Documento di Università sull'intervento psicologico e le sue traiettorie. Il Pdf, un documento di Psicologia di livello universitario, descrive il processo dell'intervento psicologico, esplorando modelli psicoanalitici e cognitivo-comportamentali, meccanismi di difesa e sviluppo psicosessuale.
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la richiesta:
Il colloquio: si fonda sul dialogo di due o più soggetti che interagiscono tra di loro in funzione di un obiettivo. l'intervento psicologico richiede l'attiva partecipazione del cliente, che deve essere implicato per realizzare il cambiamento da lui richiesto c'è una distinzione tra richiesta e oggetto dell'intervento.
⇙ richiesta esprime il punto di vista del cliente e può indicare i vari fenomeni, fenomeni=caratteristiche personali,comportamenti ⇓ oggetto di analisi riguarda la rappresentazione del fenomeno in termini teorici,nei termini dei costrutti psicologici adottati da clinico.
l'intervento psicologico:
APPROCCIO IDIOGRAFICO: ci permette di individuare le caratteristiche del singolo individuo APPROCCIO NOMOTETICO: si basa su test quindi si basa su elementi che sono presenti in tutti gli individui, servono per raccogliere informazioni sui pazienti
1caratteristiche materiali del setting : spazio silenzioso,accogliente, protetto, fine alla buona riuscita del colloquio in un tempo concordato caratteristiche procedurali del setting : regole di comportamento, ritardi ex. caratteristiche processuali del setting:dimensione tecnica queste caratteristiche costituiscono lo scenario,che deve essere stabile,costante e affidabile per offrire continuità al processo.
Lo psicologo nella progettazione del proprio setting può assumere 3 strategie diverse:(- strategia replicativa =opera in qualsiasi contesto e l'intervento si basa sulle regole della tecnica .- strategia adesiva al contesto= accetta le condizioni che gli vengono date es. psicologo presso un ospedale .- strategia contestuale ,si considerano i vincoli dell'organizzazione in cui si lavora)
PRIMA FASE:L'ACCOGLIENZA DELLA RICHIESTA D'AIUTO in condizioni di criticità o sofferenza(sintomi invalidanti, esperienze difficili),propria o di persone a noi care, ci si può rivolgere ad uno psicologo clinico(delegato),che deve accogliere la delega senza assumerla su di se n,ma istituendo un processo di intervento volto a restituire al cliente gli strumenti giusti per gestire autonomamente le proprie situazioni. si deve:
RICHIESTA ≄ ⇓ è il contenuto espresso dal cliente ex.ansia DOMANDA ⇓ sistema di significati che orienta la richiesta di un intervento psicologico (ciò che mi porta dallo psicologo) cosa porta una persona dallo psi? la domanda può essere il primo oggetto a cui si rivolge attenzione
SECONDA FASE: ANALISI DEL PROBLEMA:COSTRUZIONE DELL'OGGETTO E TRAIETTORIE DELLA CONOSCENZA
2· rappresenta un atto attraverso il quale il clinico interpreta in chiave psicologica le crisi o le esigenze del cliente
Traiettorie dell'analisi del problema/della conoscenza: ogni clinico può adottare diverse traiettorie conoscitive per trattare i problemi posti, (lavorerà basandosi sul proprio modello di riferimento) traiettoria conoscitiva>>>>crea una direzione del processo clinico ⇩ 3 traiettorie conoscitive - 2.segni,funzione,organizzazione e processi meta 13.processi di significazione, dinamiche relazionali,contestuali ⇩ 1.analisi di sintomi e storia clinica ⇩ traiettoria che serve per descrivere il problema in termini di sintomi,storia clinica e condizioni di vita per inquadrare il problema per progettare un intervento. -ha una funzione di classificazione diagnostica -si avvale prevalentemente di un tipo di colloquio: Colloquio anamnestico(da anamnesi=processo volto a scoprire la storia clinica del paziente) ⇘ -ci sono vari modelli di colloquio anamnestico ,si differenziano per il grado di collaborazione tra clinico e cliente e convergono sulla ricostruzione della vita clinica del cliente -questo metodo rischia di incoraggiare la passività del cliente però
2.1 segni,funzione,organizzazione traiettoria ci si interroga sul funzionamento della persona, ⇩ il funzionamento riguarda il modo attraverso cui la persona entra in contatto con il mondo e organizza la propria vita (es.funzione di regolazione emotiva=funzione tramite cui gli individui gestiscono le proprie emozioni) nel funzionamento si integrano tra loro processi biologici,cognitivi e sociali.
3KERNBERG propone un modello tripartito dell'organizzazione della personalità e dei suoi disturbi: organizzazione nevrotica:caratterizzata da meccanismi di difesa assoluti e un buon contatto con la realtà circostante borderline: perseverazione dell'esame di realtà psicotica: è la più grave,,c'è una compromissione nell'esaminare la realtà
2.2 I PROCESSI META la capacità di conoscere se stessi,i propri pensieri e le proprie emozioni è una capacità meta , capacità umana e necessaria per adattarsi al mondo - Questa traiettoria serve per riconoscere eventuali compromissioni della funzione riflessiva,ovvero la consapevolezza dei propri stati emotivi per rendere il cliente consapevole di comportamenti disfunzionali.
3.1 processi di significazione, dinamiche relazionali,contestuali in questa traiettoria sintomi e problemi del cliente diventano processi simbolici da interpretare(per lo stesso freud)
3.2 intersoggettività traiettoria basata sul tema della relazione e dei processi intersoggettivi che la fondano. secondo le ricerche dell' Infant research la mente può essere concepita come il risultato dei processi interpersonali che hanno caratterizzato la vita di un individuo, contribuendo a formare il suo modello relazionale con il mondo
3.3 La relazione individuo contesto e l'analisi della domanda relazione tra gli individui e i contesti
TERZA FASE: LA PROGETTAZIONE: RESTITUZIONE,DEFINIZIONE DI OBIETTIVI E PROGETTAZIONE DELL'INTERVENTO Questa è la fase della restituzione e della progettazione delle azioni di intervento, fase fondamentale. è necessario:
4OBIETTIVI la fase della programmazione si fonda su una negoziazione con il cliente sugli obiettivi e sui possibili metodi che si prospetta di adottare. alleanza terapeutica clinico e cliente stabiliscono un accordo sull'analisi della situazione,conducendo un percorso collaborativo ed empatico per porre le basi per una buona alleanza in ambito clinico si possono distinguere almeno 3 principali declinazioni degli obiettivi:
QUARTA FASE : AZIONI TRASFORMATIVE, LE PSICOTERAPIE E ALTRI FORMAT DELL'INTERVENTO in questa fase:
Le psicoterapie: la psicoterapia rappresenta la via per il cambiamento, è un trattamento strutturato nel tempo volto a produrre una modifica strutturale della personalità (tuttavia non è l'unica risposta possibile ad una richiesta di aiuto) lo psicologo clinico deve necessariamente assumere una teoria di riferimento (per avere una griglia di costrutti e criteri ) ma deve anche essere consapevole che ogni modello non è in grado di spiegare la totalità dei processi. ci sono comunque fattori metodologici che caratterizzano le diverse prassi di psicoterapia:
Interventi di prevenzione Intervenire in un'ottica preventiva comporta spostare il focus dal disagio e la malattia verso i fattori di rischio e i fattori protettivi l'intervento di prevenzione ha come obiettivi:
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