della rete mutualistica. Già dal 1974 si era deciso di abolire la rete mutualistica.

LEGGE 833 del 1978

La legge 833 del 1978 ha stabilito obiettivi specifici, tra cui:

  • la promozione dell'educazione sanitaria,
  • la prevenzione di malattie e infortuni in ogni ambito di vita e di lavoro;
  • la diagnosi e il trattamento di patologie,
  • la riabilitazione,
  • la tutela dell'igiene ambientale di vita e di lavoro,
  • l'igiene degli alimenti, delle bevande, dei prodotti e avanzi di origine animale
  • la regolamentazione della produzione e sperimentazione dei farmaci
  • la formazione professionale del personale sanitario.

LA SALUTE È UN DIRITTO

LA COSTITUZIONE ITALIANA ART.32

"LA Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti"

FINO AL 1978

QUESTO DIRITTO VENIVA REALIZZATO attraverso GLI ENTI MUTUALISTICI POTEVANO ESSERE SIA PUBBLICI CHE PRIVATI OGNI ENTE AVEVA LA SUA ORGANIZZAZIONE

NEL 1978 È SANCITA LA LEGGE N.833 DEL 23 DICEMBRE 1978

nasce IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE (SSN) UN INSIEME DI STRUTTURE CHE LAVORANO INSIEM PER IL BENESSERE DEI CITTADINI SENZA DISTINZIONE DI ALCUN GENERE

SSN

IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

HA UN SISTEMA DI ORGANIZZAZIONI SU 3 LIVELLI

CI SONO LE USL CHE SONO STRUTTURE CHE OPERANO NEI COMUNI PER IL BENESSERE DEI CITTADINI

È STATO CREATO UN FONDO SANITARIO NAZIONALE (FSN) SERVE PER FINANZIARE IL SSN

SPETTA

ALLO STATO DEFINIRE IL PIANO SANITARIO NAZIONALE

LE REGIONI METTONO IN PRATICA IL PIANO SANITARIO NAZIONALE LAVORANO SUI SERVIZI DI ASSISTENZA OSPEDALIERA ANCHE GLI OSPEDALI

GLI ENTI LOCALI PROVINCE E COMUNI I SOLDI VENGONO PRIMA DATI ALLE REGIONI Ne fanno parte LE REGIONI DISTRIBUISCONO I SOLDI ALLE USL DEI VARI COMUNI DELLA REGIONE

Le politiche sociali dalla legge 180 alla Legge Quadro

  • Legge 180 del 1978 (legge Basaglia) salute mentale ( la pazzia /follia viene riconosciuta come malattia e quindi curabile).
  • Legge 104 del 1992 integrazione persone diversamente abili
  • Legge 1044 del 1971 asili nido (3 mesi/3 anni) concorso dello Stato
  • Legge 328 del 2000 legge quadro che integra il SSN tutelando le fasce più deboli della popolazione.

Legge 104 del 1992

L'entrata in vigore di questa legge risale al febbraio del 1992, negli anni ci sono state diverse integrazioni e aggiornamenti.

È una normativa di riferimento estremamente importante per tutti coloro che hanno una disabilità (anche temporanea) e i loro caregiver.

La legge 104 definisce portatori di un handicap tutte quelle persone che presentano una "minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva", tale da determinare:

  • difficoltà nelle relazioni, nell'apprendimento o nella integrazione lavorativa,
  • un processo di emarginazione o di svantaggio sociale,
  • riduzione dell'autonomia tale da rendere necessario un intervento di assistenza permanente, continuativo e globale sia nella sfera delle relazioni che in quella individuale.

Uno dei principi su cui si basa la norma è quello dell'equità, Per far questo, la legge prevede di fornire tutti quegli strumenti (assistenza, ausili, eliminazione delle barriere architettoniche ecc.) che possono permettere alla persona disabile di partecipare alla vita collettiva come tutti gli altri.

Per questo, ad esempio, il diritto alle prestazioni è in relazione al bisogno del soggetto, alle sue capacità e anche all'efficacia della riabilitazione.

La legge 104/92 ha lo scopo di tutelare i diritti delle persone diversamente abili, garantire loro integrazione sociale e assistenza medica ed economica. Nel dettaglio la legge stabilisce che:

  • si sviluppi la ricerca scientifica
  • sia assicurata la prevenzione, la diagnosi e la terapia precoce delle minorazioni
  • sia effettuato l'intervento tempestivo dei servizi terapeutici e riabilitativi prevedendo integrazione tra le prestazioni sociali e sanitarie
  • le famiglie delle persone con disabilità ricevano adeguate informazioni a carattere sanitario e sociale
  • sia garantita alla persona con disabilità ed alla sua famiglia adeguato sostegno psicologico, strumenti e sussidi tecnologici ed interventi economici (nei casi strettamente necessari)
  • sia garantito il diritto alla scelta dei servizi ritenuti più idonei
  • sia garantito il diritto all'educazione, all'istruzione, all'integrazione scolastica, lavorativa e sociale
  • sia agevolata l'eliminazione delle barriere architettoniche
  • sia agevolato il trasporto privato e pubblico, individuale e collettivo delle persone con disabilità
  • i genitori dei bambini con disabilità godano di permessi lavorativi.

La legge n. 1044/ 1971

La legge n. 1044 del 6 dicembre del 1971 istituisce gli asili nido un servizio per i bambini a 0 ai 3 anni e riconosce il valore sociale della maternità e quindi il diritto delle madri, lavoratrici e non, ad usufruire del servizio degli asili nido. Nonostante l'asilo nido costituisce un servizio pubblico si continua a parlare di assistenza come sua finalità principale, pregiudicando le sue potenzialità educative.

Caratteristiche della Legge

Il Nido nasce come servizio:

  • rivolto alla «custodia» dei bambini fino ai 3 anni
  • territoriale, per rispondere alle esigenze delle famiglie
  • decentrato, finanziato dallo stato, programmato dalle regioni e gestito dai comuni;
  • co-partecipato, gestito con la partecipazione delle famiglie;
  • qualificato, per il tipo di personale richiesto, idoneo a garantire l'assistenza sanitaria e psicopedagogica del bambino;
  • innovativo, per i requisiti tecnici, edilizi ed organizzativi previsti «al fine di garantire l'armonico sviluppo del bambino».

Legge 328 del 2000: "legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali".

Una legge quadro, detta anche legge cornice, è la prima legge in ambito socio-assistenziale ed è finalizzata a promuovere interventi sociali e sanitari che garantiscono un aiuto concreto alle persone e alle famiglie in difficoltà.

Lo scopo principale non è solo l'assistenza del singolo ma anche il sostegno della persona all'interno del proprio nucleo familiare.

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