La macroeconomia del rapporto Draghi: una rivoluzione teorica inconsapevole?

Slide dall'Università degli Studi dell'Insubria sulla macroeconomia del rapporto Draghi: una rivoluzione teorica inconsapevole? Il Pdf, un documento schematico di Economia per l'Università, analizza le sfide geopolitiche e l'importanza degli investimenti nella difesa europea, proponendo un'agenda per l'innovazione.

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48 pagine

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La macroeconomia del rapporto Draghi:
una rivoluzione teorica inconsapevole?
Varese, 7, 15 Maggio 2025
Giancarlo Bertocco
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Contesto:
Mario Draghi, Governatore della Banca d’Italia (2005-2011);
Presidente della Banca centrale europea (2011-2019); Presidente
del consiglio dei Ministri (Febbraio 2021, Ottobre 2022)
Settembre 2024: Rapporto alla Commissione Europea
a. Parte A: Il futuro della competitività europea. (70 pp.)
b. Parte B. analisi approfondita e raccomandazioni (350 pp.)
Obiettivi di questa lezione:
i. ricostruire la teoria macroeconomica su cui si fonda il rapporto Draghi
ii. confrontare la macroeconomia del rapporto Draghi con i modelli teorici
analizzati nel corso di Macroeconomia
Tema e struttura della lezione (1/2)

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL'INSUBRIA

Giancarlo Bertocco

La macroeconomia del rapporto Draghi: una rivoluzione teorica inconsapevole? Varese, 7, 15 Maggio 2025

Tema e struttura della lezione (1/2)

  • Contesto:

    The future - of European competitiveness =

  • Mario Draghi, Governatore della Banca d'Italia (2005-2011); Presidente della Banca centrale europea (2011-2019); Presidente del consiglio dei Ministri (Febbraio 2021, Ottobre 2022)
  • Settembre 2024: Rapporto alla Commissione Europea
    1. Parte A: Il futuro della competitività europea. (70 pp.)
    2. Parte B. analisi approfondita e raccomandazioni (350 pp.)
  • Obiettivi di questa lezione:
    1. ricostruire la teoria macroeconomica su cui si fonda il rapporto Draghi
    2. confrontare la macroeconomia del rapporto Draghi con i modelli teorici analizzati nel corso di Macroeconomia

Tema e struttura della lezione (2/2)

  • Rapporto Draghi: una rivoluzione teorica inconsapevole?
  • Nel rapporto ci sono elementi teorici 'rivoluzionari', incoerenti con i modelli teorici mainstream
  • Modelli teorici: modello mainstream (80%); economisti critici-eretici (20%), lezione di Marx (1813-1883), Schumpeter (1883-1950), Keynes (1883-1946), Minsky (1919-1996)
  • Draghi: 'rivoluzionario inconsapevole', per due ragioni:
    1. Draghi non si preoccupa di indicare i limiti della teoria mainstream
    2. Draghi mescola elementi 'rivoluzionari' con elementi tradizionali; modello incoerente

Agenda

  1. Il rapporto Draghi: una sfida esistenziale
  2. Il rapporto Draghi: la risposta dell'Europa
  3. La macroeconomia del rapporto Draghi
  4. Draghi: un rivoluzionario inconsapevole?
  5. Una teoria macroeconomica dell'innovazione
  6. Conclusioni

Il rapporto Draghi: una sfida esistenziale (1/9)

Visione d'Europa

  • Sfida esistenziale per l'Europa: tre grandi problemi mettono in pericolo la sopravvivenza dell'Europa
  • L'Europa secondo Draghi:

    «I valori fondamentali dell'Europa sono la prosperità, l'equità, la libertà, la pace e la democrazia in un ambiente sostenibile. L'UE esiste per garantire che gli europei possano sempre beneficiare di questi diritti fondamentali. Se l'Europa non è più in grado di fornirli ai suoi cittadini - o se deve scambiare l'uno con l'altro - avrà perso la sua ragione di essere» (p. 1)

Il rapporto Draghi: una sfida esistenziale (2/9)

