Slide da I.i.s. Bianchi-virginio sul Rinascimento Maturo o Secondo Rinascimento. La Pdf esplora il periodo tra la fine del 1400 e il 1550, analizzando eventi storici, il ruolo dei papi Giulio II e Leone X, e le opere di Michelangelo Buonarroti, per la materia Arte nella Scuola superiore.
Mostra di più22 pagine
Visualizza gratis il Pdf completo
Registrati per accedere all’intero documento e trasformarlo con l’AI.
https://youtu.be/_WsUOUkVPcU
1492: morte di Lorenzo il Magnifico.
1494: Piero de' Medici cacciato da Firenze (con l'accusa di appoggiare i francesi).
Firenze, instaurata la Repubblica che regge fino al 1511. Nel 1512 tornano i Medici a Firenze.
Ludovico Sforza detto il Moro conquista il ducato di Milano (di cui era già signore dal 1480).
L'Italia diventa progressivamente terra di conquista per i sovrani di Francia e
Spagna.
1494-1499: la Francia rivendica i diritti sul regno di Napoli e sul ducato di Milano, il Sacro
Romano Impero punta ai possedimenti della Repubblica di Venezia, la Spagna cerca di
difendere i suoi territori al sud.
1495: Lega Santa, papa (Alessandro VI), Venezia, re di Napoli (Aragona), Sforza a Milano,
Sacro Romano Impero, Spagna, respingono i francesi (Carlo VIII) dall'Italia.
1499-1515: Milano conquistata dai francesi.
1508: Lega di Cambrai, Sacro Romano Impero, Francia, Napoli, Papato, Ferrara, Savoia,
Mantova, Ungheria, per spartirsi domini di Venezia.
1511: Nuova Lega Santa, Papa, Venezia e Spagna cercano di fermare i francesi.
(1517: Martin Lutero, Riforma protestante. 1545/63: Concilio di Trento, Controriforma).
1519: Carlo V d'Asburgo diventa imperatore del Sacro Romano Impero e re di Spagna,
conquisterà nel 1525 Milano e Napoli.
1527: Roma saccheggiata dalle truppe dei Lanzichenecchi inviate da Carlo V.
Gli stati italiani si alleano di volta in volta con la potenza straniera che pare più
vicina ai propri interessi: ciò condannerà la penisola ad una crescente soggezione
agli stranieri, come evidenziato nell'opera del Macchiavelli, Il Principe, 1513.
INGHILTERRA
OCEANO
ATLANTICO
SACRO ROMANO IMPERO
Amboise
Bergamo
Milano
Venezia
Bologna Do
IMPERO
OTTOMANO
Firenze
Urbino
Roma
MEDITERRANEO
Le principali tappe
dell'attività di Bramante (1444-1514)
Sisto IV (1414-1484) chiamerà i pittori più importanti per
affrescare la Cappella Sistina.
Giulio II (1443-1513)
Leone X (1475-1521)
Questi due papi daranno impulso a grandi iniziative
artistiche per far rinascere la Roma papale.
Entrambe i papi finanzieranno imprese artistiche vendendo
benefici ecclesiastici e indulgenze in cambio di denaro.
Sottovaluteranno il malcontento europeo nei loro confronti.
Giulio II (Giuliano della Rovere,
1503-1508). Avrà atteggiamenti
da principe: vorrà una residenza e
un mausoleo degni di un
imperatore romano, farà
abbattere la Basilica di S. Pietro
per far spazio alla propria tomba.
Leone X (Giovanni de' Medici, figlio di
Lorenzo il Magnifico, 1513-1521): amante di
arte e cultura, tenterà di consolidare il
proprio potere su Firenze (il nipote Giulio
sarà papa nel 1523 con il nome di Clemente
VII). Leone X svilupperà un vero culto per i
reperti antichi, considerati riferimenti per i
«moderni». Raffaello sarà nominato
conservatore dei marmi antichi.
