Documento di Sociologia 5 Dx sul Welfare State. Il Pdf, un appunto di scuola superiore di Economia, esplora le origini, gli obiettivi e gli strumenti del Welfare, analizzando i regimi politici e la sua evoluzione in Italia, inclusa la crisi e le politiche sociali di previdenza, assistenza e sanità.
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Libro Esseri umani (da pag. 693)
Il Welfare State (o Stato sociale) è l'insieme di politiche pubbliche per -migliorare la vita dei cittadini, -garantire protezioni nelle diverse fasi della vita, -aiutare chi è in difficoltà. È finanziato dallo Stato con le tasse e offre servizi fondamentali come sanità, istruzione, sussidi, abitazione ecc.
Lo storico Asa Briggs individua tre obiettivi fondamentali del Welfare:
Lo Stato per raggiungere questi obiettivi utilizza questi strumenti: - offre sussidi economici (contributi in denaro per disoccupazione, malattia, pensioni, maternità ... ) - offre servizi (casa, sanità, istruzione) - garantisce agevolazioni fiscali (facilitazioni per l'acquisto della casa, ... ) - stabilisce regole per affitti, assunzioni, salari.
All'inizio erano le chiese e le associazioni a dare aiuto. Poi, in alcuni Paesi, lo Stato ha iniziato a intervenire direttamente (es. Poor Laws in Inghilterra, 1601). In Germania, con il cancelliere (capo del governo) Bismarck (fine 1800), vengono emanate le prime leggi su assistenza pubblica e previdenza sociale. Lo Stato sociale nasce quando lo Stato assume il compito pubblico di garantire diritti sociali a tutti (sanità, istruzione, casa ... ). L'atto di nascita del Welfare State è il Rapporto Beveridge (1942, Regno Unito). Il Rapporto Beveridge è la relazione finale di un'inchiesta, commissionata dall'economista Beveridge, fatta per esaminare la situazione economica e sociale del Regno Unito. Il Rapporto presentava un progetto per garantire ai cittadini una protezione per coloro che per malattia, invalidità, maternità o vecchiaia venivano esclusi (temporaneamente o definitivamente) dal lavoro. Per questo il progetto prevedeva: - sanità gratuita, - pensioni, - scuola pubblica, - indennità di disoccupazione, - controllo su prezzi e salari. Il sistema di Welfare State si finanzia con il prelievo fiscale progressivo (chi ha di più, paga di più).
Dopo la Seconda Guerra mondiale, il Welfare conosce un deciso sviluppo. - Periodo d'oro: 1950-1973, in particolare negli anni '60. - Lo Stato sociale si sviluppa molto in Svezia, Danimarca, Germania, USA. - In Italia, cresce in quegli anni, anche se con caratteristiche diverse. (Attenzione: anche regimi non democratici, ad es. fascismo o nazismo, hanno usato forme di Welfare, ma con scopi di controllo sociale, non per garantire diritti universali).
I primi passi risalgono al 1898 con l'introduzione dell'assicurazione contro infortuni, invalidità e vecchiaia (obbligatoria dal 1919). Nascono anche la cassa di previdenza per la vecchiaia e invalidità degli operai e l'assicurazione contro la disoccupazione. Lo Stato sociale fascista In epoca fascista sono promosse diverse iniziative nelle quali però lo scopo sociale si unisce alla volontà di controllo della popolazione. Solo negli anni Sessanta inizia un vero sviluppo del Welfare. Vengono creati enti come Inps e Inail (ancora esistenti oggi), per previdenza e infortuni sul lavoro. Nasce l'Omni (maternità e infanzia), l'Opera nazionale Balilla e la Gioventù italiana del Littorio per l'educazione dei giovani. Si attiva anche l'Opera nazionale Dopolavoro e si introducono misure contro la disoccupazione. Le donne vengono viste come madri e mogli al servizio dello Stato; nel 1938 una legge limita al 10% le donne impiegate nel pubblico.
Dopo la Costituzione del 1948, solo dal 1968 iniziano vere riforme. Nel 1978: - nasce il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), - si trasformano gli ospedali in aziende pubbliche, - vengono introdotte le pensioni retributive (in base al reddito da lavoro) e sociali (per chi è in difficoltà). Il sistema pensionistico è stato spesso riformato.
Regime liberale - Poco intervento dello Stato. Servizi pubblici solo per chi è in forte difficoltà. Esempi: USA, UK. Regime conservatore-corporativo - Diritti legati al lavoro. Lo Stato protegge lavoratori e famiglie. Esempi: Italia, Germania. Regime socialdemocratico - Diritti uguali per tutti. Lo Stato garantisce servizi di qualità. Esempi: Svezia, Norvegia.
