Interventi orali: rimozione dei depositi dentali, Ilerna

Slide da Ilerna su interventi orali, in particolare la rimozione dei depositi dentali. Il Pdf è una presentazione didattica che descrive le fasi della procedura, i criteri di qualità e i metodi di verifica, utile per la formazione professionale.

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17 pagine

Interventi orali
CFGS Igiene dentale LUCIA SALOMONE
MODULO 04
BC 2
Rimozione di depositi
dentali
1. Rimozione della placca
batterica
2. Rimozione di calcoli dentali
3. Rimozione di macchie
dentale intrinseche e
estrinseche
4. Applicazione di tecniche di
controllo dell’ipersensibilità
dentinale

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Anteprima

MODULO 04

Interventi orali

CFGS Igiene dentale LUCIA SALOMONEBC 2

Rimozione di depositi dentali

  1. Rimozione della placca batterica
  2. Rimozione di calcoli dentali
  3. Rimozione di macchie dentale intrinseche e estrinseche
  4. Applicazione di tecniche di controllo dell'ipersensibilità dentinale

13BC 2

Rimozione di depositi dentali

  1. Rimozione della placca batterica
  2. Rimozione di calcoli dentali
  3. Rimozione di macchie dentale intrinseche e estrinseche
  4. Applicazione di tecniche di controllo dell'ipersensibilità dentinale

13BC2: Rimozione di depositi dentali

  • Lezione 1. Rimozione di calcoli dentali
  • 1.1. Calcoli dentali
  • 1.2. Definizione delle tecniche
  • 1.3. Indicazioni terapeutiche e controindicazioni
  • 1.4. Preparazione di materiali e strumentazione
  • 1.5. Strumentazione per la lucidatura
  • 1.6. Realizzazione delle tecniche
  • 1.7. Misure di prevenzione
  • 1.8. Complicanze e misure correttive
  • 1.9. Criteri di qualità in ciascuna fase della procedura
  • 1.10. Verifica della rimozione del calcolo
  • 1.11. Tecniche di affilatura delle curette (Non studiare)

İLERNAA) Detartrasi MANUALE

TECNICA

  • Realizzare un'adeguata scelta della strumentazione.
  • Ricevere e preparare il paziente.
  • Preparare il campo operatorio.
  • Lavare le mani e indossare i guanti.
  • Praticare l'anestesia topica sui margini gengivali, se neces- sario.
  • Esplorare la presenza di calcoli.
  • Rimuovere il calcolo: con la curetta adeguata, inserire lo strumento in base alla zona e alla superficie del dente da trattare.
  • Lucidare le superfici con uno spazzolino per profilassi e a bassa velocità.
  • Lucidare le superfici cervicali e prossimali.
  • Valutare se la consistenza è liscia sulle superfici dentali prossimali alla gengiva al termine della lucidatura.

Come si impugnano gli strumenti?

1

İLERNAB) Detartrasi MECCANICA

Ultrasuoni

Dispone di un generatore elettrico di potenza che trasforma questa energia elettrica in onde ad alta frequenza per frammentare i depositi di calcolo e, mediante la cavitazione dell'acqua, realizza un lavaggio meccanico della zona. A causa della vibrazione -> Calore, perciò la punta dello strumento è raffreddata da un getto d'acqua.

Triplice obiettivo:

  • Raffreddare il nucleo produttore di vibrazioni.
  • Lubrificare la punta dello strumento per controllare la produzione di calore sul dente.
  • Lavare e rimuovere i calcoli staccatisi.

Lo strumento subsonico (o Air Scaler) si collega alla pompa della turbina. L'aria a pressione produce all'interno dello strumento delle turbolenze che si traducono in vibrazione. Si utilizza allo stesso modo degli ultrasuoni.