Giorgio Vasari (Arezzo, 1511 - Firenze, 1574)
Il primo storico dell'arte
1475-1500: Vasari definisce questo periodo storico-artistico la «Maniera moderna», riferendosi agli artisti Bramante, Leonardo,
Michelangelo, Raffaello, Tiziano.
G. Vasari, Firenze, 1550: «Le vite de' più eccellenti architetti, pittori et scultori italiani da Cimabue insino a' tempi nostri» (1a edizione)
Contenuto: 1000 pagine, 132 biografie (più i proemi), di artisti non più viventi ad esclusione di Michelangelo (vivente) considerato
artista «divino». Il libro è diviso «in te parti, o [ ... ] età, da la rinascita di queste arti sino al secolo che noi viviamo».
Secondo Vasari è con Cimabue che inizia la rinascita, proseguita dalla capacità di dare «vivezza» di Giotto. Sostiene inoltre che «la Toscana
sovrabbondava di artefici in ogni tempo»
L'opera è dedicata a Cosimo I de' Medici, suo secondo protettore.
G. Vasari, Firenze, 1568: «Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architetti» (seconda edizione ampliata)
All'interno di questa vera e propria «enciclopedia dell'arte>> Vasari mette in evidenza come gli artisti rinascimentali quali Leonardo,
Raffaello, Michelangelo in particolare (la «triade vasariana») abbiano la capacità di conferire naturalezza alle forme, dolcezza ai contorni,
agli sfumati, gradualità dei passaggi tonali, variando i tipi umani nella fisionomia e negli atteggiamenti con proporzioni ideali ma che
rivelano i sentimenti, superando la «maniera secca» di Piero della Francesca, Bellini, Mantegna.
I moderni artisti sono partecipi dei loro soggetti. Secondo il Vasari grazie alla pratica del disegno, gli artisti, con risultati eccellenti, passano
velocemente ad occuparsi di pittura, scultura e architettura.
Leonardo, Michelangelo e Raffaello: questi tre autori hanno modificato per sempre il concetto di artista, non più talentuoso artigiano del
`400, ma individuo inimitabile e geniale, dotato di un dono quasi divino.
L'alternativa a questi artisti sarà quella che si evidenzierà con i pittori dell'area veneta (capitolo 25).
Nel suo testo Vasari, pur lodando Tiziano, critica i pittori veneti che non utilizzano i disegni preparatori e non hanno studiato le «cose
antiche».
Si parlerà di crisi del Rinascimento dal 1520, periodo caratterizzato da un senso di incertezza e sfiducia in riferimento anche agli eventi
storici, tuttavia nell'arte si riconosce in Italia, a cavallo del '500, la fase culminante dell'esperienza artistica rinascimentale.
https://youtu.be/zy6xvBvhq88
Donato di Angelo di Pascuccio
(Fermignano 1444- Roma 1514)
Cenni biografici Donato Bramante nasce
nel 1444 vicino a Urbino. Si forma alla corte di
Federico da Montefeltro, che chiama grandi
artisti e favorisce la diffusione in Italia della
pittura fiamminga. Nel 1480 giunge a Milano,
dove diventa artista per la corte di Ludovico
Sforza (detto Ludovico il Moro) e stringe uno
stretto rapporto con Leonardo. Nell'anno della
caduta della signoria sforzesca (1499), Bramante
si sposta a Roma, dove lavora per il papa Giulio
II; qui muore nel 1514.
DIAMANT
OR TICIT
Le prime opere documentate di
Bramante sono pittoriche. Di un
disegno in particolare, oggi
perduto rimane una copia nota
come Incisione Prevedari.
L'incisione mostra un antico
tempio popolato di figure, con
un repertorio di idee
architettoniche presto
sperimentate nelle prime opere
costruite, in particolare nel
soggiorno milanese alla corte
Sforza.
Bernardino Prevedari (su
disegno di Bramante),
Incisione Prevedari, 1481,
puntasecca su lastra di
ottone, cm 70x51. Milano,
Castello Sforzesco, Civica
Raccolta delle stampe Achille
Bertarelli.
