Documento di Università sulla terapia familiare. Il Pdf, un appunto di Psicologia, esplora i fondamenti e i principali filoni teorici della terapia familiare, inclusi modelli come EFT e ORFT, con un focus sull'approccio sistemico e strutturale.
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La terapia familiare è una forma di psicoterapia che coinvolge l'intero nucleo familiare, basandosi sull'approccio sistemico-relazionale. Essa considera la famiglia come un sistema in cui i membri sono interdipendenti, e il comportamento di ognuno influisce sugli altri. Nasce negli Stati Uniti alla fine degli anni '50 grazie a contributi provenienti da più ambiti teorici:
Due grandi centri di sviluppo sono:
Entrambi gli orientamenti concordano sul fatto che i disturbi individuali devono essere compresi e trattati all'interno del contesto familiare.
Bertrando e Toffanetti individuano diverse correnti di terapia familiare, classificate secondo il modello teorico di riferimento:
La terapia sistemica si basa sull'idea che i sintomi psicologici siano espressione di dinamiche familiari e relazionali. I principi fondamentali sono:
La Scuola di Milano, fondata da Mara Selvini Palazzoli, ha sviluppato un metodo innovativo basato sull'uso dell'ipotesi, della circolarità e della neutralità. Le sedute si svolgono in équipe, con un osservatore dietro lo specchio unidirezionale, e si articolano in fasi: pre-seduta, seduta, discussione, prescrizioni, post-seduta. Negli anni '80, la scuola si divide in due orientamenti:
Minuchin concepisce la famiglia come un sistema regolato da una struttura implicita, fatta di ruoli, confini e gerarchie. Un buon funzionamento si basa su:
Disfunzioni possono derivare da:
Il terapeuta, spesso singolo, è attivo e direttivo. Le tecniche includono:
Il modello è molto usato con bambini e adolescenti, specie in contesti complessi.
L'approccio simbolico-esperienziale di Carl Whitaker enfatizza l'autenticità e l'esperienza emotiva del terapeuta e dei membri della famiglia. Il terapeuta non è direttivo ma stimola l'emersione del mondo interno e delle emozioni. Obiettivi:
Il setting prevede due terapeuti per evitare coalizioni disfunzionali. Le fasi terapeutiche comprendono:
Si lavora su vissuti simbolici e si dà valore alla relazione terapeutica come spazio trasformativo. In Italia, Andolfi ha sviluppato l'approccio valorizzando il ruolo del bambino come portatore del sintomo familiare
Le terapie narrative, sviluppate da White ed Epston, si fondano sull'idea che il problema non sia dentro la persona, ma esterno e influenzato dal contesto sociale e culturale. L'obiettivo è aiutare il paziente a riformulare la propria identità e a costruire una nuova narrazione personale. Il terapeuta non è un esperto che dà soluzioni, ma un collaboratore che favorisce l'esplorazione. Tecniche principali:
Rispetto alla scuola sistemica, il focus non è tanto sulle relazioni quanto sul senso soggettivo e sulla costruzione dell'identità.
Bowlby ha descritto l'attaccamento come un bisogno innato e universale. Le prime esperienze con le figure di accudimento formano i modelli operativi interni (MOI), che guidano le relazioni affettive nel corso della vita. Tipi principali di attaccamento:
Nella terapia familiare, il terapeuta può diventare una nuova base sicura e aiutare a modificare i pattern di attaccamento disfunzionali, spesso trasmessi da una generazione all'altra.
Hazan e Shaver hanno identificato tre stili di attaccamento negli adulti:
Successivamente, il modello è stato ampliato in quattro stili:
Lo stile di attaccamento influisce su soddisfazione relazionale, intimità sessuale, gestione dei conflitti e durata della relazione.
Bowlby sostiene che i MOI derivano dalle esperienze infantili, ma possono modificarsi nelle relazioni adulte. Le coppie possono presentare combinazioni funzionali o problematiche. La CRI (Couple Relationship Interview) aiuta a identificare i pattern predominanti. La prospettiva sociale suggerisce che gli stili di attaccamento siano flessibili e possano cambiare attraverso esperienze significative, specialmente nelle relazioni intime.
Minuchin e Stewart hanno mostrato che entrambe le teorie vedono il comportamento come prodotto delle relazioni e dei sistemi. L'attaccamento fornisce concetti chiave:
Se un genitore ha subito un trauma non elaborato, può reagire in modo disorganizzato, generando attaccamento disorganizzato nel figlio. L'integrazione tra modelli permette di comprendere meglio questi meccanismi e intervenire.
La EFT è una terapia breve basata sull'attaccamento, ideata da Susan Johnson. Mira a riorganizzare il sistema relazionale della coppia, partendo dai bisogni emotivi e dalle ferite di attaccamento. La terapia si sviluppa in tre fasi:
È efficace per coppie motivate a ricostruire la connessione emotiva, ma meno adatta in casi di abuso o separazione imminente.
L'attaccamento tra i partner influenza la qualità della funzione genitoriale. Una coppia che funge da base sicura reciproca sarà più in grado di offrire sicurezza ai figli. Un altro aspetto chiave è la funzione riflessiva congiunta: la capacità della coppia di mentalizzare i vissuti del bambino e di confrontarsi su di essi. Una buona alleanza coniugale favorisce lo sviluppo emotivo del figlio.
Modello psicoanalitico fondato sugli autori delle relazioni oggettuali (Klein, Bion, Winnicott). La famiglia è vista come sistema in cui agiscono dinamiche inconsce. Concetti centrali:
Il terapeuta favorisce l'elaborazione dei vissuti proiettivi, mantenendo equidistanza. Il setting è flessibile e centrato sull'interazione emotiva e simbolica.
Clulow e Ruszczynski vedono la coppia come un'organizzazione inconscia in cui entrambi i partner proiettano aspetti del sé. La relazione è caratterizzata da un paradosso: bisogno di intimità e necessità di individuazione. Coppie mature accettano la separazione e tollerano l'ambivalenza. Quelle meno evolute restano nella posizione schizo-paranoide, con forti difese. Obiettivo della terapia:
Questa prospettiva considera la famiglia come un campo intersoggettivo dominato da fantasie inconsce condivise. Il sintomo del singolo riflette sofferenze collettive e transgenerazionali. Obiettivi:
Il terapeuta funge da contenitore emotivo, mantenendo equidistanza e lavorando sulle dinamiche inconsce, anche attraverso il genogramma narrativo.
Due classificazioni:
Esempi: