Media Digitali, Genere e Sessualità: impatto delle piattaforme sull'identità

Documento sui media digitali, genere e sessualità, analizzando l'impatto delle piattaforme sull'identità e le dinamiche sociali. Il Pdf discute i concetti di datificazione, mercificazione e selezione algoritmica, insieme all'evoluzione storica degli studi di genere, per studenti universitari.

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69 pagine

MEDIA DIGITALI, GENERE E SESSUALITÀ
INTRODUZIONE
L’attenzione alle questioni di genere e sessualità accompagna gli studi sui media sin dai loro
esordi.
Man mano che la Rete si rende più facilmente accessibile a larghe fette di popolazione, le
persone imparano a utilizzarla quotidianamente come strumento per parlare liberamente di
identità di genere, fare amicizia con persone simili, documentarsi su sesso e salute,
accedere a risorse e servizi specifici in contesti di relativa sicurezza e anonimato.
Il web svolge una funzione importante anche per l’attivismo e la giustizia di genere. Grazie
alle possibilità di connessione offerte dalle piattaforme, infatti, non solo si sono ridotti i costi
per l’organizzazione della partecipazione collettiva, ma si sono ampliate le forme stesse
della protesta.
Ma gli studi e le pratiche sui media digitali non testimoniano solo delle potenzialità di Internet
come spazio di libertà di genere, esplorazione sessuale e attivismo politico. —> Nei primi
anni Duemila, con la svolta del web 2.0 e l’affermazione dei social network, infatti, le visioni
ottimistiche dei decenni precedenti si arricchiscono di sguardi più critici. La progressiva
integrazione di Internet nella vita quotidiana delle persone fa emergere nuovi problemi. Uno
fra tanti è, ad esempio, la richiesta dei social network di usare il proprio nome reale e
presentare un’identità unificata e coerente per un vasto pubblico di amici, coetanei, colleghi
e a volte sconosciuti. Tale esigenza ha ovviamente rappresentato un problema per molte
persone transgender o che hanno identità sessuali e di genere non eteronormative.
Nel momento in cui l’esposizione di sé diventa la condizione più importante per poter
partecipare nei social media, l’identità viene sempre più vincolata e disciplinata dallo
sguardo giudicante dei propri conoscenti, nonché del pubblico più ampio di Internet. —> Si
crea, così, un contesto in cui le persone, e specialmente le donne, sono incoraggiate a
lavorare continuamente sulla presentazione di sé da offrire allo sguardo altrui, secondo
modalità sempre più brandizzate, spesso sessualizzate e conformi alle norme di genere più
convenzionali. Dall’essere mezzo di potenziale emancipazione identitaria, le nuove
infrastrutture mediatiche digitali rischiano così di diventare una nuova fonte di regolazione
normativa. Lungi dal portare un superamento dei ruoli di genere, i media digitali tendono a
esacerbare ancora di più le disparità tra i sessi. Queste differenze appaiono ancora più
marcate fra le/gli utenti giovani. La persistenza di questa differenza è confermata dal fatto
che le ragazze hanno molte più probabilità di essere vittime di cyberbullismo, molestie
informatiche, discorsi d’odio e uso improprio dei dati personali. Allo stesso modo, le persone
della comunità LGBTQIA+ o con disabilità vivono un rischio tre volte maggiore di essere
molestate online rispetto all3 coetane3 etero e cis.
Laddove prima certi discorsi discriminatori e violenti raramente riuscivano a raggiungere