Bramante pittore Durante il soggiorno
lombardo Bramante predilige i lavori di
architettura, ma si dedica anche alla pittura. Gli
storici attribuiscono all'artista il Cristo alla colonna
[
oggi conservato in Brera e datato 1490.
Il paesaggio oltre la finestra è realizzato con
abilità da miniaturista e rivela una conoscenza
delle opere di Antonello da Messina. Il Cristo
è molto espressivo, attende la flagellazione con
una corda legata intorno al collo; la sua figura
è delineata realisticamente nei dettagli dei
muscoli, delle vene e delle pieghe della carne.
Il corpo statuario del
Cristo e e il pilastro
classico rimandano a
Mantegna.
L'arrossamento del collo e
le pieghe del braccio dove
le corde stringono,
conferiscono umanità al
Cristo, tuttavia solenne e
idealizzato
Luce radente: luce
direzionale, indaga le
superfici, nel dettaglio.
Simbologia: forse la
sofferenza di Cristo allude
alle sofferenze causate
dall'avanzata dei turchi
nell'Adriatico, e la pisside per
le ostie, sul davanzale,
potrebbe rappresentare un
deterrente.
Cristo alla colonna, 1490,
tempera su tavola,
93,7X62,5 Brera (per
Abbazia di Chiaravalle)
https://youtu.be/-Ud1faIACDU
https://www.haltadefinizione.com/visualizzatore/opera/cristo-alla-colonna-donato-bramante
Al servizio di Ludovico il Moro Ludovico il Moro, dopo aver usurpato il
potere al nipote (1480), inizia una politica di mecenatismo per legittimare
il suo ruolo di duca e valorizzare la città di Milano; Bramante e Leonardo
da Vinci sono i principali interpreti del suo programma ideologico
nell'ultimo ventennio del Quattrocento. A Milano Bramante sposta i suoi
interessi dall'architettura dipinta a quella costruita.
(1482/86)
Santa Maria presso San Satiro Il santuario
di Santa Maria presso San Satiro è ritenuto il
primo edificio realizzato da Bramante. La chiesa
sorge nel tessuto della Milano medievale e
mostra un impianto a T [
-" una strada
che corre alle spalle della chiesa impedisce,
infatti, di costruire un coro e farlo corrispondere
al preesistente sacello dedicato a San Satiro
(A). Questo ostacolo suggerisce a Bramante
una nuova invenzione: nella parete di fondo
costruisce una struttura prospettica a
stucco che crea l'illusione di un coro di
tre campate
-
". La tecnica prospettica
diviene per la prima volta uno strumento per
ingannare l'occhio sulla realtà di uno spazio
costruito.
Sacello: cappella o chiesetta
per le reliquie di un santo.
Confronto con S.
Andrea, Mantova, L.B.
Alberti, vedi pag. 195
A. Sacello di San Satiro
(preesistente)
B. Campanile
(preesistente)
C
C. Santuario di S. Maria
(bramantesco)
D. Sacrestia
(bramantesca)
D
N
La tribuna di Santa Maria delle Grazie
(1492-97)
La seconda architettura realizzata da Bramante a Milano è la tribuna della
chiesa di Santa Maria delle Grazie aggiunta a una chiuesa persistente. Gli
studiosi ipotizzano un contributo progettuale da parte di Leonardo da Vinci,
che, nello stesso momento, sta dipingendo il Cenacolo nel convento vicino
N
Progetto di Guiniforte Solari (dal 1467)
Progetto di Donato Bramante
Tribuna: area per il
clero, comprendente
presbiterio, coro, absidi.
Ludovico il Moro voleva dare
un'impronta classicista e fa
costruire la Tribuna che poi
destinerà a mausoleo di famiglia.
La Tribuna costituirebbe una
versione milanese della
Sagrestia Vecchia di
Brunelleschi a cui è accostabile
per la concezione spaziale.
8000
https://mediasetinfinity.mediaset.it/video/i
leo/iviaggidelcuore/santa-maria-presso-san-satiro_F310964901012C02
Struttura:
pianta
centrale,
cupola
emisferica e
tiburio a 16
lati.