Definizione dei 3 problemi

  • I tre problemi che minacciano la sopravvivenza dell'Europa
    1. La bassa crescita economica dell'UE
    2. Il cambiamento climatico
    3. L'instabilità geopolitica generata dall'aggressione russa all'Ucraina ... e dall'elezione di Trump

Il rapporto Draghi: una sfida esistenziale (3/9)

Bassa Crescita: Confronto UE vs. USA e ragioni

  • UE vs. USA 2000-2025: «« ... si è aperto un ampio divario nel PIL tra l'UE e gli Stati Uniti ... Su base pro capite il reddito disponibile reale è cresciuto quasi il doppio negli Stati Uniti rispetto all'UE dal 2000.» (p.1)
  • Ragioni: La minor crescita è dovuta alla minor produttività del lavoro; la minor produttività dell'UE è dovuta alla minor capacità di innovazione: Innovazioni > Produttività > Crescita

    «L'Europa ha perso ampiamente la rivoluzione digitale guidata da internet e gli aumenti di produttività che ha portato: il divario di produttività tra l'Ue e gli Stati Uniti è in gran parte spiegato dal settore tecnologico. » (p.1)

    «L'Europa deve riorientare profondamente i suoi sforzi collettivi per colmare il divario di innovazione con gli Stati Uniti e la Cina, soprattutto nelle Tecnologie avanzate. L'Europa è bloccata in una struttura industriale statica, con poche nuove aziende che sorgono per sconvolgere le industrie esistenti o sviluppare nuovi motori di crescita.» (p. 2)

Il rapporto Draghi: una sfida esistenziale (4/9)

Bassa Crescita: Citazioni rilevanti

  • «Negli ultimi due decenni, le prime tre aziende statunitensi per spese in ricerca e innovazione (R&I) sono passate dall'industria automobilistica e farmaceutica negli anni 2000 alle aziende di software e hardware negli anni 2010 per poi passare al settore digitale negli anni 2020. Al contrario, la struttura industriale europea è rimasta statica, con le aziende del settore automobilistico che dominano costantemente le top 3 delle aziende per spesa in R&I.
  • In altre parole, l'economia statunitense ha alimentato nuove tecnologie innovative e gli investimenti l'hanno seguita, riorientando le risorse verso settori con elevato potenziale di crescita della produttività. In Europa gli investimenti sono rimasti concentrati su tecnologie mature e in settori in cui i tassi di crescita della produttività delle grandi aziende stanno rallentando.» (p. 27)
  • «L'Europa deve porre rimedio al rallentamento della crescita della produttività colmando il divario di innovazione» (p. 15)

Il rapporto Draghi: una sfida esistenziale (5/9)

Bassa Crescita: Trump

  • Dall'analisi di Draghi emerge un'immagine degli USA molto diversa da quella definita da Donald Trump

    . Trump ha vinto le elezioni con lo slogan «Make America Great Again»; Trump descrive un'America in declino che lui avrebbe reso nuovamente grande.

    . Trump si concentra sui costi sociali prodotti dalla trasformazione del sistema produttivo americano che ha comportato la riduzione del peso del settore industriale-manufatturiero

  • Ricerca del colpevole: risentimento nei confronti di paesi come la Cina, il Messico, il Canada e anche l'Europa accusati di aver rubato agli americani buoni posti di lavoro
  • Politica dei dazi con due obiettivi: 1) riportare buoni posti di lavoro in America; 2) ottenere entrate che consentano di ridurre le imposte agli americani

Il rapporto Draghi: una sfida esistenziale (6/9)

Bassa Crescita: Trump

  • Verificare se le politiche dei dazi di Trump sono uno strumento efficace costituisce un'ottima occasione per applicare la teoria macroeconomica
  • Considerazioni:
    • Il processo di trasformazione prodotto dalle innovazioni genera costi e conflitti sociali che la politica deve affrontare
    • Trump trascura il peso delle decisioni delle imprese multinazionali
    • Trump trascura il fatto che la minor occupazione manufatturiera è stata compensata dalla crescita dell'occupazione nei servizi (istruzione, finanza sanità ... ); il tasso di disoccupazione USA e inferiore a quello europeo
    • La politica dei dazi, nella forma attuata da Trump, alimenta l'instabilità come mostrano i dati recenti sulla riduzione del Pil americano nel primo trimestre 2025

