Attività di gruppo per sviluppare fiducia, collaborazione e autostima

Pdf sulle attività di gruppo per sviluppare fiducia, collaborazione e autostima. Il materiale, pensato per l'educazione per adulti, include giochi come "Vento tra i salici" e "Torri di carta", descritti con obiettivi e istruzioni dettagliate per facilitatori.

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19 pagine

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8.3 Creare fiducia e autostima
Nota
I giochi seguenti riguardano la creazione all’interno del gruppo di un clima di fiducia, comprensione, collaborazione e
confidenza, e richiedono estrema concentrazione. Dovrebbero essere presentati e gestiti con la massima attenzione, in
maniera tale che i partecipanti siano pienamente consapevoli di cosa si parla.
VENTO TRA I SALICI
Descrizione dettagliata:
1. Disponetevi in circolo. Un volontario va al centro. Chiudendo gli occhi, si lascia andare mantenendo il corpo rigido. I
partecipanti intorno a lui lo sostengono ed evitano che cada (tenendo le braccia tese davanti al corpo e una gamba più avanti
dell’altra leggermente piegata).
2. Inizialmente è necessario che il gruppo tenga le mani al centro in maniera tale che il volontario si senta protetto e al sicuro.
Man mano che la fiducia aumenta i partecipanti possono allontanarsi leggermente dal centro.
3. Fate a turno, in modo che tutti abbiano l’opportunità di stare al centro.
4. Assicuratevi che vi siano sufficienti persone per tenere la persona al centro, specialmente se qualche partecipante è un
po’ più pesante…
CORRERE BENDATI
Descrizione dettagliata:
1. Fate in modo che i partecipanti stiano in piedi ad un’estremità della stanza.
2. Un volontario viene bendato e mandato all’altra estremità. A un certo punto, il volontario corre verso il gruppo.
3. Il gruppo deve essere preparato ad acchiappare il volontario.
4. I partecipanti devono disporsi a mezza luna ed urlare “stop” prima che il volontario raggiunga l’estremità della stanza e
cominci a rallentare.
5. Invitate il volontario a correre il più veloce possibile fino allo “stop” gridato dal gruppo e ad avere fiducia che il gruppo farà
in modo che non sbatta contro il muro.
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METTITI NELLE NOSTRE MANI
Obiettivi:
Questa attività è maggiormente efficace in gruppi di giovani con cui avete già lavorato. E’ un buon modo per iniziare una
sessione su buoni rapporti, amicizia e fiducia. L’obiettivo è di permettere ai membri del gruppo di sperimentare la fiducia degli
altri. Li incoraggia a riflettere su come le loro azioni influenzino gli altri e ciò che si prova nella situazione contraria.
Risorse necessarie:
Buona conoscenza del luogo, in maniera tale da poter individuare uno spazio che rappresenti una sorta di ostacolo per iI
giovane.
Un foulard da utilizzare come benda
Dimensione del gruppo:
Fino a dodici
Tempo necessario:
Variabile a seconda del numero di partecipanti
Descrizione dettagliata:
1. Chiedete ai giovani di nominare un volontario: è bene che siate voi a guidare questa parte dell’attività se vedete che
qualcuno lo fa per costrizione. Spiegate che il senso di questo gioco è di incoraggiare alla fiducia reciproca e di assumersi la
responsabilità delle proprie azioni e della sicurezza degli altri. Fate presente che se qualcuno si dovesse sentire a disagio in
qualunque momento l’attività può essere interrotta.
2. Bendate il volontario. Assicuratevi che non veda e chiedetegli come si sente.
3. Guidate il giovane bendato verso la zona che avete individuato per la sessione. Scegliete un altro membro del gruppo per
guidare il volontario. Spiegate che il ruolo del resto del gruppo è di sostenere il giovane volontario. Chiedete di riflettere su
cosa si prova a guidare ed essere guidati. Invertite le parti.
4. In alternativa potete chiedere al gruppo di lavorare in coppia scambiandosi le parti.
Riflessione e valutazione:
Chiedete al gruppo un feedback. Che cosa si prova a dover dipendere da altri? E’ meglio guidare o essere guidati? E’
diverso quando si può scegliere il proprio partner? Come ci si sente a ricevere un’indicazione sbagliata?

