Karl Marx: vita, opere e concetti fondamentali della sua filosofia

Schemi di Università su Karl Marx: vita, opere e concetti fondamentali. Il Riassunti, per il grado universitario e la materia Filosofia, analizza il materialismo storico e la teoria del plusvalore, distinguendo capitale fisso e variabile. Il documento è un riassunto conciso e ben strutturato del pensiero marxiano.

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8 pagine

Karl Marx nasce il 5 maggio 1818 e muore in esilio a Londra nel
1883.
Egli si colloca nella sinistra hegeliana.
Prende da Feuerbach il concetto di inversione predicativa, ma non
abbandona l’idea del processo storico di Hegel (anzi, critica
Feuerbach proprio per il processo storico).
KARL MARX [1818 - 1883]
Marx non ha pubblicato tutto in vita, perché in certo
periodo si trova costretto a scappare, ma per fortuna
incontra Engels che lo sostiene, lo aiuta e fa da
mecenate a Marx.
- Pubblica alcuni articoli
- Nel 1841 si laurea in filosofia
- Compie diversi studi naturalistici, in economia,
antropologia, ecc.
- Nel 1843 comincia un’attività di comunicazione
giornalistica, che gli permette di confrontarsi con i
giovani hegeliani.
Le opere che egli pubblica durante l’arco della sua vita sono:
- La Sacra Famiglia nel 1845 (che rappresenta una critica della critica)
- La miseria della filosofia nel 1847
- Il Manifesto del Partito Comunista nel 1848
- Il I Libro “Capitale” nel 1867
Mentre le opere pubblicate in seguito alla morte di Marx sono:
- Manoscritti economici filosofici nel ‘44
- L’ideologia Tedesca nel ‘45
- Tesi su Feuerbach nel ‘47
- Lineamenti fondamentali della critica dell’economia politica nel
‘57/’58
- Il II/III/IV Libro “Capitale” nei seguenti anni – 1885/1894/1905-1910
MANOSCRITTO ECONOMICI-FILOSOFICI (1844)
Tra le cose principali che vengono valutate dopo la Rivoluzione Russa, e tra gli scritti che ispirano gli studi marxiani, ci sono i Manoscritti
economici/filosofici del 1844.
Questo è un ANNO PARTICOLARE, perché:
Schopenhauer pubblica il II Vol. “Mondo come volontà e rappresentazione
Max Stirner (filosofo) scrive “L’unico
Comte pubblica i “Discorsi sullo spirito positivo
Nasce Nietzsche
Marx scrive i manoscritti in esilio a Parigi, che vengono pubblicati solo nel 1832 = con il nome “Scritti dell’umanesimo marxista”. Quest’opera
tratta del concetto di Alienazione, infatti Marx ne descrive 4 forme in particolare:
1. Lavoratore alienato rispetto al prodotto – l’individuo produce un prodotto che non gli appartiene;
2. Lavoratore alienato rispetto alla sua attività – il lavoro diventa forzato e l’uomo si sente usato;
3. Lavoratore alienato rispetto alla sua essenza – l’uomo non si sente realizzato nel lavoro;
4. Lavoratore alienato rispetto ai propri simili – si tratta di una condizione patologica di auto-estraneazione. Viene considerata un fatto reale, di
natura socio-economica.
Pertanto, CAUSA DELL’ALIENAZIONE è la proprietà privata dei mezzi di produzione, e si può mettere fine ad essa solo attraverso la lotta di
classe del proletariato.
CONCETTO DI ALIENAZIONE
“RENDERE ESTERNO” <-- ALIENAZIONE --> ESTARNEAZIONE
(porre fuori di sé/espropriazione)
- Nel 1849 Marx viene espulso dalla Germania.

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Anteprima

KARL MARX [1818 - 1883]

Karl Marx nasce il 5 maggio 1818 e muore in esilio a Londra nel 1883. Egli si colloca nella sinistra hegeliana. Prende da Feuerbach il concetto di inversione predicativa, ma non abbandona l'idea del processo storico di Hegel (anzi, critica Feuerbach proprio per il processo storico). Marx non ha pubblicato tutto in vita, perché in certo periodo si trova costretto a scappare, ma per fortuna incontra Engels che lo sostiene, lo aiuta e fa da mecenate a Marx.

  • Pubblica alcuni articoli
  • Nel 1841 si laurea in filosofia
  • Compie diversi studi naturalistici, in economia, antropologia, ecc.
  • Nel 1843 comincia un'attività di comunicazione giornalistica, che gli permette di confrontarsi con i giovani hegeliani.

