Documento dall'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo su media digitali, genere e sessualità. Il Pdf esplora il rapporto tra questi concetti, l'attivismo LGBTQIA+ e il ruolo dei meme nell'ecosistema mediale contemporaneo, utile per lo studio universitario.
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il genere non è un elemento sempre visibile, eppure, ogni giorno, prende forma e dà significato a tutti i rapporti e le strutture sociali che ci circondano. molte persone pensano che le differenze tra ragazzi/e, bambini/e, ... (maschi e femmine) siano naturali e che alla loro base vi sia una matrice biologica - in realtà è tutto molto più complesso. Robert Stoller (1968) indica
possiamo quindi parlare di costruzione sociale del genere (insieme a corpo, sesso e sessualità) = pur nelle loro evidenti connessioni con la carnalità e la fisicità, genere, corpo, sesso e sessualità non possono essere ricondotti a qualcosa che non sia condizionato dall'ambiente sociale e culturale in cui esistono - questo perché nel pensiero occidentale corpo e mente sono spesso stati dipinti come due mondi a sé (quello della natura e quello della cultura). Abbandonando questa dicotomia possiamo capire quanto genere, corpo, sesso e sessualità abbiano poco a che fare con qualcosa di fisso ed immutabile, riconoscendo invece quanto la società si intrecci con queste dimensioni dotandole di senso - questo diventa ancora più indispensabile nel momento in cui le tecnologie digitali sono sempre più presenti nelle nostre vite quotidiane. la società definisce quali sono i comportamenti più appropriati per ciascun genere sin da quando siamo piccoli/e, in un processo continuo - Simone de Beauvoir donne non si nasce, lo si diventa: ciò che diamo per scontato e che riteniamo normale per ciò che riguarda le differenze di genere, non è in realtà un prodotto della natura, ma piuttosto, il risultato del modellamento culturale e sociale # tutto rigidamente predeterminato. - In Le Deuxième Sexe (1949) [una delle opere femministe più conosciute di tutti i tempi] intreccia discorsi di psicoanalisi, della letteratura, dell'antropologia, della biologia e della filosofia - rifiuta di dare per scontata la polarità maschile/femminile e descrive in che modo le donne sono state costruite come Altro dell'uomo e come il pensiero maschile abbia attribuito loro dei ruoli + sottolinea come sia uomini che donne tendono a porre al centro la prospettiva maschile, una visione che giustifica il rapporto gerarchico con il femminile.
secondo l'approccio costruttivista (fine anni '80) il sesso è costruito esso stesso attraverso il linguaggio -la differenza sessuale non può essere semplicemente il prodotto di disparità materiali e naturali, in quanto tali differenze sono determinate in qualche modo da pratiche discorsive. - importante è prestare attenzione a quella che è l'analisi delle dinamiche di costruzione dell'identità di genere
West e Zimmerman (1987) definiscono il genere come un fare (doing gender) = il sistema sesso/genere crea confusione perché propone il sesso come dato e il genere come risultato -> piuttosto, bisogna concepire il genere come prodotto emergente delle situazioni sociali, il risultato dell'interazione quotidiana = il genere è un concetto fluido e dinamico continuamente riscostruito e il corpo veicolo di comunicazione ed espressione dell'identità di genere - il fare il genere è qualcosa che non riconosciamo e le azioni che compiamo diventano talmente abituali che raramente le mettiamo in discussione = è un insieme di retoriche attraverso le quali le persone, quotidianamente, si comportano in relazione a ciò che pensano significhi essere veri uomini o vere donne [es .: Garfinkel, Agnese = ciascuno/a è capace
Judith Butler, Bodies That Matter: On the Discoursive Limits of «Sex» (1993) afferma che il genere è associato al corpo attraverso la performance e che il corpo sessuato non esiste senza genere: considera il genere come performativo (performance di genere) = le identità si producono attraverso l'azione e di conseguenza non esprimono semplicemente qualcosa di già preesistente-bisogna quindi distruggere la dicotomia di genere e le norme ad esse connesse non sono mancate le critiche: la stessa Butler, però, afferma che performatività non significa che il genere sia una sorta di maschera da mettere e togliere quando vuoi « non possiamo mai uscire completamente dalle relazioni di potere esistenti e siamo costretti/e a ripetere le medesime performance quotidianamente, anche se possiamo fare qualcosa di diverso nel modo in cui le ripetiamo, creando problemi di genere e confusione sovversiva attraverso parodie che
dagli anni '60/'70 si inizia a riconoscere un ruolo attivo della società nel modellare il desiderio sessuale attraverso l'apprendimento sociale e l'interazione quotidiana = la società e le sue norme danno forma all'impulso sessuale e gli individui, identificati come agenti attivi, attraverso l'interazione, negoziano questo costrutto sociale.
Gagnon e Simon (1973), concetto di sexual script, che rompe con le spiegazioni naturalizzanti per sottolineare quanto la sessualità sia definita dalla società stessa -> si tratta di un ventaglio di comportamenti/delle mappe di significati e condotte che i gruppi sociali creano e che l'individuo trasforma e mette in pratica per contestualizzare le proprie esperienze sessuali - tre livelli tra loro interrelati:
i concetti di genere e sessualità sono mutati nel tempo modificando lo sguardo sulla società e sulle relazioni sociali rendendo evidenti alcuni rapporti di dominio che prima sembravano invisibili:
esiste quindi un ordine di genere invisibile e naturalizzato, un complesso di pratiche attraverso le quali le relazioni di potere tra i generi vengono create e ricreate
gni società (in uno specifico momento storico) ha un proprio ordine di genere composto da relazioni che caratterizzano le singole istituzioni sociali - tre dimensioni fondamentali:
l'ordine di genere non riguarda solo il rapporto tra uomini e donne, ma anche tra le maschilità e le femminilità. - > per mantenere l'ordine di genere vengono creati all'interno della società dei confini che riguardano
= si creano così delle aspettative su come dovrebbe essere un uomo o una donna/una persona eterosessuale, omosessuale, bisessuale o transgender
l'ordine sociale viene mantenuto attraverso l'uso di determinate strategie, come la violenza di genere o l'utilizzo di determinate parole e appellativi nei discorsi comuni e mediatici con cui si apostrofano le donne e le sessualità non normative.[es .: «sessismo benevolo» = atteggiamento che ha lo scopo di giustificare lo stato subalterno delle donne e di sottolineare la dominanza maschile]
esistono diverse forme di femminilità e di maschilità -> la femminilità è una costruzione sociale che viene definita a partire da modelli che la società ci propone e che ci mostrano come tipo ideale donne giovani, bianche, di classe media, non disabili, eterosessuali e magre -> Lee Bartky (1990), la femminilità è un sistema disciplinante di rappresentazioni sociali create per esercitare potere sul corpo delle donne e far loro accettare l'autorità del maschio -> tra le varie forme di femminilità troviamo la femminilità egemone = una forma di femminilità che opera in relazione alla maschilità egemone, supportando l'ordine di genere dominante -> tra le varie forme di femminilità troviamo la femminilità egemone = una forma di femminilità che opera in relazione alla maschilità egemone, supportando l'ordine di genere dominante.
non esiste una sola maschilità, ma molteplici che sono legate tra loro da diverse relazioni di tipo gerarchico