Il rapporto Draghi: una sfida esistenziale (7/9)

Cambiamento Climatico: riduzione emissioni e crescita

  • L'Europa deve ridurre le emissioni di gas serra (anidride carbonica) in due modi:
    1. Decarbonizzazione: riduzione della produzione di energia mediante fonti fossili: carbone e petrolio;
    2. Potenziamento dei sistemi di produzione di energia pulita
  • Decarbonizzazione ed energia pulita possono diventare fattori di crescita:

    «La spinta globale alla decarbonizzazione è anche un'opportunità di crescita per l'industria europea. L'UE è leader mondiale nelle tecnologie pulite come le turbine eoliche, gli elettrolizzatori e i carburanti a basso contenuto di carbonio, e più di un quinto delle tecnologie pulite e sostenibili a livello mondiale sono sviluppate qui. Tuttavia non è garantito che l'Europa colga questa opportunità. La concorrenza cinese sta diventando acuta in settori come la tecnologia pulita e i veicoli elettrici ... » (p. 3)

Il rapporto Draghi: una sfida esistenziale (8/9)

Instabilità geopolitica: Ucraina e Trump

  • L'instabilità geopolitica generata da due fattori:
    1. L'aggressione dell'Ucraina da parte della Russia
    2. Trump; L'elezione di Trump aggiunge due elementi di instabilità:

      (intervento di Draghi al Senato il 18 Marzo 2025):

      La politica dei dazi: «La nostra prosperità, già minacciata dalla bassa crescita per molti anni, si basava su un ordine delle relazioni internazionali e commerciali oggi sconvolto dalle politiche protezionistiche del nostro maggiore partner. I dazi, le tariffe e le altre politiche commerciali che sono state annunciate avranno un forte impatto sulle imprese italiane ed europee.

      La politica estera: La nostra sicurezza è oggi messa in dubbio dal cambiamento nella politica estera del nostro maggior alleato rispetto alla Russia che, con l'invasione dell'Ucraina, ha dimostrato di essere una minaccia concreta per l'Unione Europea.»

Il rapporto Draghi: una sfida esistenziale (9/9)

Instabilità geopolitica: investimenti nella difesa

  • L'instabilità geopolitica deve essere affrontata con maggior investimenti nella difesa europea
  • Nel rapporto del Settembre 2024 si legge:

    «La pace è il primo e principale obiettivo dell'Europa. Ma le minacce alla sicurezza fisica sono in aumento e dobbiamo prepararci. L'UE è collettivamente il secondo paese al mondo per spesa militare, ma questo non si riflette nella forza della nostra capacità industriale di difesa.

    L'industria della difesa è troppo frammentata. Il che ostacola la sua capacità di produrre su scala, e soffre di una mancanza di standardizzazione e interoperabilità delle attrezzature, che indebolisce la capacità dell'Europa di agire come una potenza coesa. Ad esempio, in Europa vengono prodotti dodici tipi diversi di carri armati, mentre negli Stati Uniti ne producono uno solo.» (p. 3)

Agenda

  1. Il rapporto Draghi: la sfida esistenziale
  2. Il rapporto Draghi: la risposta dell'Europa
  3. La macroeconomia del rapporto Draghi
  4. Draghi: un rivoluzionario inconsapevole?
  5. Una teoria macroeconomica dell'innovazione
  6. Conclusioni

Il rapporto Draghi: la risposta dell'Europa (1/8)

I 4 punti della ricetta Draghi

  • La risposta di Draghi alla sfida esistenziale in quattro punti:
    1. Chi dovrà affrontare la sfida esistenziale?
    2. La dimensione economica degli investimenti necessari?
    3. Investimenti pubblici o privati?
    4. Come saranno finanziati gli investimenti?

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