Opere pubblicate in vita

Le opere che egli pubblica durante l'arco della sua vita sono:

  • La Sacra Famiglia nel 1845 (che rappresenta una critica della critica)
  • La miseria della filosofia nel 1847
  • Il Manifesto del Partito Comunista nel 1848
  • Il I Libro "Capitale" nel 1867

Opere postume

Mentre le opere pubblicate in seguito alla morte di Marx sono:

  • Manoscritti economici filosofici nel '44
  • L'ideologia Tedesca nel '45
  • Tesi su Feuerbach nel '47
  • Lineamenti fondamentali della critica dell'economia politica nel '57/'58
  • II II/III/IV Libro "Capitale" nei seguenti anni - 1885/1894/1905-1910

MANOSCRITTO ECONOMICI-FILOSOFICI (1844)

Tra le cose principali che vengono valutate dopo la Rivoluzione Russa, e tra gli scritti che ispirano gli studi marxiani, ci sono i Manoscritti economici/filosofici del 1844. Questo è un ANNO PARTICOLARE, perché:

  • Schopenhauer pubblica il II Vol. "Mondo come volontà e rappresentazione"
  • Max Stirner (filosofo) scrive "L'unico"
  • Comte pubblica i "Discorsi sullo spirito positivo"
  • Nasce Nietzsche

Marx scrive i manoscritti in esilio a Parigi, che vengono pubblicati solo nel 1832 = con il nome "Scritti dell'umanesimo marxista". Quest'opera tratta del concetto di Alienazione, infatti Marx ne descrive 4 forme in particolare:

  1. Lavoratore alienato rispetto al prodotto - l'individuo produce un prodotto che non gli appartiene;
  2. Lavoratore alienato rispetto alla sua attività - il lavoro diventa forzato e l'uomo si sente usato;
  3. Lavoratore alienato rispetto alla sua essenza - l'uomo non si sente realizzato nel lavoro;
  4. Lavoratore alienato rispetto ai propri simili - si tratta di una condizione patologica di auto-estraneazione. Viene considerata un fatto reale, di natura socio-economica.

Pertanto, CAUSA DELL'ALIENAZIONE è la proprietà privata dei mezzi di produzione, e si può mettere fine ad essa solo attraverso la lotta di classe del proletariato.

CONCETTO DI ALIENAZIONE

"RENDERE ESTERNO" <-- ALIENAZIONE -- > ESTARNEAZIONE (porre fuori di sé/espropriazione)

KARL MARX Manoscritti economico-filosofici del 1844

  • Nel 1849 Marx viene espulso dalla Germania.

IDEOLOGIA TEDESCA (1845)

L'Ideologia tedesca è uno scritto del 1845 pubblicato nel 1932, è fondamentale per la Scuola di Francoforte, per Marcuse e per capire da dove viene Marx. Il termine ideologia ha tre significati:

  1. Visione del mondo.
  2. Falsa conoscenza (si riferisce alle idee della classe dominante), quella forma di ideologia che viene introdotta dalla classe dominante negli operai [es. sei povero e rimani tale].
  3. Illusioni/giustificazione delle discriminazioni.

Vediamo tali concezioni più nel dettaglio.

1) L'ideologia ci confeziona un'idea del mondo

L'ideologia è una visione del mondo nella quale noi già nasciamo e sta a noi capire che siamo già nell'ideologia, e non di avere un'ideologia. Questo è un concetto neutrale, perché l'ideologia intesa come visione del mondo potrebbe essere anche un'IDEOLOGIA SOCIALISTA che è molto diversa da quella dominante.

2) Falsa conoscenza

Con il significato di ideologia comincia la critica di Marx e cambia molto anche il concetto stesso di ideologia: fino a prima di Marx era un sistema di idee che si proponevano per cambiare il mondo - a differenza dell'accezione negativa di ideologia dove questa visione del mondo è molto partigiana, di parte, perché è la visione della classe dominante la quale si associa spesso a una forma di FATALISMO (secondo Marx) = le cose sono così e non si possono cambiare. Infatti, noi siamo soggetti al fato e abbiamo un destino predeterminato che non può cambiare. Secondo Marx al potere conviene che si abbia un'idea fatalista della storia e che le cose non si possano cambiare. È proprio questo che dice Marx: il fatalismo è utile soltanto a quelle legioni che dominano affinché nessuno si possa ribellare, perché tanto le cose non cambiano. Ed è questa la falsa coscienza che viene introdotta nei cuori dei sottomessi (proletari/operai).

  • Questa è l'ACCUSA che Marx rivolge anche a Feuerbach - perché dire che una cosa è così per natura significa che non si può cambiare - però Marx afferma anche che la natura cambia (ad esempio, lo stesso pianeta Terra si è evoluto). Se c'è un nemico dichiarato del marxismo è l'anti-fatalismo.

3) Giustificazione delle discriminazioni

Un altro significato di ideologia serve per giustificare le discriminazioni, perché quando le cose non cambiano si giustifica tutto (schiavitù, razzismo, oppressione delle donne) e come ricaduta principale si ha l'oppressione. Questo avviene perché per giustificare l'ingiustizia si opprime qualcuno, si presenta quell'idea che (ad esempio) i neri sono inferiori. Lo sbaglio del pensiero filosofico sta proprio qui = se si sbaglia un pensiero viene comunque portato avanti per secoli, ancora oggi.