visibilità nello spazio pubblico tradizionale, ora i social network possono rendere facilmente
virale qualsiasi contenuto, compresi quelli che veicolano odio e violenza. Le opportunità
offerte dalle piattaforme per la creazione di reti più o meno organizzate dove far circolare le
proprie idee con estrema facilità spesso protett3 dall’anonimato ha determinato anche un
aumento di episodi di odio contro donne e minoranze.
1 MEDIA DIGITALI E SOCIETÀ
Introduzione
I media digitali:
- = un insieme di mezzi di comunicazione basati sull’utilizzo di tecnologie digitali
- hanno caratteristiche comuni che li differenziano dagli strumenti per comunicare che
li hanno preceduti
- = tutte quelle tecnologie della comunicazione che si sono sviluppate dopo la
diffusione del pc a partire dagli anni Ottanta e la successiva espansione di Internet
avvenuta intorno al Duemila
- oggi viviamo costantemente circondati da tecnologie digitali
Jay D. Bolter e Richard Grusin —> rimediazione = un nuovo medium non fa scomparire i
precedenti, ma li integra e rimedia. La rimediazione comporta una relazione di competizione
ma anche di coevoluzione e cooperazione tra media diversi. I processi di rimediazione non
sono fenomeni nuovi, ma rappresentano una costante nella cultura occidentale, che
preesiste all’avvento dei media digitali.
Media digitali: digitalizzazione
La rivoluzione digitale è stata resa possibile da un insieme di condizioni che riguardano
hardware, software, network
La numerizzazione/digitalizzazione di tutte le fonti di informazione (testo a stampa,
suono, grafica, immagine fissa e in movimento).
La compressione dei segnali digitalizzati per ottimizzare la trasmissione rispetto alla
larghezza di banda disponibile.
La trasmissione delle informazioni in formato numerico per “pacchettiin modo da
saturare la larghezza di banda e rendere flessibile il traffico tra i nodi di rete
L’individuazione di un protocollo universale di comunicazione (TCP/IP) che
diviene lo standard “de facto” per le macchine che trattano informazione digitalizzata
(il PC e i suoi cloni, TV, telefoni, etc.)
1 Definizione e caratteristiche dei media digitali
Le caratteristiche dei media digitali possono essere riassunte con cinque aggettivi:
1. Digitali —> I media digitali sono tali in quanto si distinguono da quelli analogici. Il
termine “analogico” fa riferimento ai processi per cui un insieme di proprietà fisiche
può essere memorizzato e trasmesso nuovamente in un’altra forma fisica analoga. In
un media digitale, al contrario, le proprietà fisiche dei dati in ingresso sono convertite
sotto forma di simboli astratti. Attualmente la codifica digitale iin uso è quella relativa
al sistema binario, composto di sequenze numeriche di 1 e 0. Una volta codificati
numericamente, i dati in ingresso vengono immediatamente sottoposti a processi
matematici attraverso algoritmi contenuti all’interno di specifici programmi, i software.
2. Convergenti
3. Interattivi —> Interattività = la possibilità da parte di un utente di intervenire ed
esercitare una propria influenza sul contenuto o sulla forma della comunicazione
mediata. Laddove i vecchi media offrivano un consumo passivo, i nuovi media
permettono ai propri pubblici di diventare soggetti attivi della comunicazione.
4. Ipertestuali —> Ipertesto = qualsiasi oggetto, di natura testuale, grafica e
multimediale, che fornisce una rete di collegamenit ad altri testi che si trovano al di
fuori, al di sopra e al di là di esso. Offre al lettore la possibibilità di poter consultare

