Come gestire la classe nella pratica didattica per l'università

Documento sulla gestione della classe nella pratica didattica. Il Pdf, di Psicologia per l'Università, esplora il significato della gestione della classe, la molteplicità dei bisogni degli alunni, la motivazione, l'organizzazione dell'ambiente aula e la didattica inclusiva per DSA.

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26 pagine

COME
FARE
PER
GESTIRE
LA
CLASSE
NELLA
PRATICA
DIDATTICA
CAPITOLO
1:
IL
SIGNIFICATO
DELLA
GESTIONE
Condurre
una
classe
è
diventato,
per
gli
insegnanti
di
oggi,
un
compito
arduo:
imparare
a
gestire
le
molteplicità
di
un
gruppo
è
infatti
una
questione
profondamente
intrecciata con
il
modo
di
insegnare.
Gestire
la
classe
significa
agire
in
modo
tale
che
ogni
allievo
possa
trovare
le
giuste
attenzioni
educative
e
didattiche
soddisfacendo
i
propri
bisogni
personali,
promuovendo
e
mantenendo
un
proficuo
ambiente
di
apprendimento
in
classe;
e
ciò
riguarda
anche
e
soprattutto
coloro
che
presentano
più
problematiche
a
livello
psichico,
sensoriale,
comportamentale
e
sociale.
La
molteplicità
dei
bisogni
Spesso
la
complessità
favorisce
relazioni
inadeguate,
causate
da
diversi
fattori:
fattori
esterni
alla
scuola
(contesto
culturale,
economico
e
sociale
in
cui
si
vive..);
fattori
interni
(ambiente,
struttura,
risorse
economiche
dell’istituto..);
fattori
umani
(disponibilità
al
cambiamento
di
ciascun
docente,
la
flessibilità..).
Per
far
in
modo
che
l’insegnante
agisca
efficacemente
occorre
che
tenga
presenti
alcuni
aspetti:
la
consapevolezza
dei
propri
valori
e
del
proprio
ruolo,
il
dominio
disciplinare
dei
contenuti
e
il
modo
in
cui
li
trasmette,
il
contesto
della
sua
classe,
ovvero
l’insieme
di
relazioni
tra
allievi,
tra
insegnanti
e
allievi,
tra
insegnanti,
con
il
Dirigente
e
con
i
genitori
In
una
classe
possiamo
incontrare
bambini
e
ragazzi
con
esigenze
particolari,
che
richiedono
interventi
specialistici
mirati,
e
altri
che
necessitano
di
attenzioni
anche
se
non
specialistiche.
Nella
classe
possono
essere
presenti:
*
Alunni
con
problematiche
personali:
spesso
i
bambini
e
i
ragazzi
entrano
a
scuola
carichi
di
esperienze
familiari
pesanti.
Questi
allievi
presentano
problematiche
educative
tali
da
richiedere
attenzioni
continue
da
parte
dell’insegnante.
*
La
percezione
di
molto
insegnanti
è
che
sia
in
costante
aumento
il
numero
degli
alunni
con
disabilita
presenti
nelle
classi.
Solo
nell'integrazione
e
grazie
a
essa
si
possono
trovare
le
risposte
utili
ai
bisogni
di
tutti
e
di
ciascuno.
*
Richiedono
attenzioni
elevate
anche
gli
allievi
con
disturbi
specifici,
rispetto
ai
quali
occorre
avere
una
grande
intenzionalita
educativa,
oltre
a
capacita
didattiche
e
progettuali
specifiche
e
competenti.
*
Una
condizione
ormai
diffusa
è la
classe
multiculturale:
possiamo
incontrare
ragazzi
di
origine
straniera;
alunni
neoarrivati
che
non
parlano
una
parola
di
italiano
e
altri
che non
mostrano
particolari
problemi
con
la
lingua;
soggetti
portatori
di
culture
simili
alla
nostra
e
altri
di
origini
molto
diverse.
Il
rischio
che
il
pregiudizio
influenzi
il
nostro
operato
è
sempre
presente
anche
in
campo
educativo.
Di
fronte
poi
alla
persona
straniera
la
nostra
abitudine
a
essere
prevenuti
ci
condiziona.
La
gestione
della
classe:
che
cosa
NON
E'
Gestione
della
classe
non
significa
solo
mantenere
la
disciplina:
un
insegnante
abile
a
mantenere
l'ordine
non
è
detto
che
sia
anche
in
grado
di
svolgere
bene
il
suo
mestiere,
colui
che
si
limita
a
indirizzare
tutte
le
sue
energie
nella
conduzione
disciplinare
rischia
di
rendere
sterile
il
suo
operato.
Mantenere
la
disciplina
significa
controllare
i
comportamenti
inopportuni;
significa
scegliere
di
agire
intenzionalmente
dal
punto
di
vista
educativo
per
indurre
al
cambiamento
di
tali
comportamenti.
L'azione
disciplinare
può
essere
rivolta
al
singolo
allievo,
al
piccolo
gruppo
o
all'intera
classe.
Gli
allievi
hanno
necessita
di
vivere
in
un
clima
di
classe
in
cui
le
loro
personalita
possano
mostrarsi
in
armonia
con
gli
altri,
in
cui
trovare
le
motivazioni
per
un
impegno
individuale
e
collettivo
non
generato
da
una
motivazione
estrinseca
sterile.
Ciò
che
promuove
I'apprendimento
significativo
è
la
motivazione
intrinseca.
Essa
rende
capaci
di
comportarsi
adeguatamente,
controllando
le
proprie
tensioni
non
per
timore
dell'autorita
del
