Pedagogia dei servizi educativi: il ruolo dell'adulto, Università degli Studi di Firenze

Slide dall'Università degli Studi di Firenze su Pedagogia dei servizi educativi: Il ruolo dell'adulto. Il Pdf illustra le attività educative per bambini da 3 a 36 mesi, focalizzandosi sull'importanza del contesto e del gioco nello sviluppo infantile.

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20 pagine

Pedagogia dei servizi educativi: Il ruolo dell’adulto
Clara Silva, professoressa associata,
Università degli Studi di Firenze
Il ruolo decisivo dell’adulto (educatore)
L’adulto ha il ruolo di predisporre un con te sto
(fisico e sociale) capace di garantire sicurezza
fisica al bambino e allo stesso tempo ricchezza di
stimoli.
Così facendo co nsente al bambino di fare
esperi enze significative a ttra verso il gioco, che è lo
strumento fondamentale di ogni pratica e ducativa
all’interno dei ser vi zi.
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Anteprima

Il ruolo decisivo dell'adulto (educatore)

UNIVERSITÀ
DEGLI STUDI
FIRENZE
INA
STW
Pedagogia dei servizi educativi: Il ruolo dell'adulto
UNIVERSITA
PRIORUM UN
Clara Silva, professoressa associata,
Università degli Studi di FirenzeDEGLI STUDI
FIRENZE
ERSIT
Il ruolo decisivo dell'adulto (educatore)

  • L'adulto ha il ruolo di predisporre un contesto
    (fisico e sociale) capace di garantire sicurezza
    fisica al bambino e allo stesso tempo ricchezza di
    stimoli.
  • Così facendo consente al bambino di fare
    esperienze significative attraverso il gioco, che è lo
    strumento fondamentale di ogni pratica educativa
    all'interno dei servizi.

NA
STUDI
IOR
2DEGLI STUDI
FIRENZE
ERSIT
Il ruolo decisivo dell'adulto (educatore)
L'adulto cioè deve saper offrire al bambino:

  • strumenti per organizzare la propria mente;
  • parole per esprimere significati ed emozioni;
  • contesti per suscitare attività di esplorazione, comunicazione,
    gioco;
  • routine e rituali per trasmettere abitudini e atteggiamenti.

Un nido di qualità non può esimersi da tali offerte e dal proporle
secondo un disegno consapevole delle finalità, dei mezzi e delle
strategie da impiegare.
S
NAS
DIOR
3VERSIT
DEGLI STUDI
FIRENZE
Nei contesti educativi il ruolo dell'adulto è quello di
facilitatore del processo di crescita

  • Ciò presuppone l'osservazione di quello che il
    bambino è capace di fare, al fine di creare la
    possibilità affinché tali capacità possano essere
    ulteriormente
    estese
    (zona
    di
    sviluppo
    prossimale di Lev Vygotskij).

NA
STUDI
IOR
4

Le tre zone di sviluppo secondo Vygotskij

UNIVERSITÀ
DEGLI STUDI
FIRENZE
Le tre zone di sviluppo secondo Vygotskij
Zona 3
Zona di sviluppo
potenziale (lo studente,
in quel momento, non può
apprendere né da solo,
né supportato)
Zona 2 (o ZPD)
Zona 1
Zona di sviluppo
prossimale [lo studente
può apprendere
solo se supportato
da un insegnante)
Zona di sviluppo attuale
(lo studente può
apprendere da solo)
NA
JDIOR
www.pensierocritico.eu
5+HORE
VERSI
UNIVERSITÀ
DEGLI STUDI
FIRENZE
Tre zone di sviluppo secondo Vygotskij
Consumerdi nan
Zona di
Sviluppo
Prossimale
Non essere ancora in
grado
Essere in grado
tramite aiuto
APPRENDIMENTO
Essere in
grado
Scattalding
Conoscenze
acquisite
NA
STUL
DIOR
6

Le attività principali

Attività per 3-12 mesi

.DEGLI STUDI
FIRENZE
ERSIT
Le attività principali (3-12 mesi)
3-12 mesi
Giochi degli
oggetti nascosti
Movimento nell'angolo morbido
Giochi strutturati
con oggetti e
materiale di vario tipo
Giochi semplici
di costruzione
Discriminazione di vari
oggetti di vario colore, sonori
CONTESTI
- ROUTINES
- ANGOLO MORBIDO
(mobile primi passi)
- SCALA
Esplorazione e conoscenza de-
gli oggetti nell'angolo morbido
e durante situazioni di routines
Conoscenza del corpo
durante il cambio
NA
STUD
DIOR
Esplorazione e
sperimentazione
intorno al mobile
primi passi
Situazione
dello specchio
Movimento
sulla scala
7