19 20

Curetta Falcetto Scalpello Zapetta

İLERNAB) Detartrasi MECCANICA

TECNICA

  • Realizzare un'adeguata scelta della strumentazione.
  • Ricevere e preparare il paziente.
  • Preparare il campo.
  • Lavare le mani e indossare i guanti.
  • Praticare l'anestesia topica sui margini gengivali, se necessario.
  • Prima di utilizzare gli ultrasuoni, controllare lo stato della bocca del paziente. Adottare particolare cautela se:
  • Presenta denti con composito, poiché possono incrinarsi. Può provocare anche macchie nere sul composito.
  • Presenta protesi fisse di metallo - ceramica, metallo o zir- conio, tra le altre, per evitare che il ponte o la corona si stacchino.
  • Attivare la punta dell'ultrasuono per 5 secondi per eliminare l'acqua ristagnante.
  • Selezionare la punta dell'ultrasuono, in base al grado di accumulo di calcolo del paziente.
  • Regolare la quantità d'acqua che emette l'ultrasuono.
  • Posizionare il paziente e spiegargli/le la procedura.
  • Collocare la punta con un'angolazione di 15-30 gradi sulla superficie del dente e iniziare il trattamento per quadranti, realizzando movimenti lenti, leggeri, orizzontali e verticali.
  • Collocare la punta parallelamente all'asse verticale del dente.
  • Non esercitare una forte pressione.
  • Sollevare di tanto in tanto il piede dal pedale di attivazione per consentire l'aspirazione dell'acqua e dei residui fram- mentati.
  • Al termine, esaminare la superficie dentale nell'eventualità che vi siano residui di placca e macchie.
  • Una volta terminato con l'ultrasuono, si procede al raschia- mento e alla lucidatura dei residui del calcolo.

Tra paziente e paziente, si devono estrarre la punta degli * ultrasuoni pulirla e sterilizzarla. Inoltre, si deve pulire e disinfettare le superfici con soluzione disinfettante https://www.youtube.com/watch?v=7wirhj1SuM0

İLERNA.? INDICAZIONI TERAPEUTICHE E CONTROINDICAZIONI DELLA DETARTRASI IN GENERALE

INDICAZIONI

  • Rimuove la placca.
  • Rimuove il calcolo.
  • Rimuove le macchie di origine estrinseca come caffè, tabacco, clorexidina, eccetera.
  • Nella fase iniziale del trattamento parodontale, si deve con- siderare la realizzazione di una detartrasi annuale. Questa si potrà anticipare ai 6 o persino 3 mesi in base alla rapidità della formazione del calcolo.

CONTROINDICAZIONI

  • Osteomieliti locali.
  • Diabete grave non controllato.
  • Neoplasie locali di natura metastatica.
  • Immunodepressi.
  • Paziente sottoposti a trattamenti prolungati di antibiotici, cor- ticosteroidi e immunosoppressori.
  • Non si deve eseguire sull'osso.
  • Pazienti sottoposti a trattamenti anticoagulanti.

CONTROINDICAZIONI DELLA DETARTRASI MECCANICA

  • In tessuti giovani in crescita e bambini.
  • Pazienti con pacemaker, poiché la frequenza del suono dell'apparato può disturbare il meccanismo elettronico pro- vocando un'interferenza elettromagnetica.

İLERNA.2. RASCHIAMENTO E LEVIGATURA RADICOLARE

Raschiamento

  • Si inizia con l'utilizzo dell'apparecchio ultrasuoni o subsonici per rimuovere il calcolo spesso e le macchie.
  • Prosegue con l'uso delle curette per rimuovere i depositi residuali e realizzare la levigatura finale.
  • Movimenti decisi, controllati ed eseguiti formando un angolo con il bordo i 70-80 gradi.
  • Pressione giusta (insufficiente: rimane calcolo, eccessiva: fessure)

Levigatura

  • Movimenti, oltre che delicati e lunghi, devono essere vari.
  • Realizzati formando un angolo di 45°.
  • Seguire un ordine fisso
  • Controllare più volte con la sonda, distinguendo l'anatomia del dente, le caratteristiche della tasca e per verificare che tutto il calcolo sia stato rimosso.

İLERNA.2. RASCHIAMENTO E LEVIGATURA RADICOLARE

TECNICA

  • Praticare l'anestesia. https://www.youtube.com/watch?v=Dxue0H4QK7w
  • Esplorare la tasca con la sonda.
  • Impugnando la curetta secondo il metodo della matita modificata, si procede a stabilire un appoggio delle dita stabile e si seleziona la parte attiva corretta.
  • Inserire delicatamente la lama, fino a raggiungere la base della tasca.
  • Stabilire un'angolazione di lavoro (70 - 80° raschiamento, 45 - 60° levigatura). La curetta deve restare affilata.
  • Realizzare movimenti di esplorazione per individuare calcolo o irregolarità.
  • Realizzare movimenti di raschiamento lenti, decisi, controllati e sovrapposti.
  • Realizzare movimenti più lunghi e sovrapposti di levigatura radicolare.
  • Passare più volte con l'esploratore o la sonda affinché rimanga una superficie liscia, senza calcolo.