docente,
ma
in
vista
dell’utilita
dell'apprendimento.
*
Motivazione
estrinseca:
non
ha
origine
da
un
vero
interesse
personale
ma
viene
indotta
dall’esterno,
ha
il
suo
valore
e
può
essere
usata
in
certe
fasi
dell’esperienza
formativa
e
Motivazione
intrinseca:
s'intende
un
dinamismo
interno
all'individuo
basato
su
determinati
bisogni,
che
sollecita
positivamente
i
comportamenti
personali
e
sociali
e
fa
vivere,
di
conseguenza,
stati
emotivi
che
corrispondono
a
bisogni
tipici
dell’essere
umano,
come
la
curiosità,
la
serenità,
l’interesse.
Per
primi
parlarono
di
motivazione
intrinseca
Piaget
e
White,
che
intorno
agli
anni
Cinquanta
accennarono
a
costruzioni interne
e a
bisogni
intrinseci
molto
potenti,
capaci
di
guidare
gli
individui
nelle
loro
azioni.
Poi
Edward
Deci
con
i
suoi
studi
ha
messo
in
evidenza
alcuni
processi
interni
alla
persona;
Deci
e
i
suoi
collaboratori
delineano
tre
bisogni
fondamentali:
1.
Il
bisogno
di
autodeterminazione
2.
Direlazione
3.
Di
competenza
La
gestione
della
classe:
che
cosa
&
Per
gestire
la
classe
in
modo
ottimale
occorre
aver
chiaro
che
il
docente
deve
indirizzarsi
verso una
conduzione
dei
rapporti
interpersonali
e
di
gruppo
volti
a
promuovere
nell’allievo
un
atteggiamento
positivo
verso
la
proposta
educativo-didattica.
Questo
significa
conoscere
ciò
che
più
condiziona
I'apprendimento
in
classe
e
proporre
di
conseguenza
attivita
in
grado
di
catturare
'attenzione
dei
ragazzi,
incoraggiarne
la
partecipazione,
sostenerne
'impegno.
Apprendimento
significativo
e
metacognizione:
Ausubel
(1963,1968)
afferma
che
I'apprendimento
significativo
è
un
sistema
di
attivita
in
cui
e
con
cui
I'allievo
prende
coscienza
di
sistemi
di
significati,
se
ne
appropria,
li
attribuisce
agli
eventi
in
base
alle
esperienze
svolte.
Secondo
Novak
(2001)
il
valore
dellapprendimento
significativo
è
dato
dalla
comprensione
del
significato
ed
è
finalizzato
all'impegno
e
alla
responsabilita.
Acquista
significato
il
fatto
che
I'apprendimento
sia
metacognitivo,
consapevole
e
attivo.
Gli
aspetti
da
considerare
sono:
*
La
costruzione
della
conoscenza
*
La
significativita
del
contesto
*
La
collaborazione
tra chi
apprende
e
'insegnante
Anche
la
metacognizione,
cioè
la
capacita
di
rendersi
conto
di
ciò
che
accompagna
i
propri
processi
cognitivi,
è
importante
poiché
l’attività
metacognitiva
serve
a
controllare
i
nostri
pensieri
e
quindi
a
dirigere
i
processi
di
apprendimento.
Alcuni
aspetti
della
gestione
Gli
aspetti
che
definiscono
il
significato
della
gestione
della
classe
sono:
A
Scelte
organizzative
e
didattiche:
ogni
azione
educativa
che
I'insegnante
mette
in
atto
concorre
a
creare
le
condizioni
per
una
gestione
efficace
della
classe,
persino
la
disposizione
spaziale
dei
banchi,
la
scelta
dei
colori
delle
pareti
e
il
tipo
di
materiale
presente
in
aula.
Anche
il
linguaggio
non
verbale,
la
postura
del
docente,
la
sua
capacita
dialettica,
il
tono
di
voce,
sono
determinanti
nella
conduzione.
La
presenza
fisica
attica
dell’insegnante
è
indispensabile
per
gestire
la
classe.
L"organizzazione
dell’ambiente
è
connessa
all'organizzazione
del
contesto
educativo,
che
comprende
anche
le
relazioni
e
i
sistemi
di
regole.
Contesto:
&
un
concetto
che
considera
la
relazione
educativa
come
“situata”
nel qui
e
ora
di
un
gruppo
classe.
Si
interpretano
i
processi
di
apprendimento
come
“situati”
in
un
insieme
di
relazioni
che
coinvolgono
insegnanti
e
alunni
in
un
ambiente
determinato.
Anticipatori
e
scaffolding:
con
il
termine
“anticipatori”
Ausubel
si
riferisce
a
ogni
tipo
di
schema
o
quesito
che
un
assaggio
di
quelli
che
saranno
i
punti
essenziali
da
acquisire,
a
partire
dalle
preconoscenze:
'apprendimento
mette
cioé
in
relazione
gli
elementi
che
vengono
dall’esterno
con
le
preconoscenze
che
si
hanno.
Un
anticipatore
è
uno
scaffold,
ovvero
un’impalcatura
di
sostegno
data
all'inizio
dell'apprendimento.
Un
apprendimento
&
significativo
se
le
nuove
conoscenze
si
integrano
con
le
preconoscenze.
A
La
motivazione:
come
promuovere
|'interesse:
gestire
la
classe
significa
innanzitutto
saper
motivare
A
|l
coinvolgimento:
come
incoraggiare
la
partecipazione:
I'apprendimento
è
condizionato
dallo
stato
di
benessere
che
il
soggetto
vive
in
un
determinato
contesto
educativo.
Per
vivere
bene
e
per
potersi
esprimere
pienamente
l'alunno
necessita
di
sperimentare
una
relazione
positiva
e
fruttuosa
con

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Anteprima

IL SIGNIFICATO DELLA GESTIONE

Condurre una classe è diventato, per gli insegnanti di oggi, un compito arduo: imparare a gestire le molteplicità di un gruppo è infatti una questione profondamente intrecciata con il modo di insegnare. Gestire la classe significa agire in modo tale che ogni allievo possa trovare le giuste attenzioni educative e didattiche soddisfacendo i propri bisogni personali, promuovendo e mantenendo un proficuo ambiente di apprendimento in classe; e ciò riguarda anche e soprattutto coloro che presentano più problematiche a livello psichico, sensoriale, comportamentale e sociale.

La molteplicità dei bisogni

Spesso la complessità favorisce relazioni inadeguate, causate da diversi fattori: fattori esterni alla scuola (contesto culturale, economico e sociale in cui si vive .. ); fattori interni (ambiente, struttura, risorse economiche dell'istituto .. ); fattori umani (disponibilità al cambiamento di ciascun docente, la flessibilità .. ). Per far in modo che l'insegnante agisca efficacemente occorre che tenga presenti alcuni aspetti: la consapevolezza dei propri valori e del proprio ruolo, il dominio disciplinare dei contenuti e il modo in cui li trasmette, il contesto della sua classe, ovvero l'insieme di relazioni tra allievi, tra insegnanti e allievi, tra insegnanti, con il Dirigente e con i genitori In una classe possiamo incontrare bambini e ragazzi con esigenze particolari, che richiedono interventi specialistici mirati, e altri che necessitano di attenzioni anche se non specialistiche. Nella classe possono essere presenti:

  • Alunni con problematiche personali: spesso i bambini e i ragazzi entrano a scuola carichi di esperienze familiari pesanti. Questi allievi presentano problematiche educative tali da richiedere attenzioni continue da parte dell'insegnante.
  • La percezione di molto insegnanti è che sia in costante aumento il numero degli alunni con disabilità presenti nelle classi. Solo nell'integrazione e grazie a essa si possono trovare le risposte utili ai bisogni di tutti e di ciascuno.
  • Richiedono attenzioni elevate anche gli allievi con disturbi specifici, rispetto ai quali occorre avere una grande intenzionalità educativa, oltre a capacità didattiche e progettuali specifiche e competenti.
  • Una condizione ormai diffusa è la classe multiculturale: possiamo incontrare ragazzi di origine straniera; alunni neoarrivati che non parlano una parola di italiano e altri che non mostrano particolari problemi con la lingua; soggetti portatori di culture simili alla nostra e altri di origini molto diverse. Il rischio che il pregiudizio influenzi il nostro operato è sempre presente anche in campo educativo. Di fronte poi alla persona straniera la nostra abitudine a essere prevenuti ci condiziona.

La gestione della classe: che cosa NON E'

Gestione della classe non significa solo mantenere la disciplina: un insegnante abile a mantenere l'ordine non è detto che sia anche in grado di svolgere bene il suo mestiere, colui che si limita a indirizzare tutte le sue energie nella conduzione disciplinare rischia di rendere sterile il suo operato. Mantenere la disciplina significa controllare i comportamenti inopportuni; significa scegliere di agire intenzionalmente dal punto di vista educativo per indurre al cambiamento di tali comportamenti. L'azione disciplinare può essere rivolta al singolo allievo, al piccolo gruppo o all'intera classe. Gli allievi hanno necessità di vivere in un clima di classe in cui le loro personalità possano mostrarsi in armonia con gli altri, in cui trovare le motivazioni per un impegno individuale e collettivo non generato da una motivazione estrinseca sterile. Ciò che promuove l'apprendimento significativo è la motivazione intrinseca. Essa rende capaci di comportarsi adeguatamente, controllando le proprie tensioni non per timore dell'autorità del docente, ma in vista dell'utilità dell'apprendimento.

  • Motivazione estrinseca: non ha origine da un vero interesse personale ma viene indotta dall'esterno, ha il suo valore e può essere usata in certe fasi dell'esperienza formativa
  • Motivazione intrinseca: s'intende un dinamismo interno all'individuo basato su determinati bisogni,che sollecita positivamente i comportamenti personali e sociali e fa vivere, di conseguenza, stati emotivi che corrispondono a bisogni tipici dell'essere umano, come la curiosità, la serenità, l'interesse. Per primi parlarono di motivazione intrinseca Piaget e White, che intorno agli anni Cinquanta accennarono a costruzioni interne e a bisogni intrinseci molto potenti, capaci di guidare gli individui nelle loro azioni. Poi Edward Deci con i suoi studi ha messo in evidenza alcuni processi interni alla persona; Deci e i suoi collaboratori delineano tre bisogni fondamentali:
  1. Il bisogno di autodeterminazione
  2. Di relazione
  3. Di competenza

La gestione della classe: che cosa è

Per gestire la classe in modo ottimale occorre aver chiaro che il docente deve indirizzarsi verso una conduzione dei rapporti interpersonali e di gruppo volti a promuovere nell'allievo un atteggiamento positivo verso la proposta educativo-didattica. Questo significa conoscere ciò che più condiziona l'apprendimento in classe e proporre di conseguenza attività in grado di catturare l'attenzione dei ragazzi, incoraggiarne la partecipazione, sostenerne l'impegno.

Apprendimento significativo e metacognizione

Ausubel (1963,1968) afferma che l'apprendimento significativo è un sistema di attività in cui e con cui l'allievo prende coscienza di sistemi di significati, se ne appropria, li attribuisce agli eventi in base alle esperienze svolte. Secondo Novak (2001) il valore dell'apprendimento significativo è dato dalla comprensione del significato ed è finalizzato all'impegno e alla responsabilità. Acquista significato il fatto che l'apprendimento sia metacognitivo, consapevole e attivo. Gli aspetti da considerare sono:

  • La costruzione della conoscenza
  • La significatività del contesto
  • La collaborazione tra chi apprende e l'insegnante

Anche la metacognizione, cioè la capacità di rendersi conto di ciò che accompagna i propri processi cognitivi, è importante poiché l'attività metacognitiva serve a controllare i nostri pensieri e quindi a dirigere i processi di apprendimento.

Alcuni aspetti della gestione

Gli aspetti che definiscono il significato della gestione della classe sono: Scelte organizzative e didattiche: ogni azione educativa che l'insegnante mette in atto concorre a creare le condizioni per una gestione efficace della classe, persino la disposizione spaziale dei banchi, la scelta dei colori delle pareti e il tipo di materiale presente in aula. Anche il linguaggio non verbale, la postura del docente, la sua capacità dialettica, il tono di voce, sono determinanti nella conduzione. La presenza fisica attica dell'insegnante è indispensabile per gestire la classe. L'organizzazione dell'ambiente è connessa all'organizzazione del contesto educativo, che comprende anche le relazioni e i sistemi di regole. Contesto: è un concetto che considera la relazione educativa come "situata" nel qui e ora di un gruppo classe. Si interpretano i processi di apprendimento come "situati" in un insieme di relazioni che coinvolgono insegnanti e alunni in un ambiente determinato. Anticipatori e scaffolding: con il termine "anticipatori" Ausubel si riferisce a ogni tipo di schema o quesito che dà un assaggio di quelli che saranno i punti essenziali da acquisire, a partire dalle preconoscenze: l'apprendimento mette cioè in relazione gli elementi che vengono dall'esterno con le preconoscenze che si hanno. Un anticipatore è uno scaffold, ovvero un'impalcatura di sostegno data all'inizio dell'apprendimento. Un apprendimento è significativo se le nuove conoscenze si integrano con le preconoscenze.

  • La motivazione: come promuovere l'interesse: gestire la classe significa innanzitutto saper motivare Il coinvolgimento: come incoraggiare la partecipazione: l'apprendimento è condizionato dallo stato di benessere che il soggetto vive in un determinato contesto educativo. Per vivere bene e per potersi esprimere pienamente l'alunno necessita di sperimentare una relazione positiva e fruttuosa conl'insegnante. Attraverso l'uso di metodi di conduzione di gruppo partecipativi è possibile gestire la classe in modo efficace ( con gli allievi non si raggiungono risultati positivi senza un approccio partecipativo e coinvolgente. Un insegnante deve attivare strategie didattiche che sostengono l'interazione e la coesione, per creare un "senso di appartenenza".
  • Le variabili: conoscere gli elementi che influenzano la gestione: l'insegnante capace di gestire la classe è in piedi e gira tra i banchi: ciò gli permette di tenere sotto controllo la situazione e intervenire preventivamente in caso di necessità; inoltre, riesce a supportare gli allievi in difficoltà con immediatezza. La sua capacità di attenzione e la vicinanza al problema è condizione per comprendere meglio la situazione e adottare le modalità più efficaci per l'intervento educativo o didattico.

La classe come ambiente fisico e sociale

Ciò che caratterizza l'esperienza scolastica è il vivere sempre e tutto con gli altri in modo pubblico; l'insegnante deve guardare a tutti e a ciascuno con uno sguardo attento alle esigenze personali e sociali. Doyle (1986) sostiene che esistono importanti caratteristiche all'interno della classe di cui ogni insegnante deve necessariamente tener conto:

  • La multidimensionalità: significa prestare attenzione a più dimensioni comunicative e comportamentali contemporaneamente. Anche l'ambiente fisico aiuta a promuovere una corretta gestione.
  • La simultaneità: in classe avvengono contemporaneamente molti fatti
  • L'immediatezza: molti problemi hanno bisogno di essere affrontati subito e un numero elevatissimo di comunicazioni verbali e non- verbali avviene fra studenti e insegnante. Per risolvere le questioni spesso la tempestività dell'intervento è la condizione sine qua non
  • L'imprevedibilità: ogni bravo insegnante è cosciente che il suo lavoro è condizionato da molte variabili; l'insegnante capace di gestire la classe è colui che conosce i problemi e vive l'imprevedibilità del suo lavoro avendo sempre presenti alternative valide, da poter attivare in ogni momento
  • Il "dominio pubblico": in classe tutto è pubblico. La scuola è l'ambiente che meno rispetta la privacy, il diritto inviolabile alla riservatezza. Questo condiziona spesso in modo negativo il comportamento di alcuni allievi
  • La "storicità": il gruppo classe ha una sua storia, che l'insegnante è chiamato a conoscere se desidera gestire la classe in modo adeguato. Le esperienze degli anni precedenti, il cambio degli insegnanti di anno in anno, i nuovi ingressi di alunni condizionano inevitabilmente il clima di classe.

Il ruolo dell'insegnante

L'elevato livello di coinvolgimento emotivo richiede sempre grande controllo che può essere pregiudicato dalla collera, dal rischio di perdere la pazienza, dal crollo di fiducia rispetto le proprie capacità. Le condotte scorrette degli alunni che provocano stress sono, secondo Jones (1987):

  • Parlare senza permesso
  • Non ascoltare l'insegnante mentre parla o spiega il lavoro da fare
  • Alzarsi senza permesso
  • Disturbare il compagno
  • Pensare ad altro

È necessario che il docente impari a riconoscere le fonti dello stress per riuscire a regolare il proprio investimento emotivo e fisico.

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