Attività per 12-24 mesi

DEGLI STUDI
FIRENZE
ERSIT
Le attività principali 12-24 mesi
12-24 mesi
.
farina
- giochi sul tappeto di giornali
pongo
ATTIVITÀ
MANIPOLATIVE
GIOCHI DI
MOVIMENTO
didò
utilizzo della scala
acqua
movimento dell'angolo morbido
sabbia
colla
CONTESTI
uso tempera a dita
- ROUTINES
- SEZIONE
uso del pennello
- ANGOLO MORBIDO
uso delle posate
MOMENTO DEL
PRANZO
- ANGOLI STRUTTURATI
uso del pennarello
conoscenza
del cibo
- AMBIENTE ESTERNO
(giardino)
- USCITE
GIOCHI CON
IL CORPO
davanti allo specchio
uso del vasino
MOMENTO
DEL CAMBIO
GIOCHI
COGNITIVI
trucco
conoscenza delle
varie parti del corpo
conoscenza durante il cambio
conoscenza
degli indumenti
discriminazione
di vari oggetti
di vario colore
incastri
costruzioni
NA
ST
DIOR
lettura
d'immagini
gioco strutturato con ogg. e materiali di vario tipo
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ATTIVITÀ
GRAFICO-PITTORICA
matita a cera
- SCALA-SCIVOLO
travestimenti

Attività per 12-36 mesi

DEGLI STUDI
FIRENZE
ERSIT
Le attività principali 12-36 mesi
tombole
domino
GIOCHI
COGNITIVI
ATTIVITÀ
GRAFICO-
PITTORICA
tempera a dita
forme
uso del pennarello
incastri
matita a cera
collage
conoscenza dei colori
uso di tecniche varie
(bottiglia rullata, cera colata
ecc ... )
giochi con le bambole
giochi di cucina
GIOCHI
SIMBOLICI
CONTESTI
gimkana
giochi del bottegaio
- SITUAZIONI DI
ROUTINES
GIOCHI DI
MOVIMENTO
palestra
ascolto di canzoni
ATTIVITÀ
MUSICALI
- SEZIONE
visita alle fabbriche
- ANGOLI STRUTTURATI
gite
- AMBIENTE ESTERNO
(giardino)
ESPERIENZE
ESTERNE
scuola estiva
- ESPERIENZE ESTERNE
immagini
LE STORIE
biblioteca
visita ai negozi del quartiere
fotografie
davanti allo specchio
GIOCHI CON
IL CORPO
- ombre cinesi
ATTIVITÀ
DI CUCINA
trucco
drammatizzazione
colla
ritaglio
e collage-
pizza
dolce
BURATTINI
animazione di storie
conoscenza
dei vari utensili
macedonia
conoscenza
dei vari
ingredienti
biscotti
schiacciatine
.
.
.
.
puzzle
colori
costruzione
utilizzo della scala
costruzione di strumenti
uso di alcuni strumenti
piscina
libri
pongo, creta, didò
travestimenti
farina
acqua-sabbia
MANIPOLAZIONE E
UTILIZZAZIONE DI
MATERIALI VARI
-costruzione di un burattino
NALE
STUDIO
uso del pennello e tempera
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Organizzazione dello spazio e apprendimento

DEGLI STUDI
FIRENZE
VERSIT
Creare condizioni di apprendimento a cominciare
dall'organizzazione dello spazio

  • Benessere e crescita sono garantiti al bambino non solo
    dalla qualità della relazione e di cura, ma anche dalla
    predisposizione di luoghi accoglienti, bene organizzati,
    capaci di garantire insieme socialità e autonomia.
  • Spazi pensati per rendere il bambino protagonista del
    proprio processo di apprendimento.

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STU
IOR
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Il ruolo pedagogico dello spazio/ambiente educativo

UNIVERSITÀ
DEGLI STUDI
FIRENZE
Il ruolo pedagogico dello spazio/ambiente educativo

  • John
    Dewey:
    l'ambiente
    scolastico/educativo
    è
    un
    "ambiente speciale", con funzioni ben precise. Anzitutto quella di
    "sezionare" la cultura, cioè di renderla facilmente accessibile affinché
    possa essere assimilata in modo graduale (idea di scuola laboratorio)
  • Kurt Lewin (psicologo) aspetto dello spazio (materiale e psicologico).
    Educare l'infanzia pp. 134-135
  • Marc Auge (antropologo) distinzione tra luoghi e non luoghi pp. 135-
    136
  • Valenza sociale e simbolica dello spazio in cui avvengono gli incontri
    tra gli individui pp. 137-139
  • Maria Montessori
  • Loris Malaguzzi: lo spazio come terzo educatore, cioè come fattore che
    alla pari dell'adulto favorisce l'interazione sociale, l'apprendimento,
    l'interazione, suggerisce ai bambini i percorsi da intraprendere.
  • Erving Goffman (sociologo)
    STUDI
    11