Determinismo materialistico

DIFETTO: c'è una sorta di determinismo materialistico di Marx = significa che il motore della storia è l'economia. Si parla di una filosofia anti-fatalista, la quale esprime che le cose sono destinate a cambiare, affermando anche come il motore della storia sia la parte materiale, quindi l'economia. Pertanto, sono i rapporti economici che si sviluppano nel tempo e danno vita a forme di sudditanza, in questo caso, Marx riprende il pensiero di Hegel:

  • sulla FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO
  • in particolare nella parte in cui si parla della DIALETTICA SERVO SIGNORE.

Queste 2 dialettiche si scontrano fra di loro, in quanto:

  • una deride di ribellarsi, l'altra deride di soccombere (essere sconfitto);
  • in una è il signore che domina, nell'altra il servo.

Ma nel discorso di Hegel si afferma che la nobiltà non può fare a meno del servo e c'è quindi un'inversione predicativa - un capovolgimento = signore/servo; servo/signore - dove l'uno dipende dall'altro. Dopo la Rivoluzione Russa si cominciò ad approfondire questo concetto: se la storia sia predeterminata o no. Secondo i social-democratici non è necessaria la rivoluzione, perché al miglioramento delle condizioni di base si arriva attraverso le istituzioni.

  • Un'altra ala del marxismo si sviluppa in senso rivoluzionario, vi è l'idea volontaristica, secondo la quale le cose cambiano solo se ci mettiamo in moto come classe operaia.

Il VOLONTARISMO di cui si parla esiste anche senza Marx: le interpretazioni marxiste si incrociano con le correnti volontaristiche dando vita al marxismo rivoluzionario. GRAMSCI è un esempio del volontarismo rivoluzionario e SOREL, il quale immagina che la rivoluzione possa avvenire soltanto attraverso i sindacati e in maniera rivoluzionaria. Un'opera che ha avuto un ruolo importante in questo periodo è "Lineamenti fondamentali per la critica dell'economia politica" [scritto dal 1844] del 1859 (pubblicata successivamente nel 1939).

  • Marx in questo scritto è ancora molto legato al metodo hegeliano, cioè al METODO STORICO-DIALETTICO. L'errore che è stato fatto da Hegel è rappresentato dal fatto di essere partito da nozioni molto generali (astratte), ossia la storia. Ecco che Marx suggerisce una nuova concezione di storia, partendo dal concreto (per esempio: cercando di analizzare quello che succede nella lotta operaia). Detto ciò, occorre anche sottolineare, che non ci si può basare solo sul concreto, perché il concreto individuale è parziale, astratto; e quindi si parte dal concreto, ricollegandolo al contesto generale. Dopo di che, si produce una sintesi di queste due parti - si ritorna al concreto arricchito però del concetto generale dell'astratto - come una sorta di partizione trinomica (TESI - ANTISTESI - SINTESI = superamento della contraddizione con un arricchimento). Questo porta ad uno dei concetti più importanti della filosofia di Marx.

La STORIA per Marx

Per Marx la storia è costituita da forze economiche, quindi ha una struttura di base - ossia, l'economia (parte materiale storica). È proprio l'economia che determina le produzioni culturali, e tali produzioni sono tutte delle sovrastrutture = religione, sociologia, politica, arte, ecc.

  • Anche in questo caso Marx utilizza il METODO HEGELIANO, ma per egli è necessario "aver posto sui piedi ciò che Hegel aveva messo sulla testa".

Questa altro non è che un'inversione predicativa = la testa erano le idee e i piedi erano il solido fondamento della materia. E mentre per Hegel venivano prima le idee e poi la materia; per Marx viene prima l'aspetto materiale - ha capovolto la prospettiva, senza però perdere l'aspetto centrale della storia.

IL CAPITALE (1867)

"Il Capitale" è considerato il capolavoro di Marx, pubblicato nel 1867, in cui egli espone alcune teorie fondamentali:

  1. La teoria del plusvalore
  2. Il cambio paradigmatico che esiste fra le forme economiche prima del capitalismo e dopo il capitalismo.

Bisogna capire come è stato realizzato questo fenomeno, quali sono le condizioni che permettono una trasformazione tale della società in cui questa forma di sfruttamento non è soltanto diventata irreversibile, bensì è cambiata la logica interna. La logica prima del capitalismo (mondo pre-capitalistico) = inizialmente, vi era lo scambio di beni (baratto), con il tempo poi cominciarono ad utilizzare il denaro come mezzo per ottenere altri beni, questa era un'astrazione alla base della quale vi era sempre la logica = MERCE (m), DENARO (D), MERCE (m) = cioè, si vendono delle merci per ottenere del denaro, con esso poi si può comprare altra merce (ad es. vendo chiodi per ottenere denaro e comprare verdura). La logica dopo il capitalismo = il capitalismo ha provocato un rovesciamento dialettico. Il sistema si capovolge, diventando DENARO (D), MERCE (m), DENARO (D1 - plusvalore) = cioè, si investe del denaro (capitale) in alcune merci (es. compro degli stabilimenti) per ottenere denaro (in più rispetto a prima). Perché avviene questo fenomeno? - Perché voglio ottenere denaro e non più merci? Perché il denaro è l'astrazione (concezione secondo cui si sostituisce con simboli o numeri un valore reale) del vero potere.

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