Dal Risorgimento all'unità d'Italia: la coscienza nazionale e i moti del 1848

In Italia si forma una coscienza nazionale

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Concetto di Nazione

Nazione Con questo concetto si intende una comunità di individui che condividono insieme un territorio, una lingua, una cultura, delle tradizioni.

È negli anni Venti e Trenta dell'Ottocento che si fa strada il Risorgimento: la rinascita e liberazione del popolo italiano.

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Giuseppe Mazzini e la Giovine Italia

Giuseppe Mazzini è tra i primi a elaborare un programma "nazionale". Nel 1831 fonda a Marsiglia la Giovine Italia, un'associazione di liberi cittadini.

Nel programma si afferma che il popolo è l'unico soggetto in grado di originare una nazione libera.

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Trasformazione in monarchie costituzionali

Mentre le insurrezioni mazziniane falliscono, si diffonde l'idea di una trasformazione dei singoli Stati in monarchie costituzionali, unite da un organo centrale.

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Prospettive di unione: Gioberti e Balbo

Per Vincenzo Gioberti l'unione confederale tra gli Stati italiani deve essere presieduta dal papa, per Cesare Balbo invece dai Savoia.

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Carlo Cattaneo e la Repubblica federale

La terza prospettiva, espressa da Carlo Cattaneo, è una Repubblica organizzata su base federale.

Le autonomie dei diversi Stati sarebbero state rispettate, e artefice del progetto sarebbe stata la borghesia.

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I moti del Quarantotto e la Prima Guerra d'Indipendenza

Rivolte e Costituzioni del 1848

A Palermo nel 1848 si verificano una serie di rivolte, tanto che Ferdinando II promulga una Costituzione, però rifiutata.

Sulla scia di quanto accaduto in Sicilia viene concessa una Costituzione in Toscana, nel Regno di Sardegna (Statuto albertino) e nello Stato della Chiesa.

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Le Cinque Giornate di Milano e la Repubblica Veneta

Il 18 marzo a Milano, dopo cinque giornate di lotta, gli Austriaci sono costretti a ripiegare.

Dopo l'insurrezione di Venezia il 23 marzo si forma un governo provvisorio e viene proclamata la Repubblica Veneta.

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Intervento di Carlo Alberto e riconquista asburgica

Il 23 marzo il re di Sardegna Carlo Alberto annuncia il suo intervento contro l'Austria, suscitando entusiasmo.

Tra maggio e giugno, Carlo Alberto si trova a capo dell'Italia settentrionale: entro due mesi, però, le truppe asburgiche riconquistano i territori perduti.

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Repressione nel Regno delle Due Sicilie e Repubblica Romana

Nel 1849 Ferdinando II ripristina un regime reazionario nel Regno delle Due Sicilie. Il 9 febbraio 1849 nasce, invece, la Repubblica Romana.

Il governo viene assunto da un triumvirato di cui fa parte Mazzini. Alla fine dell'estate, però, la città viene assediata dalle truppe francesi e il papa farà ritorno.

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Sconfitta di Carlo Alberto e trattato di pace

Per accedere a un video online sulla Prima guerra d'indipendenza collegati all'indirizzo http://rehubscuola.2.vu/http://reh ubscuola.2.vu/5qz Carlo Alberto, sconfitto dagli Austriaci a Novara il 23 marzo 1949, abdica in favore del figlio Vittorio Emanuele II.

Il nuovo sovrano firmerà un trattato di pace con il maresciallo Radetzky.

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Il Regno di Sardegna e Cavour

Rivoluzione in Francia e Luigi Filippo d'Orléans

In Francia nel 1830 Carlo X scioglie il Parlamento e abolisce la libertà di stampa. Operai, studenti, artigiani, donne insorgono e il re è costretto ad abdicare e fuggire.

Il 9 agosto il nuovo re Luigi Filippo d'Orléans accetta una Costituzione che limita i suoi poteri.

