Documento di Università sulla Lezione 4 politica economica. Il Pdf esplora la politica monetaria, il ruolo e gli obiettivi delle banche centrali, inclusa la stabilità dei prezzi e la gestione dei tassi d'interesse. Il Pdf di Economia analizza gli strumenti di politica monetaria e l'importanza della Taylor Rule, utile per studenti universitari.
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In questo capitolo facciamo la politica monetaria. La volta precedente abbiamo visto la politica fiscale che è la leva politica, la leva d'economia politica esclusiva dai governi, la politica monetaria invece ricade sotto il compito della banca centrale. Come vedremo le banche centrali non operano tutte nello stesso modo, non operano tutti nello stesso modo, non sono tutte nella stessa relazione con le autorità che fanno politica fiscale con i governi, ci sono diversi sistemi di banca centrale e quindi ad esempio la banca centrale europea è molto diversa dalla banca centrale americana e da quella di Inghilterra, il modo di operare.
La politica monetaria è gestita dalla banca centrale, in linea di massima è gestita dalla banca centrale in maniera indipendente, nel senso che le banche centrali moderne sono quasi tutte indipendenti dall'autorità di governo e decidono autonomamente i tassi d'interesse al fine di un via prioritaria per quanto riguarda la banca centrale europea a stabilizzare i prezzi, poi possono avere più obiettivi. Nel caso della banca centrale europea tutti gli obiettivi che vanno al di là della stabilizzazione dei prezzi sono secondari rispetto a questo obiettivo che è quello prioritario. Influenza decisamente l'economia attraverso il movimento del tasso d'interesse, il canale con cui il tasso d'interesse si ripercuota sull'economia reale è appunto il tasso d'investimento e quindi variazione del tasso d'interesse tramite principalmente il tasso d'investimento per quanto riguarda le imprese e il canale del risparmio e quindi l'influenza sui consumi per quanto riguarda le famiglie, le politiche monetarie si ripercuotano dal mercato monetario al mercato dei beni, al mercato reale.
La politica monetaria consiste nel gestire il tasso d'interesse e la banca centrale lo fa attraverso la movimentazione degli stock di moneta, cioè compra e vende titoli sul mercato obbligazionario, così facendo riesce a aumentare o ridurre l'offerta di moneta e tramite l'offerta di moneta, in particolare si chiama base monetaria, la quantità di moneta che la banca centrale manovra direttamente, riesce a influenzare il tasso d'interesse. Questa è la politica principale della banca centrale, quella ordinaria, poi come vedremo le banche centrali dopo la crisi dei debiti sovrani hanno avuto un mandato più esteso che si è tradotto in politica monetaria non convenzionale, quindi l'acquisto di titoli per ridurre il tasso d'interesse sui titoli del debito pubblico dei governi. Quindi stabilità dei prezzi in Europa, nelle altre aree mondiali, principalmente in Inghilterra e negli Stati Uniti, la banca centrale coagula il governo per quanto riguarda la piena occupazione e la stabilità del tasso di cambio.
Anche nel caso degli Stati Uniti la Fed è un'autorità indipendente, ma è leggermente meno indipendente per quanto riguarda la sua azione rispetto a quella di governo, di quanto non lo sia la banca centrale europea che è la banca centrale più indipendente di tutta il mondo. Gli obiettivi sono fissati per lezze o imposti in stati internazionali, le banche centrali hanno degli statuti che salutano questi obiettivi nel modo in cui operano e questi obiettivi variano anche nel tempo, per esempio la banca centrale europea dal 2008-2009 ha anche un compito di stabilità finanziaria, in particolare per quanto riguarda l'unione bancaria ancora incompleta che c'ènell'Europa. La politica monetaria è quindi uno strumento di stabilizzazione macroeconomica, esattamente come la politica fiscale si utilizza in situazioni diverse, quando diciamo a seconda dell'inclinazione dell'ESL e dell'ELM può essere più o meno efficace da una politica rispetto all'altra, noi sappiamo che in trappola della liquidità la politica fiscale assume massima efficacia, quanto l'ESL verticale invece ha l'efficacia massima, come l'ESL orizzontale l'efficacia massima ce l'ha la politica monetaria.
Quindi la banca centrale muove quella che è detta base monetaria ed è chiamata base monetaria o moneta ad alto potenziale perché è la forma più liquida di moneta che c'è. Tramite questo aggregato monetario poi le banche commerciali che fanno parte del sistema bancario dei singoli paesi nazionali creano un'ulteriore moneta che è moneta bancaria e quindi l'aggregato complessivo di moneta che c'è nell'economia non è solo la moneta ad alto potenziale che immette direttamente la banca centrale, ma è un aggregato monetario che è molto più ampio e include anche attività meno liquide come dei posti bancari su cui noi poi possiamo utilizzare per pagare con la moneta elettronica che è creata a partire dalla base monetaria da parte delle banche commerciali. Quindi la politica monetaria interviene sul mercato della moneta, influenza il livello di reddito, dei prezzi e dei beni servizi e le variabili che influenzano la banca centrale sono la quantità di moneta e il tasso di interesse, in particolare tramite la quantità di moneta riesce ad influenzare il tasso di interesse.