Quando nasce la crisi del Welfare? - Dalla metà degli anni '70, aggravata negli anni '80 e '90 - tutti i Paesi hanno ridotto la spesa pubblica. Cause principali della crisi: - i costi dei servizi: lo Stato spesso non ha soldi sufficienti, soprattutto in tempi di crisi economica. Si preferisce usare le risorse per l'economia o la sicurezza. - l'invecchiamento della popolazione: meno giovani e più anziani (che non lavorano ma ricevono pensioni e cure), quindi più costi e meno entrate. -l'efficienza delle strutture pubbliche: in alcuni Paesi i servizi funzionano male, anche se i cittadini pagano le tasse. Questo causa sfiducia e tagli al Welfare. -la globalizzazione: la produzione è diventata globale, c'è più innovazione e concorrenza da parte dei Paesi emergenti. Le economie occidentali fanno fatica a sostenere il Welfare. Conseguenza finale: -si passa da un Welfare per tutti a uno più individuale, dove solo chi può permetterselo riceve protezione (es. con assicurazioni private).
-Assistenza sociale: aiuta chi è in difficoltà (poveri, anziani, disabili, ecc.) senza che ci sia per forza un evento specifico. Lo scopo è reinserire le persone nella società. -Previdenza sociale: aiuta in caso di eventi futuri dannosi (es. perdita del lavoro, malattia, infortunio). È legata soprattutto alle pensioni.
-Serve tutti i cittadini, a ogni età. -È importante perché la povertà peggiora la salute. -Un buon sistema sanitario aiuta anche le persone più ricche, riducendo il rischio di diffusione di malattie.
Modalità di erogazione della sanità: - Assicurativa: come negli USA, chi paga di più riceve più cure. - Pubblica: finanziata con le tasse, uguale per tutti. - Mista: come in Italia, dove il SSN è pubblico ma può usare anche strutture private convenzionate. Prevenzione sanitaria: - Include vaccinazioni, corretta alimentazione, stili di vita sani e screening per tumori. - Anche l'ambiente (inquinamento, igiene) influisce sulla salute.
L'istruzione è fondamentale per lo sviluppo e la democrazia. Nei paesi democratici è gratuita e accessibile almeno fino alla scuola secondaria. L'istruzione prescolare (asili e scuole dell'infanzia) aiuta a ridurre le disuguaglianze sociali. L'università oscilla tra universalità (per tutti) e selettività (per meritevoli o chi può pagare). Nell'ottica del Welfare, anche gli adulti hanno diritto alla formazione (scuole serali, corsi di aggiornamento).
Il Welfare sostiene le famiglie con aiuti economici, servizi per l'infanzia e congedi di maternità e paternità. Il congedo paterno è più recente e favorisce un ruolo più attivo dei padri.
Cos'è il Terzo settore (o privato sociale): -nasce dagli anni '80 per integrare o sostituire lo Stato dove esso non riesce più a garantire i servizi sociali -comprende organizzazioni non profit, cioè senza fini di lucro, che operano per il bene comune (es. comunità terapeutiche per tossicodipendenti). -si distingue dal primo settore (Stato) e dal secondo (mercato/commercio). Caratteristiche: -si basa sulla partecipazione diretta dei cittadini e sulla solidarietà sociale -coinvolge soggetti volontari o anche retribuiti -comprende anche gli enti religiosi (es. Caritas) e organizzazioni laiche (es. Croce Rossa Italiana). Riforma del 2019: -le vecchie leggi sul volontariato sono state unificate e aggiornate -nascono gli Enti del Terzo Settore (ETS). -gli ETS vengono registrati nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS). -i Centri di Servizio per il Volontariato (CSV) coordinano le attività di tutte le associazioni ETS, con una struttura anche nazionale e territoriale.
Caratteristiche degli ETS Gli ETS sono organizzazioni non profit iscritte al Registro Unico Nazionale (RUNTS). Devono rispettare: - Democrazia interna - Trasparenza nei bilanci e nei rapporti di lavoro - Assicurazione dei volontari - Divieto di distribuire utili a fini personali Possono svolgere attività di interesse generale: sanità, educazione, ambiente, legalità, agricoltura sociale, ecc. Principali tipologie di ETS
Altre forme di ETS -Fondazioni: gestiscono fondi per scopi sociali, culturali, ambientali, scientifici. -Fondazioni bancarie e d'impresa: nascono da ex casse di risparmio o da aziende. -Ong (Organizzazioni non governative): operano a livello internazionale in Paesi poveri, per diritti umani, salute, istruzione, sviluppo sostenibile. In Italia, sono riconosciute anche come Onlus.
Il Terzo settore è in crescita: nel 2017 contava oltre 350.000 organizzazioni, 844.000 dipendenti e più di 7 milioni di volontari. Finanziamento: Proviene da: -quote associative -donazioni private e pubbliche -fondi europei - attività commerciali marginali -5x1000.