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Il Regno di Sardegna e Camillo Benso conte di Cavour

Nel 1850 il Regno di Sardegna è l'unico Stato in grado di portare a termine l'unificazione dell'Italia.

L'ambiente politico piemontese fa propria questa idea, e nel Parlamento si consolida il gruppo liberale-moderato: il suo leader è Camillo Benso conte di Cavour.

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Riforme sociali ed economiche di Cavour

Secondo Cavour è il momento di adottare adeguate riforme sociali ed economiche. Nel 1850 è ministro dell'agricoltura e del commercio, e nel 1851 ministro delle finanze.

QUI sottoscrive trattati commerciali ispirati al principio del libero scambio, eliminando dazi e vincoli protezionistici.

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Cavour e la guerra di Crimea

Nel 1852 Cavour è presidente del consiglio. Egli cerca di ottenere l'appoggio di Inghilterra e Francia per un eventuale scontro con l'Impero asburgico.

L'occasione arriva allo scoppio della guerra di Crimea, in cui l'Italia aderisce all'alleanza franco-inglese.

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Vittoria in Crimea e questione italiana

Il contingente militare inviato da Cavour contribuisce alla vittoria della guerra e alla sconfitta della Russia zarista.

Ora Cavour è ammesso al tavolo delle trattative di pace e pone all'attenzione degli altri la questione italiana.

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Il Partito d'Azione e i moti mazziniani

Il movimento democratico legato a Mazzini nel 1853 dà vita al Partito d'Azione, con l'obiettivo di raggiungere l'unificazione.

I moti, però, falliranno tutti.

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Carlo Pisacane e la spedizione di Sapri

Carlo Pisacane, convinto rivoluzionario, nel 1857 sbarca a Sarpi, ma i patrioti sono scambiati per briganti e sono massacrati.

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La Seconda Guerra d'Indipendenza

Accordi di Plombières e preparazione allo scontro

Cavour incontra Luigi Napoleone Bonaparte: essi prospettano un Regno dell'Alta Italia (ai Savoia), un Regno dell'Italia centrale e un Regno dell'italia meridionale.

Dall'inizio del 1859 il governo piemontese concentra le truppe lungo il confine, cercando lo scontro con l'Austria.

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Inizio della guerra e conquiste franco-piemontesi

L'Austria dichiara guerra al Regno di Sardegna: il 26 aprile 1859 scoppia la Seconda guerra d'indipendenza.

Giuseppe Garibaldi.

Il 24 giugno 1859 l'esercito franco-piemontese, nelle battaglie di Solferino e Martino, conquista definitivamente la Lombardia.

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Armistizio di Villafranca

Napoleone III firma con l'Austria l'armistizio di Villafranca, senza avvertire i piemontesi:

• L'Austria deve cedere la Lombardia alla Francia;
• I| Veneto va all'Austria;
• Toscana, Modena e Parma ai legittimi sovrani.

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Dimissioni di Cavour e annessioni tramite plebisciti

Cavour si dimette, considerando il comportamento di Napoleone III un tradimento.

Richiamato al governo nel 1860, Cavour ottiene il consenso per alcuni plebisciti che portano all'annessione dei ducati di Modena e Parma, Toscana e Legazioni pontificie.

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Verso l'Unità d'Italia

Spedizione dei Mille di Garibaldi

Per annettere il Meridione bisogna trovare l'appoggio della popolazione locale. E così che Garibaldi nella notte tra il 5 e il 6 maggio 1860 approda a Marsala.

A metà agosto i Mille sbarcano in Calabria e poi entrano trionfalmente a Napoli il 7 settembre.

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Proclamazione del Regno d'Italia

Cavour invade lo Stato della Chiesa, occupando Marche e Umbria. Il 26 ottobre Garibaldi a Teano cede al re Vittorio Emanuele II i territori conquistati.

Il 17 marzo 1861, a Torino, il primo Parlamento nazionale proclama Vittorio Emanuele Il re d'Italia.

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