La banca centrale ha anche un ruolo molto importante che è quello di prestatore di ultime istanze, in Europa fino alla crisi dei debiti sovrani la banca centrale europea non ricopriva questo ruolo sulla base di interpretazione piuttosto restrittiva del suo mandato che è all'interno del Zappato di Maastricht e quindi si preoccupava solamente dei prezzi quando la crisi dei debiti inizia ad essere evidente, il problema dello spread inizia ad essere evidente, il fatto che senza un prestatore di ultime istanze, quindi una banca centrale che garantisca per i titoli di debito sovrano emessi dai paesi, quando questi paesi non dovessero avere abbastanza liquidità per poter far fronte al servizio sul debito, senza una banca centrale che garantisca che agli spargatori vengano rimborsati a scadenza, il problema è che si possono innescare delle dinamiche perverse sui mercati dei titoli di Stato che portano alla crisi dello spread e potenzialmente al fallimento dei paesi senza che ci siano variazioni nei fondamentali ma che si costituiscono semplicemente per dei movimenti di sfiducia collettivi. Se la banca centrale fa da prestatore di ultime istanze questo problema non c'è, infatti dopo che la banca centrale europea è intervenuta con l'outright monetary transaction, la garanzia è implicita, tra l'altro fatto sì che anche senza che la banca centrale rimborsasse un euro, il problema degli spread sostanzialmente scomparisse. Quindi la banca centrale opera con le operazioni di mercato aperto, cioè compra e vende titoli normalmente e tramite la compra e vendita di titoli agisce sulla posizione di moneta.
Se compra titoli, riceve titoli e in cambio emette moneta sul sistema, se invece vende titoli ottiene moneta che può far sparire dal sistema e quindi in questo modo influenza la quantità di moneta nel sistema, chiaramente aumentando la quantità di moneta nel sistema il tasso di interesse scende, ritirando moneta dal sistema il tasso di interesse sale, quindi si possono farepolitiche espansive o restrittive. Questa è una frazione molto bassa della moneta totale perché la moneta totale dipende da quanta moneta creano le banche commerciali e quanta moneta creano le banche commerciali dipende da quante grandi moltiplicatore della moneta in particolare, dipende da quello che è il coefficiente di riserva, cioè la banca centrale impone che per ogni euro di deposito che le banche commerciali ricevono, quell'euro di deposito non possa essere completamente prestato per motivi di sicurezza macro-prudenziale, ma una parte venga messa a riserva verso il punto che le banche commerciali hanno alla banca centrale stessa, quindi più è basso il coefficiente di riserva, più è alto il moltiplicatore perché significa che per ogni euro di prestito che le banche ricevono le possono acquistare una frazione più ampia, creando quindi più monete. Quindi il tasso di interesse che la banca centrale riesce a influenzare è quello di riferimento per il mercato interbancario, dove poi le banche commerciali si scambiano moneta tra di loro.
Gli aggregati monetari, la lie al tarro è una curva che si dice quello che è il tasso di interesse prevalente a diverse scadenze per un diverso titolo, quindi se noi prendiamo i titoli di stato e li mettiamo in ordine nei termini di scadenza, da quello che scade prima a quello che scade dopo, avremo che sia una relazione che solitamente ha un andamento crescente, man mano che ci allontaniamo con le scadenze più lunghe, che richiedono dei pagamenti di interesse più elevati per incentivare il risparmiatore di ottenere dei titoli che hanno una scadenza maggiore e quindi sono soggetti a rischio maggiore di incertezza. Quindi possiamo classificare gli aggregati monetari secondo il loro grado di liquidità, la base monetaria è l'aggregato più liquido di tutti, quindi è costituito da moneta, banconote e moneta, dalle somme che le banche commerciali hanno presso il conto della banca centrale, quindi si tratta di aggregati che non hanno bisogno di sopportare nessun costo per poter essere utilizzati come mezzo di scambio. Poi abbiamo M1 che include M0, quello che abbiamo appena visto, più i depositi a vista, M2 che include M1, più i depositi a termini come quello di due anni e così via, M3 che include M2, più i titoli scambiabili sul mercato monetario.
Quindi man mano che si spostiamo verso il basso abbiamo forme di aggregati monetari che sono sempre meno liquidi, M1, M2 in particolare hanno bisogno di un po' di tempo per poter essere liquidati, ci sono dei costi di trasazione affinché quei titoli prodotti possono essere utilizzati al pari della moneta metallica o delle banconote. La politica monetaria, quindi l'obiettivo principale è quello della stabilità dei prezzi, l'obiettivo secondario è quello del rischio di occupazione. Per la BCE la stabilità dei prezzi è imprescindibile, nel senso che data la struttura della BCE gli altri due obiettivi sono compatibili con il mandato soltanto se non pregiudicano la stabilità dei prezzi, invece negli Stati Uniti si tende a favorire attraverso una regola che è quella della Taylor Rullo un po' tutti gli obiettivi, quindi sia la stabilità dei prezzi ma anche lo stimolo dell'occupazione.
Dal 2008, in particolare dal 2013, con la crisi dei debiti sovrani, la banca centrale europea ha anche dei compiti di stabilità e di fiducia, di stabilizzazione, di vigilanza sul mercato interbancario, oltre che quello di prestatore di ultima istanza. Quindi l'obiettivo è contro l'iperinflazione, ma in realtà al pari, noi sappiamo che l'inflazione alta è un problema perché