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Anteprima

Introduzione ai Media Digitali, Genere e Sessualità

L'attenzione alle questioni di genere e sessualità accompagna gli studi sui media sin dai loro esordi. Man mano che la Rete si rende più facilmente accessibile a larghe fette di popolazione, le persone imparano a utilizzarla quotidianamente come strumento per parlare liberamente di identità di genere, fare amicizia con persone simili, documentarsi su sesso e salute, accedere a risorse e servizi specifici in contesti di relativa sicurezza e anonimato. Il web svolge una funzione importante anche per l'attivismo e la giustizia di genere. Grazie alle possibilità di connessione offerte dalle piattaforme, infatti, non solo si sono ridotti i costi per l'organizzazione della partecipazione collettiva, ma si sono ampliate le forme stesse della protesta. Ma gli studi e le pratiche sui media digitali non testimoniano solo delle potenzialità di Internet come spazio di libertà di genere, esplorazione sessuale e attivismo politico. - > Nei primi anni Duemila, con la svolta del web 2.0 e l'affermazione dei social network, infatti, le visioni ottimistiche dei decenni precedenti si arricchiscono di sguardi più critici. La progressiva integrazione di Internet nella vita quotidiana delle persone fa emergere nuovi problemi. Uno fra tanti è, ad esempio, la richiesta dei social network di usare il proprio nome reale e presentare un'identità unificata e coerente per un vasto pubblico di amici, coetanei, colleghi e a volte sconosciuti. Tale esigenza ha ovviamente rappresentato un problema per molte persone transgender o che hanno identità sessuali e di genere non eteronormative. Nel momento in cui l'esposizione di sé diventa la condizione più importante per poter partecipare nei social media, l'identità viene sempre più vincolata e disciplinata dallo sguardo giudicante dei propri conoscenti, nonché del pubblico più ampio di Internet. - > Si crea, così, un contesto in cui le persone, e specialmente le donne, sono incoraggiate a lavorare continuamente sulla presentazione di sé da offrire allo sguardo altrui, secondo modalità sempre più brandizzate, spesso sessualizzate e conformi alle norme di genere più convenzionali. Dall'essere mezzo di potenziale emancipazione identitaria, le nuove infrastrutture mediatiche digitali rischiano così di diventare una nuova fonte di regolazione normativa. Lungi dal portare un superamento dei ruoli di genere, i media digitali tendono a esacerbare ancora di più le disparità tra i sessi. Queste differenze appaiono ancora più marcate fra le/gli utenti giovani. La persistenza di questa differenza è confermata dal fatto che le ragazze hanno molte più probabilità di essere vittime di cyberbullismo, molestie informatiche, discorsi d'odio e uso improprio dei dati personali. Allo stesso modo, le persone della comunità LGBTQIA+ o con disabilità vivono un rischio tre volte maggiore di essere molestate online rispetto all3 coetane3 etero e cis. Laddove prima certi discorsi discriminatori e violenti raramente riuscivano a raggiungere visibilità nello spazio pubblico tradizionale, ora i social network possono rendere facilmente virale qualsiasi contenuto, compresi quelli che veicolano odio e violenza. Le opportunità offerte dalle piattaforme per la creazione di reti più o meno organizzate dove far circolare le proprie idee con estrema facilità spesso protett3 dall'anonimato ha determinato anche un aumento di episodi di odio contro donne e minoranze.1

Media Digitali e Società

Introduzione ai Media Digitali

I media digitali:

  • = un insieme di mezzi di comunicazione basati sull'utilizzo di tecnologie digitali
  • hanno caratteristiche comuni che li differenziano dagli strumenti per comunicare che li hanno preceduti
  • = tutte quelle tecnologie della comunicazione che si sono sviluppate dopo la diffusione del pc a partire dagli anni Ottanta e la successiva espansione di Internet avvenuta intorno al Duemila
  • oggi viviamo costantemente circondati da tecnologie digitali

Jay D. Bolter e Richard Grusin -> rimediazione = un nuovo medium non fa scomparire i precedenti, ma li integra e rimedia. La rimediazione comporta una relazione di competizione ma anche di coevoluzione e cooperazione tra media diversi. I processi di rimediazione non sono fenomeni nuovi, ma rappresentano una costante nella cultura occidentale, che preesiste all'avvento dei media digitali.

Media Digitali: Digitalizzazione

La rivoluzione digitale è stata resa possibile da un insieme di condizioni che riguardano hardware, software, network

  • La numerizzazione/digitalizzazione di tutte le fonti di informazione (testo a stampa, suono, grafica, immagine fissa e in movimento).
  • La compressione dei segnali digitalizzati per ottimizzare la trasmissione rispetto alla larghezza di banda disponibile.
  • La trasmissione delle informazioni in formato numerico per "pacchetti" in modo da saturare la larghezza di banda e rendere flessibile il traffico tra i nodi di rete
  • L'individuazione di un protocollo universale di comunicazione (TCP/IP) che diviene lo standard "de facto" per le macchine che trattano informazione digitalizzata (il PC e i suoi cloni, TV, telefoni, etc.)

Definizione e Caratteristiche dei Media Digitali

Le caratteristiche dei media digitali possono essere riassunte con cinque aggettivi:

  1. Digitali -> I media digitali sono tali in quanto si distinguono da quelli analogici. Il termine "analogico" fa riferimento ai processi per cui un insieme di proprietà fisiche può essere memorizzato e trasmesso nuovamente in un'altra forma fisica analoga. In un media digitale, al contrario, le proprietà fisiche dei dati in ingresso sono convertite sotto forma di simboli astratti. Attualmente la codifica digitale iin uso è quella relativa al sistema binario, composto di sequenze numeriche di 1 e 0. Una volta codificati numericamente, i dati in ingresso vengono immediatamente sottoposti a processi matematici attraverso algoritmi contenuti all'interno di specifici programmi, i software.
  2. Convergenti
  3. Interattivi -> Interattività = la possibilità da parte di un utente di intervenire ed esercitare una propria influenza sul contenuto o sulla forma della comunicazione mediata. Laddove i vecchi media offrivano un consumo passivo, i nuovi media permettono ai propri pubblici di diventare soggetti attivi della comunicazione.
  4. Ipertestuali -> Ipertesto = qualsiasi oggetto, di natura testuale, grafica e multimediale, che fornisce una rete di collegamenit ad altri testi che si trovano al di fuori, al di sopra e al di là di esso. Offre al lettore la possibibilità di poter consultareun testo in modo non lineare o sequenziale, defininendo un proprio percorso personalizzato di lettura. Nei sistemi ipertestuali ogni navigatore partecipa attivamente alla redazione dell'opera che legge tanto quanto il suo autore.
  5. Personali -> Personalizzazione = l'opportunità di poter avere contenuti conformati per le esigenze ed esperienze dei singoli utenti. I processi di personalizzazione riguardano principalmente tre ambiti: contenuti, tempo e spazio e modalità di produzione. Con i processi di personalizzazione della comunicazione, si verifica una maggiore propensione al protagonismo comunicativo degli utenti che, non più relegati al solo ruolo di consumatori, imparano a sfruttare al meglio le opportunità di interazione e creazione di contenuti digitali nel web.

La Network Society

In quanti modi possono essere collegati tra loro gli elementi di una rete, ovvero quale topologia può assumere la rete?

  • rete centralizzata o a stella -> rete in cui esiste un nodo (hub o centro-stella) che collega ogni altro elemento della rete. Tra i rimanenti nodi non esistono collegamenti diretti. Tutti i nodi, tranne il centro-stella, sono collegati ad un solo altro nodo. Per scambiare informazioni tra due nodi è necessario passare attraverso il centro-stella
  • rete distribuita o magliata -> Rete caratterizzata dall'assenza di hub, ovvero priva nodi di controllo centrale o locale, e di percorsi preferenziali. Ogni nodo è collegato ad almeno due altri nodi della rete. Due qualsiasi nodi dispongono di almeno due percorsi per scambiare informazioni. I pregi di una rete magliata si evidenziano in condizioni di criticità. A fronte della distruzione di alcuni nodi la rete può riconfigurare dinamicamente i propri percorsi e continuare a funzionare
  • rete decentralizzata -> Rete costituita dalla connessione di n reti a stella. Tutti i nodi di ogni sotto-rete sono collegati unicamente al proprio centro-stella. La rete è caratterizzata dalla presenza di più hub. La connessione tra due hub costituisce un "ponte" tra due sotto-reti centralizzate. Una rete decentralizzata manifesta una maggiore tenuta in caso di attacchi casuali, in quanto l'eliminazione di connessioni all'interno di una sotto-rete, più probabile dato il numero maggiore di tali legami, creerebbe pochi danni; presenta, invece, maggiore vulnerabilità in caso di attacchi pianificati, in quanto l'eliminazione di pochi "ponti" disgregherebbe facilmente la rete

A partire dagli anni Ottanta, lo sviluppo dei media digitali comincia a mutare l'esperienza audiovisiva del pubblico di massa. Le caratteristiche dell'interattività, ipertestualità e personalizzazione sospinte dai nuovi media determinano un declino dell'idea di pubblico come una massa omogenea a cui inviare messaggi in maniera unidirezionale. - > questa trasformazione è supportata da un mutamento che precede lo sviluppo dei media digitali -> società in rete/netowrk society. Questo termine ha conosciuto la sua diffusione più ampia grazie all'opera del sociologo catalano Manuel Castells (1996) The Rise of the Newtork Society. La tesi principale = un crescente numero di pratiche contemporanee di ordine sociale, economico e politico, nonché di istituzioni e di relazioni, tendono a organizzarsi intorno a una particolare struttura sociale che assume la forma di un network = un insieme di flussi tra nodi connessi da legami. La network sarebbe la conseguenza di tre processi emersi tra la fine deglil anni Sessanta e i primi anni Settanta:

  1. La rivoluzione delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione -> Alla base di tale rivoluzione vi sono state una serie di innovazioni apportate in campo elettronico e informazionale che risalgono agli anni della Seconda guerra mondiale

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