Lo spazio che educa

DEGLI STUDI
FIRENZE
ERSIT
Lo spazio che educa
Per allestire uno spazio che educa occorre prestare
attenzione alla scelta degli arredi dei giocatoli e dei materiali
che devono essere scelti pensando alle loro finalità
educative.
Gli ambienti ben organizzati contribuiscono a migliorare la
relazione con l'educatore e migliorano la loro capacità di
osservazione e di ascolto del bambino.
Favoriscono inoltre comportamenti rilassati e partecipi sia nei
bambini sia negli adulti.
RST
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La postura degli adulti e lo spazio

DEGLI STUDI
FIRENZE
ERSIT
La postura degli adulti (educatori e genitori) è
influenzata dallo spazio

  • Uno spazio ben organizzato consente ai genitori di
    comprendere meglio le proposte educative del servizio e li
    incoraggia a sentirsene parte.
  • Attraverso lo spazio si trasmette il valore dell'infanzia, che
    può essere colto negli oggetti
    e nei giocattoli scelti in
    modo non stereotipato.
  • In questo modo si offre ai genitori l'opportunità di
    comprendere meglio il proprio bambino.

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DIOR
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Pedagogia dello spazio

DEGLI STUDI
FIRENZE
VERSIT
Parlare di pedagogia dello spazio significa allora :

  • Riferirsi allo spazio come a una dimensione capace di
    promuovere o inibire possibilità,
  • Sperimentare concretamente i valori che riguardano la vita
    reale dei bambini e degli adulti.
  • Che progettare/organizzare lo spazio è un sapere
    dell'educatore, è una capacità da acquisire nella
    formazione iniziale e da perfezionare nella formazione in
    servizio.
  • Che tale organizzazione può essere migliorata grazie
    all'osservazione del comportamento del bambino, e alla
    riflessività sul proprio operato e su quello del bambino.

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DIOR
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Progettazione dello spazio

DEGLI STUDI
FIRENZE
ERSIT
Lo spazio va progettato

  • Si tratta di una progettazione collegiale, cioè condivisa con
    tutti gli educatori e insegnanti della scuola dell'infanzia.
  • Sia gli spazi delle sezioni, sia quelli comuni hanno una
    valenza educativa allorché sono pensati per offrire ai
    bambini le migliori possibilità di crescita e per gli adulti le
    condizioni migliori per svolgere il proprio lavoro.
  • Lo spazio esprime il modo di pensare e di agire dell'adulto,
    le idee pedagogiche e le conoscenze che possiede relative
    ai bisogni dei bambini.

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Uno spazio empatico

UNIVERSITÀ
DEGLI STUDI
FIRENZE
Uno spazio empatico

  • Spazio come luogo dove si respira un clima familiare, grazie agli arredi
    personalizzati e non solo per la loro funzione. Arredi scelti con cura
    con attenzione ai dettagli come facciamo per la nostra casa quando la
    vogliamo rendere un luogo unico con una propria specificità. Un luogo
    che ci fa stare bene.
  • Alcuni esempi:
    Un divano dove si può sedersi, per un saluto rilassato.
    Una frase di benvenuto, possibilmente in più lingue
    Una documentazione facilmente leggibile e comprensibile.
  • Gli spazi che ci vengono incontro devono essere tali da consentire ai
    bambini e agli adulti di esprimere sentimenti ed emozioni. Ovvero
    devono essere spazi emotivamente connotati.

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Spazio che accoglie

DEGLI STUDI
FIRENZE
AVERSITA
Spazio che accoglie

  • Spazio di sezione come luogo di riferimento, destinato a
    gruppi ristretti, dove la ritualità dei comportamenti rassicura i
    bambini.
  • La sezione si modella in riferimento al numero e all'età dei
    bambini.
  • Spazio come luogo della quotidianità reso caldo e accogliente
    dalle relazioni quotidiane.
  • Uno spazio che accoglie conferisce valore e identità ad ogni
    bambino, trasmette e incentiva la cura e il rispetto delle cose
    al loro interno (oggetti, giocatoli, arredi, materiali).

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OF
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Spazio generoso: Anna Lia Galardini

DEGLI STUDI
FIRENZE
VERSITA
Lo spazio è generoso: Anna Lia Galardini

  • Spazio che offre sollecitazioni che il bambino non trova a
    casa
  • Spazio che promuove lo sviluppo del corpo e della mente
    del bambino.
  • Spazio che sollecita curiosità, percezioni, emozioni.
  • Spazio dove convivono insieme stabilità e flessibilità,
    regole e libertà.

NA
Spazio pieno di cose da scoprire, da esplorare, che
sollecita domande, che favorisce la cooperazione.
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