¡LERNAINDICAZIONI E CONTROINDICAZIONI DEL RASCHIAMENTO E DELLA LEVIGATURA RADICOLARE

INDICAZIONI

  • Tessuti infiammati ed edematosi.
  • Solchi superficiali.
  • Tasche sovraossee.
  • Come parte della preparazione anteriore a procedure chirurgiche nel tentativo di ottenere una qualità del tessuto tale che questo possa essere trattato facilmente.
  • Unione progressiva o perdita dell'osso alveolare.
  • Livelli elevati di microorganismi patogeni.

CONTROINDICAZIONI

  • Tessuto fibroso.
  • Tasche profonde più di 5-8 mm, in questo caso è indicato reali- zzare tecniche chirurgiche o un raschiamento avendo retratto il tessuto gengivale coinvolto.
  • Forcazione coinvolta.
  • Pazienti con malattie che aumentano il rischio di emorragia come emofilia o persone immunodepresse. Ad ogni modo, non è una controindicazione assoluta, sarà necessaria l'indicazione da par- te del medico circa il momento migliore per realizzare tale pro- cedura (consulto).
  • Neoplasie locali di natura metastatica.

LERNA1.8 Complicanze e misure correttive

DIFETTI CHE SI POSSONO CAUSARE

  • Resti di calcolo residuale.
  • Lacerazione dei tessuti molli.
  • Esistenza di dislivelli o superfici rugose in cui su accumula placca batterica.
  • Rimozione del tessuto dentale sano e creazione di zone ritentive e sensibilità.
  • Levigatura del calcolo, senza rimuo- verlo.

COMPLICANZE

  • Dolore .*
  • Danno dell'aderenza epiteliale.
  • Infiammazione.
  • * Batteriemia.
  • Ascesso parodontale.
  • Emorragia.
  • Mobilità.
  • Sensibilità alla percussione.
  • Sensibilità tattile e termica (molto fre- quente)."

iLERNA3. LUCIDATURA

Dopo aver realizzato detartrasi, raschiamento e levigatura dei denti. Ha come scopo principale ostacolare l'accumulo di placca, benché elimini anche macchie, cuticole e pellicole della superficie dentale.

1 La lucidatura si realizza impiegando paste abrasive caratterizzate da differenti effetti abrasivi (fluoro aggiunto per diminuire la sensibilità dentale) La standardizzazione del potere abrasivo si realizza in virtù del metodo RDA (abrasione relativa della dentina):

  • RDA 40: abrasione leggera
  • RDA 120: abrasione normale
  • RDA 170: abrasione di media intensità
  • RDA 250: abrasione forte

Per la lucidatura si utilizza una pasta abrasiva a concentrazione decrescente (RDA 170-120-40).

TECNICA

  • Sulle superfici dentali linguali e vestibolari si colloca la pasta mediante una coppetta o tazza di gomma.
  • Si applica sulla zona da trattare e, a bassa velocità, si esercita pressione contro il dente.
  • Sulle superfici occlusali si utilizzano gli spazzolini per profilassi per applicare la pasta abrasiva.
  • Mediante strisce di carta o di acetato, ma anche con filo interdentale e pasta abrasiva, si lucidano le zone interprossimali, prestando attenzione a non danneggiare il tessuto gengivale.

İLERNA3. LUCIDATURA

Dopo aver realizzato detartrasi, raschiamento e levigatura dei denti. Ha come scopo principale ostacolare l'accumulo di placca, benché elimini anche macchie, cuticole e pellicole della superficie dentale.

Lo spray al bicarbonato per profilassi

  • Si utilizza per l'eliminazione rapida di macchie estrinseche dalle superfici dentali di facile accesso.
  • La sostanza abrasiva sotto forma di polvere è composta principalmente da bicarbonato di sodio, che agisce sulla superficie del dente insieme a un getto d'acqua spray.
  • L'effetto ottimale quando la direzione dello spray raggiunge con un angolo di 45° della superficie dentale, dal cui lato esso è aspirato con un sistema ausiliario.

İLERNA

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