Le protesi dentali: funzione, tipologie e aspetti fondamentali

Slide sulle protesi dentali o dispositivo protesico. La Presentazione, utile per l'Università, illustra le protesi di fissazione, a supporto implantare e chirurgiche, con definizioni concise e immagini esplicative.

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Le protesi dentali o dispositivo protesico dentale
Sostituzione, ripristino o modifica (ricostruzione)
artificiale di uno o più denti
A cosa servono?
A ripristinare le funzioni dell’apparato masticatorio, nel
rispetto dei tessuti orali e della salute del paziente.
Cosa sono?
Aspetti fondamentali: funzionalità ed estetica
Estetica: la forma del dente artificiale e dell’intero dispositivo, va sempre ricercata in funzione dell’estetica.
- Aspetto naturale
- Invisibile
- Integrata armonicamente con gli elementi naturali che la circondano
Funzione: 3 fattori indispensabili
-relazione centrica
- stabilità occlusale
- funzionalità dei movimenti, con particolare attenzione alla funzione disclusiva

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Le protesi dentali o dispositivo protesico dentale

Full dentures Immediate dentures Implant-supported dentures Partial dentures

Cosa sono?

Sostituzione, ripristino o modifica (ricostruzione) artificiale di uno o più denti

A cosa servono?

A ripristinare le funzioni dell'apparato masticatorio, nel rispetto dei tessuti orali e della salute del paziente.Aspetti fondamentali: funzionalità ed estetica

Funzione: 3 fattori indispensabili

  • relazione centrica
  • stabilità occlusale
  • funzionalità dei movimenti, con particolare attenzione alla funzione disclusiva

ESTHETICS & FUNCTION Ceramist Giancarlo Barducci

Estetica: la forma del dente artificiale

Estetica: la forma del dente artificiale e dell'intero dispositivo, va sempre ricercata in funzione dell'estetica. - Aspetto naturale - Invisibile - Integrata armonicamente con gli elementi naturali che la circondanoRequisiti protesici comuni

Reazione centrica

Indica a relazione migliore possibile tra condilo e cavità glenoide, indipendentemente dall'intercuspidazione dentale, dal punto di vista articolare, posturale e neuromuscolare. Secondo i più autorevoli Autori (Celenza, Dawson, Stuart, Lucia, Barnet, Goldman, Ramfjord), nel 95% dei casi la relazione centrica non corrisponde alla massima intercuspidazione, a causa di malformazioni scheletriche o dentali, in conseguenza di patologie neuromuscolari. Di conseguenza, la maggior parte delle realizzazioni protesiche andranno eseguite in posizione di occlusione abituale, anziché in occlusione centrica. L'occlusione in relazione centrica dovrà invece essere ricercata in ogni riabilitazione che preveda il ripristino di tutto il tavolato occlusale di almeno un'arcata

Stabilità occlusale

Per mantenere il sistema in relazione centrica , è necessario dare al paziente un' intercuspidazione che presenti contatti simultanei e stabilizzanti. Per la realizzazione di un'occlusione stabile e in grado di garantire l'immediata disclusione si dovranno rispettare alcuni principi generali: ·le superfici a contatto dovranno essere sempre convesse per garantire punti di contatto puntiformi. Questo faciliterà la disclusione perché due superfici convesse perdono immediatamente il contatto al minimo movimento; ·i punti di contatto dovranno sempre risultare allineati, sempre per favorire la disclusione immediata. Così come denti disallineati tendono a creare interferenze, allo stesso modo anche i punti di contatto disallineati possono crearne ·i contatti tra le cuspidi lavoranti (punti B di Stuart) devono sempre essere realizzati, perché sono gli unici a stabilizzare la mandibola in senso vestibolo- linguale e perché sono quelli che scaricano le forze verticali in senso più assiale; ·tutti i punti di contatto occlusali devono contattare in modo simultaneo; infatti, se un punto di contatto precede gli altri in occlusione (precontatto), potrebbe diventare un fulcro in grado di deflettere la mandibola con un effetto leva. asse del dente Cuspide lavorante Cuspide bilanciante A B C . C B A Cuspide lavorante asse del dente Cuspide bilanciante asse del dente asse del 1 dente

Funzione dei movimenti

Il disegno delle superfici occlusali e incisali delle arcate dentali deve permettere una corretta disclusione. Questa viene assicurata dalla funzione disclusiva esercitata dai denti anteriori, che fungono da protezione per quelli posteriori, soggetti ad una muscolatura più forte e posti in una parte critica rispetto alla leva rappresentata dalla mandibola (una leva di terzo genere). I denti anteriori, per la loro conformazione (presenza delle creste marginali), riescono a ridurre gli attriti e offrono una superficie di scivolamento più adeguata al movimento protrusivo e laterale (angolo di circa 40°). CENTRICA LATERALITÀ DX LATERALITÀ SX Nella lateralità il contatto dei canini antagonisti del lato di lavoro dovrebbe assicurare la disclusione dei denti posteriori. In protrusione il contatto degli incisivi antagonisti dovrebbe assicurare la disclusione dei denti posteriori. PROTRUSIVA Disclusione nei movimenti di protrusione e lateralità a partire dalla centrica.

Biomeccanica

La capacità funzionale dei vari dispositivi protesici dentali dipende innanzitutto dalla loro biomeccanica Cosa si intende ? La capacità del dispositivo protesico di sostituirsi all'organo del quale prende il posto, ripristinandone la funzione (masticatoria, fonetica o estetica) Disciplina che si occupa di tutto ciò che riguarda l'applicazione dei principi della meccanica agli aspetti anatomici e funzionali degli organismi viventi

Biomeccanica e Fisiologia

Biomeccanica Fisiologia Posturologia Protesica Chinesiologia biochimica È la scienza che studia il funzionamento degli organismi viventi È la disciplina che studia la posizione del corpo nello spazio, e il cui fine è il mantenimento dell'equilibrio sia in condizione statica che dinamica Si occupa dei vari tipi di dispositivi sostitutivi di parti del corpo perdute o danneggiate, al fine di ripristinarne la morfologia e la funzione È la scienza che studia le attività muscolari umane. È la scienza che studia i processi chimici e molecolari che avvengono all'interno degli organismi viventi.

Classificazione delle protesi

E' possibile classificare le protesi dentali in base tre criteri: -Porzione e numero degli elementi dentali da ripristinare -Tipo di appoggio e trasmissione del carico masticatorio -Tipologia costruttiva Ogni tipo di protesi può appartenere contemporaneamente a più categorie PROTESI TOTALE PROTESI SCHELETRATA PROTESI SCHELETRATA PROTESI SCHELETRATA PROTESI PARZIALE IN RESINA

Classificazione in base alla quantità di elementi sostituiti

Distingue le protesi in base alla porzione di dente o al numero di denti da riabilitare o sostituire: -Protesi di ricostruzione -Protesi di sostituzione Barra ancorata ad impianti Protesi di sostituzione Monconi preparati per protesi fissa e ricoperti con cappette galvaniche Protesi di ricostruzione Impianti e abutment per protesi fissa Protesi di sostituzione Protesi di ricostruzione Elemento pilastro: protesi di ricostruzione Elemento intermedio: protesi di sostituzione Elemento pilastro: protesi di ricostruzione

Protesi di ricostruzione

Protesi di ricostruzione Ripristina un dente singolo o una parte di esso. Viene distinta in: ·protesi di ricostruzione extracoronale qualora venga ricostruita tutta o quasi tutta la corona (es. corona fusa, veneer, corona trequarti ecc.); ·protesi di ricostruzione intracoronale quando viene ricostruita solo una parte del dente, in genere quella occlusale (es. intarsio); ·protesi di ricostruzione intraradicolare quando la ricostruzione in teressa anche la parte radicolare dell'elemento dentale (es. coron a Richmond, perno moncone). Corona trequarti Intarsio Perno moncone

Protesi di sostituzione

Protesi di sostituzione Sostituisce ( e quindi ripristina in toto) gli elementi dentali andati perduti · sostituzione parziale quando sostituisce alcuni elementi mancanti di un'arcata o di entrambe le arcate (es. ponte, pr otesi parziale con ganci) · sostituzione totale quando sostituisce completamente gli elementi dentali mancanti di una o entrambe le arcate. Protesi di sostituzione parziali. Protesi di sostituzione totale, che sopperisce alla mancanza di tutti i denti dell'arcata.

Classificazione in base al tipo di appoggio

Distingue le protesi in base al tipo di appoggio e alla trasmissione del carico masticatorio alle strutture anatomiche di sostegno -protesi fisiologiche -protesi semi-fisiologiche -protesi afisiologiche Carico masticatorio Moncone Corona artificiale Legamento Gengiva Tessuto osseo Radice Carico masticatorio Denti protesici Gengiva artificiale Tessuto osseo

Protesi fisiologiche

È il tipo di protesi nella quale i carichi masticatori vengono sostenuti dai denti pilastro residui, e si scaricano sull'osso alveolare dopo la fase fisiologica di "ammortizzazione" operata dal legamento parodontale, che oltre a mantenere il dente saldamente infisso nell'alveolo opera un'importante funzione di ammortizzazione per l'assorbimento dei carichi masticatori. Esempio sono le protesi fisse o protesi a ponte Carico masticatorio Elemento intermedio Elemento pilastro Elemento pilastro Monconi dei denti pilastro Anche nelle protesi a ponte il carico masticatorio si scarica sull'osso in modo fisiologico, attraverso i denti pilastro. È preferibile che i pilastri non siano devitalizzati, poiché la devitalizzazione ne riduce la fisiologicità. In particolare, la scomparsa della sensibilità propriocettiva può influire sulla "percezione" della protesi da parte del sistema neuromuscolare.

Protesi semi-fisiologiche

È un tipo di protesi in cui i carichi masticatori gravano in parte sui denti residui e in parte sul tessuto osteomucoso. Questi due tipi di tessuto sono molto diversi tra loro e presentano una capacità di assorbimento dei carichi nettamente diversa. Appartengono a questo gruppo le protesi combinate, scheletrate . F F F A A Protesi combinata. Il carico masticatorio si scarica sull'osso in parte attraverso il tessuto osteomucoso dell'area edentula sulla quale appoggia la sella protesica, in parte attraverso i denti pilastro (13, 14, 24) sui quali si inseriscono gli attacchi e i bracci dei fresaggi. Nel primo caso l'appoggio è afisiologico, nel secondo fisiologico, per cui il tipo di appoggio viene considerato semifisiologico.

Protesi afisiologiche

In questo tipo di protesi, i carichi masticatori vengono scaricati sull'osso sottostante in modo diretto o attraverso la mucosa, in quanto mancano denti o radici adatti a sopportarli. Un classico esempio di protesi afisiologica è la protesi mobile totale. Anche un dispositivo a supporto implantare è tuttavia una protesi afisiologica, poiché i carichi masticatori non vengono distribuiti alle radici dei denti naturali, ma scaricati sul processo osseo direttamente dagli impianti, che sono anchilosati nell'osso. In una protesi totale il carico masticatorio viene trasmesso direttamente al tessuto osteomucoso senza il filtro ammortizzante dato dal parodonto.

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