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Anteprima

Creare fiducia e autostima

Nota I giochi seguenti riguardano la creazione all'interno del gruppo di un clima di fiducia, comprensione, collaborazione e confidenza, e richiedono estrema concentrazione. Dovrebbero essere presentati e gestiti con la massima attenzione, in maniera tale che i partecipanti siano pienamente consapevoli di cosa si parla.

Vento tra i salici

Descrizione dettagliata:

  1. Disponetevi in circolo. Un volontario va al centro. Chiudendo gli occhi, si lascia andare mantenendo il corpo rigido. I partecipanti intorno a lui lo sostengono ed evitano che cada (tenendo le braccia tese davanti al corpo e una gamba più avanti dell'altra leggermente piegata).
  2. Inizialmente è necessario che il gruppo tenga le mani al centro in maniera tale che il volontario si senta protetto e al sicuro. Man mano che la fiducia aumenta i partecipanti possono allontanarsi leggermente dal centro.
  3. Fate a turno, in modo che tutti abbiano l'opportunità di stare al centro.
  4. Assicuratevi che vi siano sufficienti persone per tenere la persona al centro, specialmente se qualche partecipante è un po' più pesante ...

Correre bendati

Descrizione dettagliata:

  1. Fate in modo che i partecipanti stiano in piedi ad un'estremità della stanza.
  2. Un volontario viene bendato e mandato all'altra estremità. A un certo punto, il volontario corre verso il gruppo.
  3. Il gruppo deve essere preparato ad acchiappare il volontario.
  4. I partecipanti devono disporsi a mezza luna ed urlare "stop" prima che il volontario raggiunga l'estremità della stanza e cominci a rallentare.
  5. Invitate il volontario a correre il più veloce possibile fino allo "stop" gridato dal gruppo e ad avere fiducia che il gruppo farà in modo che non sbatta contro il muro.

Mettiti nelle nostre mani

Obiettivi: Questa attività è maggiormente efficace in gruppi di giovani con cui avete già lavorato. E' un buon modo per iniziare una sessione su buoni rapporti, amicizia e fiducia. L'obiettivo è di permettere ai membri del gruppo di sperimentare la fiducia degli altri. Li incoraggia a riflettere su come le loro azioni influenzino gli altri e ciò che si prova nella situazione contraria.

Risorse necessarie: Buona conoscenza del luogo, in maniera tale da poter individuare uno spazio che rappresenti una sorta di ostacolo per iI giovane. Un foulard da utilizzare come benda

Dimensione del gruppo: Fino a dodici

Tempo necessario: Variabile a seconda del numero di partecipanti

Descrizione dettagliata:

  1. Chiedete ai giovani di nominare un volontario: è bene che siate voi a guidare questa parte dell'attività se vedete che qualcuno lo fa per costrizione. Spiegate che il senso di questo gioco è di incoraggiare alla fiducia reciproca e di assumersi la responsabilità delle proprie azioni e della sicurezza degli altri. Fate presente che se qualcuno si dovesse sentire a disagio in qualunque momento l'attività può essere interrotta.
  2. Bendate il volontario. Assicuratevi che non veda e chiedetegli come si sente.
  3. Guidate il giovane bendato verso la zona che avete individuato per la sessione. Scegliete un altro membro del gruppo per guidare il volontario. Spiegate che il ruolo del resto del gruppo è di sostenere il giovane volontario. Chiedete di riflettere su cosa si prova a guidare ed essere guidati. Invertite le parti.
  4. In alternativa potete chiedere al gruppo di lavorare in coppia scambiandosi le parti.

Riflessione e valutazione: Chiedete al gruppo un feedback. Che cosa si prova a dover dipendere da altri? E' meglio guidare o essere guidati? E' diverso quando si può scegliere il proprio partner? Come ci si sente a ricevere un'indicazione sbagliata?

Annodatevi!

Obiettivi: Questo gioco di squadra è un buon modo di iniziare una sessione sulla fiducia e l'amicizia ed incoraggiare i giovani a lavorare insieme per raggiungere un obiettivo di gruppo.

Risorse necessarie: Nessuna

Dimensione del gruppo: Otto o più

Tempo necessario: 20 minuti

Descrizione dettagliata:

  1. Chiedete al gruppo di formare un cerchio e di stare uno accanto all'altro, ma senza toccarsi.
  2. Chiedete ai giovani di prendere le mani a due altri membri del gruppo, che però non siano affianco. E' più difficile di quanto sembra!
  3. Lasciate 10 minuti affinché tutti vengano coinvolti, assicurandovi che nessuno imbrogli e che tutti siano legati ad altre due persone.
  4. Quando tutti hanno finito, chiedete al gruppo di mantenere la presa ed osservate quale forma ha assunto.
  5. Ora affidate ai giovani il compito di riformare il cerchio - senza slegare le mani!
  6. Dovreste finire con l'intero gruppo nuovamente in cerchio, anche se non necessariamente tutti allo stesso posto di prima!

Riflessione e valutazione: Sebbene questa attività possa essere considerata un gioco di conoscenza, può essere utile chiedere al gruppo come ha trovato l'esperienza. Si sono sentiti a loro agio? Cosa hanno provato a stare così vicino ad altre persone? E' possibile utilizzarlo come introduzione ad un dibattito sul tema dello spazio personale e delle variazioni culturali.

Autostima - L'importanza di sentirsi apprezzati

Obiettivi: E' importante, per l'autostima dei giovani, che essi si sentano apprezzati dalle persone che più gli stanno a cuore. Una carenza in tal senso può portare alla frustrazione e ad un comportamento aggressivo. Questo workshop è stato ideato come introduzione ad un lavoro più approfondito per lo sviluppo dell'autostima.

Risorse necessarie: Copie della scheda dell'attività SENTIRSI APPREZZATI Penne

Dimensione del gruppo: Variabile

Tempo necessario: Minimo 1 ora

Descrizione dettagliata:

  1. Iniziate presentando il concetto di autostima. Distribuite la scheda e le penne. Se vi rendete conto che qualcuno incontra difficoltà nel leggero o scrivere, leggete voi il contenuto del foglio, utilizzate disegni oppure scrivete le loro risposte.
  2. Assistete i giovani mentre riflettono sui temi citati nella scheda. Se dicono di non avere in mente nulla da scrivere, suggerite di pensare all'ultima volta che si sono sentiti felici o amati. Potete quindi fare domande più precise per cercare di approfondire la discussione.

Riflessione e valutazione: Una volta completata la scheda, rivedete con il giovane ciò che è stato scritto. In particolare chiedete di riflettere su cosa ha scritto nella parte finale. Ad esempio, il giovane potrebbe scrivere che si sente stimato quando la madre lo loda per aver girato le spalle al fratello attacca briga, piuttosto che iniziare una lite. Studiate insieme un piano d'azione per raggiungere altri obiettivi di questo genere.

Sentirsi apprezzati scheda di lavoro

QUESTO SONO IO L'ultima volta che mi sono sentito stimato è stata quando. ... Mi sono sentito Persone che mi fanno sentire a mio agio sono. perché Dimostro che sono felice. Le cose che mi fanno sentire bene con me stesso sono: 1. 2. 3. Le cose che posso fare per raggiungere questo obiettivo: 1. ... 2. 3 ..

Tutti possiedono delle qualità - Valutare la propria personalità

Obiettivi: Un esercizio da utilizzare due volte durante un corso di formazione a lungo termine (all'inizio e alla fine). L'obiettivo dell'esercizio è di far prendere coscienza alle persone circa le proprie capacità e i propri limiti.

Risorse necessarie: Lunga striscia di carta (5-10 metri) con una scala da 1 a 10

Dimensione del gruppo: 6-30

Tempo necessario: Due sessioni di 20 minuti, più il tempo per la valutazione (in particolare dopo la seconda sessione)

Descrizione dettagliata:

  1. Spiegate ai partecipanti che la scala serve per mostrare le capacità personali di ciascuno e che tutti i partecipanti devono giudicare onestamente se hanno ancora necessità di acquisire queste capacità (1) o se pensano di esserne già in possesso (10). Spiegate inoltre che l'esercizio verrà ripetuto alla fine della formazione per vedere se ci sono stati cambiamenti, sia perché è possibile che si siano acquisite nuove capacità durante la sessione di lavoro, sia perché è possibile aver scoperto di possedere qualità nascoste. Chiarite che nessuno verrà giudicato per come si posizionerà nella scala e che l'esercizio è ideato esclusivamente per accrescere la conoscenza delle proprie qualità.
  2. Proponete delle affermazioni al gruppo e chiedete a ciascuno di collocarsi nella scala rispetto all'affermazione pronunciata; se sono pienamente d'accordo devono collocarsi al numero 10 e via via diminuendo.
  3. Chiedete ad alcune persone del gruppo di spiegare le proprie posizioni, ma non forzate nessuno a parlare se non lo desidera.
  4. Ripetete l'esercizio con diverse altre affermazioni.
  5. Alla fine della formazione ripetete l'attività e chiedete se è cambiato qualcosa dalla prima sessione.

Esempi di affermazioni: . Sono bravo nella collaborazione · Sono un leader naturale . Sono bravo nel dare feedback · Sono bravo nel ricevere feedback · Sono bravo nell'aiutare le persone . Sono creativo e propongo sempre nuove idee · Ho molta pazienza · Sono bravo a parlare di fronte al gruppo · Sono bravo nella pianificazione · Ho senso dell'umorismo

Riflessione e valutazione: La seconda volta vi sono stati molti cambiamenti nella vostra posizione, rispetto alla prima? Avete acquisito nuove capacità? Vi sono ambiti nei quali vi sottovalutate? Vi sono ambiti nei quali vi sopravalutate? Avete imparato qualcosa di nuovo su voi stessi o gli altri? E' stato difficile per voi dovervi "ridimensionare" (se avete dovuto farlo)?

Gestione del conflitto

Lettera ad un alieno: il conflitto è ...?

Obiettivi: Un esercizio adatto ad un gruppo numeroso che intende approfondire il significato della parola "conflitto" ; l'obiettivo è scoprire la gamma di risposte all'interno del gruppo per arrivare ad un'unica definizione di "conflitto".

Risorse necessarie: Foglio grande di cartone Penne

Dimensione del gruppo: 12-20

Tempo necessario: 35 minuti

Descrizione dettagliata:

  1. Dividete un foglio grande di cartone in tante colonne e scrivete in cima a ciascuna colonna una lettera dell'alfabeto. Scegliete le lettere da A ad H.
  2. Chiedete ai partecipanti di riflettere individualmente su alcune parole legate al significato di "conflitto". Ciascuno deve suggerire almeno una parola per ciascuna lettera (ad esempio: A - ansia, B - bisticcio, C - caos). Un volontario trascrive le parole sul foglio man mano che vengono suggerite, oppure ciascun partecipante aggiunge personalmente le proprie. In questa fase non vi deve essere alcuna discussione sul perché sono state scelte determinate parole (5 minuti).
  3. Una volta che il foglio è stato completato, i partecipanti possono rivolgersi delle domande relative alla scelta delle parole - cosa significhino alcuni vocaboli, quale è il loro legame con il concetto di "conflitto", etc. Nessuno deve esprimere giudizi (3 minuti).
  4. I partecipanti si dividono in coppia o in gruppi di tre e scelgono una lettera dal cartellone (è preferibile che ciascun gruppo abbia una lettera diversa). A questo punto scrivono una breve comunicazione ad un extraterrestre che non ha mai sentito parlare di "conflitto", che cosa esso significhi. Ciascun gruppo deve utilizzare le parole elencate sotto la propria lettera. Le comunicazioni vengono quindi condivise con il resto del gruppo (10 minuti).
  5. Mischiate i partecipanti in nuovi gruppi di quattro o cinque e chiedete a ciascun gruppo di creare una breve definizione di "conflitto" sotto forma di slogan. Si può iniziare con "il conflitto è ... ". Lasciate che i gruppi pensino ad un modo creativo di presentare la propria definizione. Ad esempio, possono utilizzare delle statue viventi e coinvolgere tutti nella presentazione. A seconda dei casi sarà necessario ulteriore tempo (10 minuti).

Riflessione e valutazione: Tornati in gruppo, i partecipanti sono invitati a riflettere individualmente sulla loro esperienza di interazione tra i membri del gruppo. Come ha lavorato il gruppo nella trascrizione della lettera all'alieno? Come è riuscito ad arrivare ad un accordo sulla definizione? E' rimasto sorpreso dalla definizione di qualcun altro? E' stato facile arrivare ad uno slogan sul conflitto? Vi sono altre domande da porre? I partecipanti hanno imparato qualcosa di nuovo dall'esercizio? Hanno la sensazione che sia stato trascurato qualche aspetto importante? (7 minuti).

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